Cisti aracnoidea in fossa cranica posteriore

Buonasera, una recente risonanza magnetica fatta a causa di frequenti mal di testa, ha rilevato la presenza in fcp, a sede mediana di una cisti aracnoidea, di contenuto liquorale e diametro massimo di 33 mm circa. La lesione è posta tra i due emisferi cerebellari, a ridosso del IV ventricolo, che è solo modicamente deformato, ma perfettamente pervio. Essa affiora inferiormente e posteriormente alla superficie del verme cerebellare ed appare indissociabile dalla cisterna magna, dalla quale, tuttavia, non sembra essere comunicante. Le tonsille cerebellari sono impegnate nel forame occipitale e fuoriescono per 6,21 mm, tuttavia non vi è compressione sul tronco ed appaiono in asse le strutture della linea mediana.
Questo il contenuto del referto della risonanza, eseguita con mdc, mi è stato consigliato di attendere 3 mesi e ripetere la risonanza per appurare un eventuale ingrossamento della cisti e, nel caso in cui non si evolva, non sottoporsi ad alcun intervento.
I mal di testa si sono affievoliti, riappaiono solo in caso di sforzi o esposizione al sole, ma, in verità, non so se sono attribuibili alla cisti, così come i capogiri che si verificano talvolta...non è stata eseguita alcuna visita neurologica o, non so, un elettroencefalogramma per verificare lo stato neurologico e poi possibile che non esista, oltre all'intervento, alcuna cura farmacologica per ridurre i sintomi, sempre che derivino dalla cisti? Come posso capirlo?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Utente,
il referto che Lei ha riferito depone per una malformazione congenita a carico della fossa cranica posteriore, con sindrome di Chiari 1 (ma mi sorge qualche dubbio sull'entità della protrusione delle tonsille) ed associata cisti aracnoidale a verosimile origine dalla cisterna cerebellare superiore. Il quadro esposto, se non determina ostacolo al deflusso liquorale e non le ha sinora causato problemi clinici, può tranquillamente restare dov'è. E' comunque consigliabile sottoporla a follow-up. Deve consultare un Neurochirurgo, cui spiegare esattamente il tipo di cefalea da cui è affetta perché deduca se sia in dipendenza o meno della situazione evidenziata che, alla fine, potrebbe essere solo un reperto incidentale. Nel caso suo l'EEG non serve; è necessaria invece una attenta valutazione neurologica.
Cordiali saluti a Lei ed alla sua città che porto sempre nel mio cuore.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie, seguirò il suo consiglio, ma esattamente in cosa consiste questa Sindrome di Chiari?
La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi, intanto le invio un affettuoso saluto da parte mia e della mia città, che mi fa piacere lei conosca.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
La sindrome di Chiari si realizza quando la parte terminale del cervelletto (le amigdale o tonsille) discende al di sotto del grande foro occipitale. Ne esistono 3 gradi: il 1° è asintomatico, il secondo si accompagna a gravi disturbi neurologici, il 3° è incompatibile con la vita. Quindi....stia tranquilla!
A Messina mi sono specializzato in Neurochirurgia e l'ho frequentata per 5 anni!
Ciao!
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