Ematoma subdurale cronico

Sono preoccupato per mio padre e vi spiego perché.
Nella mattinata del 9/6 di quest’anno mio padre, ottantottenne, ha un improvviso capogiro in casa, batte la testa sul top della cucina e termina la caduta sul pavimento, procurandosi una vasta ferita frontale sinistra con copiosa perdita di sangue. Viene trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale. Qui gli suturano la ferita con 9 punti e nel pomeriggio lo ricoverano nel Reparto di Neurochirurgia per tenerlo in osservazione 48 ore. Alle 20.00 gli fanno una TAC di controllo per trauma cranico. Il referto è stato: Non lesioni focali acute a carico del tessuto nervoso esaminato. Segni di vascolopatia cerebrale cronica lungo la sostanza bianca periventricolare. Atrofia cerebrale di tipo corticale. Strutture della linea mediana in asse.

L’11/6 di primo mattino i medici di turno decidono che mio padre può essere dimesso (dopo nemmeno 48 ore effettive) perché non ha riportato conseguenze dopo la caduta. Ho insistito affinchè rimanesse almeno altri due giorni e poi rifargli un’altra TAC prima di dimetterlo. Macchè!!!
Sul foglio delle dimissioni mi scrivono, tra le altre cose, di far fare una TAC di controllo dopo 15-20 gg. e, nella terapia consigliata, di continuare a prendere la Cardioaspirina giornalmente come già faceva da un bel po’ di anni. Mio padre sia prima della caduta che dopo è sempre stato lucidissimo.

Nel pomeriggio del 31/7 ci rechiamo in Ospedale a fare la TAC di controllo. Il medico radiologo dopo aver fatto l’esame lo manda immediatamente al Reparto di Neurochirurgia per un consulto neurochirurgico urgente. Il medico di turno decide per l’immediato ricovero. Il referto di quell’esame è stato: Comparsa di voluminoso ematoma subdurale cronico fronto-temporo-parietale sx dello spessore massimo di circa 2 cm su un piano assiale. Modesta compressione dell’emisistema ventricolare sx. Shift verso dx delle strutture della linea mediana di circa 9 mm.
Avrebbero voluto operarlo immediatamente ma essendo in terapia con la Cardioaspirina decisero di rimandare. Dopo la sospensione del farmaco, mio padre viene operato il 4/8 per la rimozione dell’ematoma e gli viene applicato un tubicino di drenaggio per l’evacuazione della raccolta ematica. Per la dott.ssa che ha eseguito l’intervento (la stessa che decise per la dimissione l’11/6) è andato tutto OK.

Il 7/8 viene effettuato in Ospedale un’altra TAC. Il referto è stato: Persistenza della raccolta extracerebrale sx con densità mista (ipodensa e gassosa): nel suo contesto parrebbe (ma è mal delimitabile) presente sottilissimo drenaggio; lo spessore attuale massimo è di circa 18 mm. Permane shift di circa 6 mm del setto pellucido verso dx.

Il 13/8, giorno prima delle dimissioni, un’ulteriore TAC rivela: Al controllo odierno si osserva incremento del noto ematoma subdurale che attualmente presenta spessore massimo di circa 25 mm e lieve incremento dello shift delle strutture della linea mediana verso dx (8 mm). Mio padre viene dimesso e alle mie perplessità (visto che l’ematoma stava aumentando) mi rispondono di stare tranquillo e di fare una TAC di controllo dopo 20 gg.

Ora io mi chiedo:
 se il 31/7 i medici volevano operarlo d’urgenza perché l’ematoma era di 20 mm, perché me l’hanno dimesso il 14/8 con l’ematoma riformatosi di 25 mm?
 se il primo ricovero si fosse protratto di altri 2 gg. ad una TAC di controllo forse l’ematoma si sarebbe rivelato e si decideva da subito il da farsi
 tra l’altro la comparsa dell’ematoma da subito avrebbe consigliato l’immediata sospensione della Cardioaspirina che sicuramente avrà contribuito ad incrementarlo.
Domani mio padre farà la TAC ed ho paura dell’esito che avremo. Cosa mi sapreste dire? Sono giuste le mie preoccupazioni?
Grazie per le risposte.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. Signore,
a quanto pare Suo padre attualmente è in buone condizioni.
La TC di domani servirà a capire il grado di estensione/spessore dell'eventuale residuo di ematoma e in base sia a tale reperto che alla sintomatologia soggettiva e oggettiva eventualmente rilevabile, i medici decideranno il da farsi.

Per quanto riguarda i fatti precedenti esposti nell Suo racconto, penso che non ci sia nulla da eccepire.
Infatti l'ematoma subdurale cronico (si chiama così perchè si forma lentamente nel tempo) non era evidenziabile alla prima TC eseguita il giorno dell'incidente alle ore 20 e nemmeno lo sarebbe stato dopo due giorni.
Pertanto, in assenza di segni clinici, Suo padre andava dimesso con le opportune prescrizioni.

La comparsa dell'ematoma alla successiva TC di controllo è stata trattata chirurgicamente come era giusto fare.
Forse la cardioaspirina sarebbe potuta essere sospesa per un tempo maggiore, ma in questi casi va valutato il rischio/beneficio sulle condizioni cardiache.

Per quanto riguarda la Sua prima domanda, posso rispondere che quei 5 mm in più non modificavano lo stato clinico,per cui, tenendo conto del rischio di una complicanza intraoperatoria più grave come un ematoma acuto (per la terapia antiaggregante), la decisione di prolungare l'osservazione è stata corretta.

Al di là dei rischi per un eventale re-intervento (direi bassi in considerazione che tale intervento,come il primo, verrà effettuato in anestesia locale ed ha la durata di circa 1 ora), credo che le preoccupazioni di un figlio siano comprensibili, ma in questo caso non siano eccessive.

Ci dia poi notizie. Intanto Le invio cordiali saluti e auguri perchè tutto proceda per il meglio.

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Grazie dottore per la sua risposta. Mi è stata molto utile. Mio padre ha fatto la TAc. Ritirerò il referto domani mattina. Le farò sapere e... speriamo bene.
Saluti
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Il referto della TAC effettuata il 6/9 è stato:
Esame confrontato con precedente del 13/08/2014. Falda di ematoma subdurale fronto-parietale-occipitale sinistra che ha spessore massimo di 19 mm e determina compressione del ventricolo omolaterale e shift delle strutture della linea mediana di circa 6 mm. Invariati i restanti reperti.
Ho parlato con la dott.ssa che ha eseguito l’intervento a mio padre e mi ha riferito che il quadro clinico è in miglioramento e che è consigliabile fare un’ulteriore TAC fra 30-60 gg. Nel frattempo è necessario che mio padre beva almeno lt.1-1,2 di acqua al giorno (cosa detta anche in precedenza) e che prenda Seleparina 0,4 U s.c. (al posto della Cardioaspirina).
Cosa ne pensate?
Grazie