Difficoltà nel parlare e usare scale senza appoggio

Salve,
da premettere che sono affetta da Sindrome di Dandy Walker congenita con idrocefalo triventricolare da stenosi A.d.S.e fibromialgia, come da oggetto da alcuni anni ho immense difficoltà dapprima nello scendere sia discese che le scale e ora anche a salire scale senza un appoggio. L'anno scorso, in seguito ad un alterco, vengo prelevata dal 118 per avere completamente gli arti bloccati e riversi e una deviazione della rima buccale. In seguito a questo avvenimento ho riscontrato oltre a problemi di memoria, anche stati confusionali, cambi di umore improvvisi con eccessiva rabbia, e in ultimo la difficoltà nel parlare. Quest'ultimo problema è causa di parecchi problemi, è come se pensassi a un discorso ma non riuscissi a ripeterlo a voce, cosa che non succede invece nello scrivere. Ho notato episodi di balbuzie e di ricerca vana di termini anche semplici. Spesso, inoltre, perdo il filo di ciò che sto dicendo, e ciò mi complica ancora di più la situazione.Non so se dipenda dalla stessa cosa ma una volta mi trovavo in un parcheggio di un centro commerciale e ho iniziato a essere instabile e ad avere quasi paura dei passanti.... il mio medico curante mi diede un ansiolitico Aprazolam ABC una cosa del genere... io non mi capisco!
Ho consultato un neurologo ma per la questione del 118, mi ha detto soltanto di filmare la cosa se dovesse riaccadermi... (cosa per cui rimango allibita... se sono bloccata come diavolo faccio a filmarmi?) Mi sento presa in giro e vorrei tanto che si venisse a capo di questa problematica in toto. Almeno se sono pazza e mi ricoverano in una clinica voglio essere almeno cosciente della mia pazzia. Aiutatemi, è un inferno e non so a chi rivolgermi. Non so nemmeno se questa è la sezione adatta ma... ripeto... neurologicamente parlando ho ricevuto la suddetta risposta... cosa devo fare? aiutatemi... Grazie.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
benché la presentazione potrebbe far pensare ad un disturbo d'ansia, molto probabilmente si tratta di un problema neurochirurgico, tenendo conto sia della Sua anamnesi (sindrome di Sindrome di Dandy Walker), sia dei sintomi. Quanto meno, il problema neurochirurgico o/e neurologico nel Suo caso va escluso prima di prescrivere le terapie per un ipotetico (e non accertato da uno psichiatra) disturbo d'ansia. Non sarei d'accordo con la prescrizione dell'ansiolitico come l'Alprazolam, perché potrebbe compromettere le capacità di equilibrio.

Vorrei che alla Sua domanda rispondesse un neurochirurgo, e sposto il consulto nell'area rispettiva. Aspettiamo che Le rispondano.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
presumo che la diagnosi di s. di Dandy Walker Le sia stat afatta in età più giovanile e che sia stata trattata chirurgicamente con uno shunt ventricolare.
Problemi di equilibrio e di deambulazione ci possono essere sia inveterati che di recente comparsa o aggravamento e, nel caso, è necessario valutare se c'è un aumento delle dimensioni dei ventricoli.

Per quanto riguarda gli altri sintomi in riferimento all'espressione verbale, a quelli per i quali è stato chiamato il 118 (ma Lei non ci dice se poi è stata ricoverata e se sono stati fatti accertamenti clinici) non è possibile esprimere un parere.

Inoltre, questi sintomi durano da 1 anno? Si presentano episodicamente o sono consolidati?
Non credo siano sintomi di "pazzia". Possono essere episodi di panico, di ansia.
Insomma, cara signora, sarebbe necessario un migliore inquadramento diagnostico, ma questo a distanza non è possibile e di conseguenza sarebbe poco corretto da parte nostra, indicarLe on line eventuali esami e approfondimenti.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti.
[#3]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora
mi dispiace sinceramente della sua condizione; sono un medico generico con esperienza in Pediatria e certo sono la persona meno adatta a risponderle; mi scusi quindi se intervengo e chiedo scusa anche ai Colleghi molto più competenti di me in materia, ma la sua richiesta di aiuto mi ha colpito.

Senza mezzi termini le suggerirei di rivolgersi ad un reparto specialistico di Neurochirurgia, presso cui ella dovrà essere sottoposta ad un esame accurato dei suoi variegati sintomi affinché si decida come e se proseguire nella diagnosi, se sottoporla o meno ad indagini strumentali (RMN con o senza contrasto) ed escludere che oltre alla patologia rara che lei già ha non ci siano condizioni di sofferenza dell'encefalo e delle strutture correlate.

Non credo assolutamente che lei sia "pazza", certo è che lo stress, può aver semplicemente slatentizzato una sofferenza neurologica che covava (debolezza muscolare progressiva da un anno e dolori diffusi etichettati come "fibromialgia")

Non so se sorridere o disperarmi con lei per il consiglio dato dal Neurologo (?) di filmarsi. Vada avanti e non si arrenda. le sono vicina

Cordiali saluti
Dott.ssa Agnesina Pozzi
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