Soffro di neuropatie alle mani dovute a ernia discale vertebre cervicali c5-c6
Buongiorno dottore, Da alcuni anno soffro di neuropatie alle mani dovute a ernia discale vertebre cervicali c5-c6. Il neurochirurgo mi ha detto che e' meglio non operare fino a che la situazione e' da me sopportabile. Mi ha anche detto che il midollo e' gia' sofferente e che anche operando la situazione non cambierebbe esssendo il danno neurologico irreversibile.
Naturalmente questo suo giudizio e' derivato dal confronto tre due RMN fatte a distanza di tempo di 2 anni dove si vede che la situazione del midollo e' solo lievemente peggiorata.
Chiaramente e' mia intenzione seguire le sue indicazioni.
Chiedo pero' a voi se esiste una cura farmacologica per sostenere il midollo in quanto le parestesie alle dita mi rendono la vita alquanto difficoltosa (dolore ai polpastrelli continuo e sopratutto assenza di tatto che mi fa cadera le cose dalle mani)
Grazie in anticipo per la risoposta
Naturalmente questo suo giudizio e' derivato dal confronto tre due RMN fatte a distanza di tempo di 2 anni dove si vede che la situazione del midollo e' solo lievemente peggiorata.
Chiaramente e' mia intenzione seguire le sue indicazioni.
Chiedo pero' a voi se esiste una cura farmacologica per sostenere il midollo in quanto le parestesie alle dita mi rendono la vita alquanto difficoltosa (dolore ai polpastrelli continuo e sopratutto assenza di tatto che mi fa cadera le cose dalle mani)
Grazie in anticipo per la risoposta
[#1]
Buonasera,
se il formicolio alle dita e l'assenza di sensibilità le rendono la vita difficoltosa forse la situazione è gia difficilmente sopportabile. Questo perchè è vero che un midollo cervicale danneggiato non recupera, ma se nota che i sintomi stanno aumentando torni dal neurichirurgo che l'ha in cura per riferireglielo.
Cure farmacologiche per il midollo spinale purtroppo non ce ne sono. esistono integratori vitaminici-alimentari che possono dare qualche lieve beneficio sui formicolii (acido alfalipoico oppure il complesso della vitamina B) mentre non c'è nulla che possa fare tornare la sensibilità.
Molto discusso e senza evidenza è l'uso dell'ozonoterapia (non ha effetti collaterali ma è costosa come terapia e i risultati non sono validati da studi scientifici)
Terapia farmacologiche più importanti come il cortisone si somministrano solo in caso di grave e repentino peggioramento, come dopo un trauma.
La saluto cordialmente.
se il formicolio alle dita e l'assenza di sensibilità le rendono la vita difficoltosa forse la situazione è gia difficilmente sopportabile. Questo perchè è vero che un midollo cervicale danneggiato non recupera, ma se nota che i sintomi stanno aumentando torni dal neurichirurgo che l'ha in cura per riferireglielo.
Cure farmacologiche per il midollo spinale purtroppo non ce ne sono. esistono integratori vitaminici-alimentari che possono dare qualche lieve beneficio sui formicolii (acido alfalipoico oppure il complesso della vitamina B) mentre non c'è nulla che possa fare tornare la sensibilità.
Molto discusso e senza evidenza è l'uso dell'ozonoterapia (non ha effetti collaterali ma è costosa come terapia e i risultati non sono validati da studi scientifici)
Terapia farmacologiche più importanti come il cortisone si somministrano solo in caso di grave e repentino peggioramento, come dopo un trauma.
La saluto cordialmente.
Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com
[#3]
Egr. signore,
condivido quanto il collega Seghedoni Le ha esposto, ma mi permetto di aggiungere che quanto Lei ci scrive mi ha lasciato molto perplesso.
E' stata diagnosticata una compressione midollare che sembrerebbe procurare, per il momento, solo le parestesie e una modesta diminuzione di forza e il neurochirurgo che L'ha visitata non prende in considerazione l'intervento chirurgico?
Che cosa dovrebbe aspettare che si paralizzino uno o entrambi gli arti superiori e finanche quelli inferiori?
Che cosa significa <non operare finchè la situazione è sopportabile>?
Come Le ha correttamente spiegato il collega Seghedoni, non vi sono farmaci che possano curare malattie del midollo spinale e quelli indicati non credo Le possano dare alcun concreto beneficio, in quanto il formicolio è l'ultimo dei sintomi di cui preoccuparsi.
Mi permetto di consigliarLe un nuovo consulto.
Cordialmente
condivido quanto il collega Seghedoni Le ha esposto, ma mi permetto di aggiungere che quanto Lei ci scrive mi ha lasciato molto perplesso.
E' stata diagnosticata una compressione midollare che sembrerebbe procurare, per il momento, solo le parestesie e una modesta diminuzione di forza e il neurochirurgo che L'ha visitata non prende in considerazione l'intervento chirurgico?
Che cosa dovrebbe aspettare che si paralizzino uno o entrambi gli arti superiori e finanche quelli inferiori?
Che cosa significa <non operare finchè la situazione è sopportabile>?
Come Le ha correttamente spiegato il collega Seghedoni, non vi sono farmaci che possano curare malattie del midollo spinale e quelli indicati non credo Le possano dare alcun concreto beneficio, in quanto il formicolio è l'ultimo dei sintomi di cui preoccuparsi.
Mi permetto di consigliarLe un nuovo consulto.
Cordialmente
[#4]
Utente
Gentile dott Migliaccio, la ringrazio per la risposta aggiuntiva e piu' pessimista di quella del dott.Seghedoni. Forse mi sono espresso male e poco. Il neurochirurgo che mi ha in cura non mi ha detto che non mi operera', ma solo di aspettare qualche mese per una nuova RMN per osservare il trend che per ora e' fermo. Sia la diagnosi per immagini che per la sintomatologia (che sono assolutamente stabili da 2 anni). Mi ha inoltre quasi intimato di stare molto attento agli effetti soggettivi e se appena sentissi un peggioramento di correre per un intervento.
Penso che la prudenza del mio chirurgo dipenda anche dalla mia eta' che non e' certo piu' verde , ho piu' di 76 anni e soffro di altre malattie che non ho riportato nella prima richiesta
Asma allergico, ischemia coronarica (corretto con stent), neovescica ileale per pregresso cancro, sindrome antifosfolipidica .... e altre piccole amenita'
Grazie molte a tutti
Penso che la prudenza del mio chirurgo dipenda anche dalla mia eta' che non e' certo piu' verde , ho piu' di 76 anni e soffro di altre malattie che non ho riportato nella prima richiesta
Asma allergico, ischemia coronarica (corretto con stent), neovescica ileale per pregresso cancro, sindrome antifosfolipidica .... e altre piccole amenita'
Grazie molte a tutti
[#5]
Egr. signore,
le cose allora sono effettivamente un pò differenti.
E' chiaro che per affrontare un intervento e la patologia da trattare, vanno considerati rischi e benefici e se i primi sono molto maggiori dei secondi, l'atteggiamento attendista è giusticabile.
A distanza, senza vedere le immagini di RM, senza valutare oggettivamente i Suoi sintomi e gli eventuali deficit, l'inquadramento clinico non può sussistere e un nostro parere ha un valore molto limitato.
Con i più cordiali saluti
le cose allora sono effettivamente un pò differenti.
E' chiaro che per affrontare un intervento e la patologia da trattare, vanno considerati rischi e benefici e se i primi sono molto maggiori dei secondi, l'atteggiamento attendista è giusticabile.
A distanza, senza vedere le immagini di RM, senza valutare oggettivamente i Suoi sintomi e gli eventuali deficit, l'inquadramento clinico non può sussistere e un nostro parere ha un valore molto limitato.
Con i più cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.4k visite dal 17/11/2013.
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