Ciste liquorale sacrale
Buon pomeriggio, porgo la seguente domanda riguardante me, ho avuto problemi a seguito di un'intervento per rimuovere una ciste in zona sacrale, l'intervento è stato svolto circa un anno fa ma i problemi da allora non sono certo finiti, anzi il tutto è peggiorato con infezioni, setticemie e dolori su tutta la parte destra della zona sacrale come se qualcosa premesse e ostacolase il movimento come qualcosa che punta, inizialmente si ricondusse tutto a fistola, solo successivamente si iniziò a parlare di ciste radicolare grande e ramificata ricoperta di radici, fu eseguita una risonanza la quale riportava Buona parte di tessuto cicatriziale più evidente in sede paragittale destra, segni di flogosi cronica, strutture venose che portano ad un quadro infiammatorio, e presenza di cisti liquorali e/o meningocele sacrale all'altezza di S2 S3. Da circa tre settimane è stato eseguito un altro intervento per rimuovere il tessuto cicatriziale attorno alla zona, ma i sintomi sono sempre gli stessi e tendono a peggiorare ogni giorno di più, c'è anche la presenza di febbre ma nessuno sa spiegare il motivo.Giorni fa sono stato sottoposto ad un ricovero, dove mi sono stati fatti accertamenti e dove hanno scoperto una specie di ciste ovale piena di liquido.Il referto degli esami che mi sono stati effettuati è il seguente:Indagine eseguita senza e con mdc ev. Acquisita secondo piani assiali a paziente primo. Iperdensità tissutale di circa 16 mm di diametro massimo estesa longitudinalmente per circa 58 mm con area di ipodensità centrale. Non lesioni delle componenti ossee limitrofe. Non significativi incrementi contrastografici. Il quadro Tc appare riferibile ad esiti post chirurgici da valutare in ambiti specialistico. Il chirurgo che mi teneva in cura ha parlato di voler operare per ripulire o comunque drenare la zona, aggiungendo però che non avrei notato segni di miglioramento, e che il problema non sarebbe stato risolto perché avrei dovuto consultare un neurochirurgo.Confuso e non sapendo come affrontare la situazione ho deciso di non effettuare l'operazione.È possibile che tutto si sia scatenato rimuovendo quella ciste nel primo intervento?E soprattutto cosa si può fare per risolvere la situazione?Vorrei solo una diagnosi precisa che mi permetta di risolvere il problema definitivamente per poter tornare alla vita di tutti i giorni, dato che la cosa sta diventando sempre più dolorosa e invalidante.Grazie dell'attenzione
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Prima dell'intervento della cisti sacrale, Lei avrà eseguito almeno una risonanaza. Ne riporti, per intero, il referto.
Dopo l'intervento sarà stata fatta anche una diagnosi istologica, che deve essere inclusa nella copia della cartella clinica: che diagnosi era?
La cisti radicolare mi apparirebbe come un reperto casuale che poco avrebbe a che fare con la patologia di base (ancora, per me, non specificata) e che ora potrebbe avere importanza per la contiguità con la lesione di base.
Per ciò, Lei dovrebbe riportare anche il referto completo dell'ultima RMN eseguita (quella per cui Le hanno detto che si vede/vedono ciste/cisti radicolari sacrali).
Cordialità.
Dopo l'intervento sarà stata fatta anche una diagnosi istologica, che deve essere inclusa nella copia della cartella clinica: che diagnosi era?
La cisti radicolare mi apparirebbe come un reperto casuale che poco avrebbe a che fare con la patologia di base (ancora, per me, non specificata) e che ora potrebbe avere importanza per la contiguità con la lesione di base.
Per ciò, Lei dovrebbe riportare anche il referto completo dell'ultima RMN eseguita (quella per cui Le hanno detto che si vede/vedono ciste/cisti radicolari sacrali).
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Ex utente
salve a me non e stato fatto alcun tipo di esame prima dell intervento...ne risonanza e ne raggi...abbiamo fatto richiesta della cartella clinica ma nessun riscontro..il testo completo dell'ultima risonanza magnetica è la seguente:si conferma la presenza di tessuto cicatriziale,appena più evidente in sede parasagittale destra,con segni di verosimile flogosi cronica con relativo enhancement,a livello dell'area chirurgica in regione interglutea che posteriormente giunge a ridosso della componente ossea sacro coccigea,non sono presenti raccolte fluide a tale altezza,si apprezza una maggior visualizzazione di alcune strutture venose adiacenti che testimoniano un quadro infiammatorio.Presenza di cisti liquorali e/o meningocele sacrale all'altezza di S2 e S3. La ringrazio per la disponibilità
[#3]
Ma che cisti era quella sacrale (e l'istologa)?
Quanto dista l'ex-focolaio chirurgico da queste cisti radicolari?
In corrispondenza delle cisti S2.., l'osso sacro è integro (cosa dice anche la lastra in bianco e/o la tac per osso)?
Se non si hanno elementi a riguardo, non si può aggiungere molto (in ogni caso, la differenza sarebbe se, all'intervento di eventuale revisione chirurgica del vecchio focolaio, dovrà essere presente e/o intervenire un Neurochirurgo o no).
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Quanto dista l'ex-focolaio chirurgico da queste cisti radicolari?
In corrispondenza delle cisti S2.., l'osso sacro è integro (cosa dice anche la lastra in bianco e/o la tac per osso)?
Se non si hanno elementi a riguardo, non si può aggiungere molto (in ogni caso, la differenza sarebbe se, all'intervento di eventuale revisione chirurgica del vecchio focolaio, dovrà essere presente e/o intervenire un Neurochirurgo o no).
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.6k visite dal 22/05/2017.
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