Cisti aracnoidea in referto collaterale
Buongiorno a tutti i medici,
ho 37, uomo, scrivo da Roma. Circa un mese fa, ho effettuato una tac ai seni paranasali come da prescrizione, per un intervento di settoplastica. Il referto evidenziò la presenza di una cisti aracnoidea, in sede frontale, meritevole di approfondimento in sede di RM. Specifico subito che non sapevo nulla di questa diagnosi e non ho mai avuto problemi specifici di cefalea, nausee, problemi motori, etc.
Poco prima di effettuare la risonanza, ho svolto una visita dal neurochirurgo, il quale ha riportato questa valutazione clinica: "riscontro occasionale di cisti liquorale frontale sinistra ad una TAC eseguita per seni paranasali in vista di intervento di settoplastica. Il paziente non lamenta disturbi. Nervi cranici indenni. Non slivella alle prove statiche. Romberg negativo. Prove cerebellari corrette. ROT normali. Consiglio completamento diagnostico on NMR cerebrale. Non controindicazioni, se confermata la diagnosi, dal punto di vista neurochirurgico all'intervento di settoplastica. Da rivedere sulla base dell'evoluzione clinica".
Questo il referto della NMR: "Presenza in sede frontale sinistra, in sede extra-assiale, di una formazione espansiva con
morfologia ovalare e con segnale isointenso a quello del liquor in tutte le sequenze di immagini,
compatibile con cisti aracnoidea. Il reperto presenta maggior asse antero-posteriore di 80 mm, asse
trasversale di 60 mm, spessore massimo di 22 mm: determina un'impronta a margini netti sull'osso
frontale ed un'impronta sulle adiacenti circonvoluzioni cerebrali con conseguente lieve
compressione sul corno anteriore del ventricolo laterale.
Non alterazioni dell'intensità del segnale del tessuto encefalico.
Come di norma la rappresentazione del corpo calloso e del tronco dell'encefalo fino alla giunzione
bulbospinale.
Nei limiti la posizione delle tonsille cerebellari.
Sistema ventricolare in asse, normoampliato.".
Ecco le mie domande, molto specifiche:
1) La cisti vi sembra grande?
2) Che differenza c'è tra "impronta sull'osso e circonvoluzioni" e "lieve compressione" sul corno anteriore?
3) La cisti si può rompere o crescere? Cosa succederebbe se accadesse, considerando la zona, ovvero frontale sinistra?
4) E' normale sia asintomatica? Quali sono i sintomi spia considerando la zona?
5) Quali rischi ci sono nel mio caso?
6) Ci sarebbero interferenze con l'intervento di settoplastica nasale?
Scusate se ve lo chiedo, ma cortesemente non rispondete consigliandovi valutazioni cliniche dal vivo, perché vi scrivo proprio in seguito a tutto questo, con cognizione di causa.
Grazie per il vostro preziosissimo lavoro.
Attendo una vostra risposta.
ho 37, uomo, scrivo da Roma. Circa un mese fa, ho effettuato una tac ai seni paranasali come da prescrizione, per un intervento di settoplastica. Il referto evidenziò la presenza di una cisti aracnoidea, in sede frontale, meritevole di approfondimento in sede di RM. Specifico subito che non sapevo nulla di questa diagnosi e non ho mai avuto problemi specifici di cefalea, nausee, problemi motori, etc.
Poco prima di effettuare la risonanza, ho svolto una visita dal neurochirurgo, il quale ha riportato questa valutazione clinica: "riscontro occasionale di cisti liquorale frontale sinistra ad una TAC eseguita per seni paranasali in vista di intervento di settoplastica. Il paziente non lamenta disturbi. Nervi cranici indenni. Non slivella alle prove statiche. Romberg negativo. Prove cerebellari corrette. ROT normali. Consiglio completamento diagnostico on NMR cerebrale. Non controindicazioni, se confermata la diagnosi, dal punto di vista neurochirurgico all'intervento di settoplastica. Da rivedere sulla base dell'evoluzione clinica".
Questo il referto della NMR: "Presenza in sede frontale sinistra, in sede extra-assiale, di una formazione espansiva con
morfologia ovalare e con segnale isointenso a quello del liquor in tutte le sequenze di immagini,
compatibile con cisti aracnoidea. Il reperto presenta maggior asse antero-posteriore di 80 mm, asse
trasversale di 60 mm, spessore massimo di 22 mm: determina un'impronta a margini netti sull'osso
frontale ed un'impronta sulle adiacenti circonvoluzioni cerebrali con conseguente lieve
compressione sul corno anteriore del ventricolo laterale.
Non alterazioni dell'intensità del segnale del tessuto encefalico.
Come di norma la rappresentazione del corpo calloso e del tronco dell'encefalo fino alla giunzione
bulbospinale.
Nei limiti la posizione delle tonsille cerebellari.
Sistema ventricolare in asse, normoampliato.".
Ecco le mie domande, molto specifiche:
1) La cisti vi sembra grande?
2) Che differenza c'è tra "impronta sull'osso e circonvoluzioni" e "lieve compressione" sul corno anteriore?
3) La cisti si può rompere o crescere? Cosa succederebbe se accadesse, considerando la zona, ovvero frontale sinistra?
4) E' normale sia asintomatica? Quali sono i sintomi spia considerando la zona?
5) Quali rischi ci sono nel mio caso?
6) Ci sarebbero interferenze con l'intervento di settoplastica nasale?
Scusate se ve lo chiedo, ma cortesemente non rispondete consigliandovi valutazioni cliniche dal vivo, perché vi scrivo proprio in seguito a tutto questo, con cognizione di causa.
Grazie per il vostro preziosissimo lavoro.
Attendo una vostra risposta.
[#1]
Egregio Utente,
le dimensioni della cisti aracnoidale che è stata occasionalmente riscontrata sono discrete e ciò che deve tranquillizzarla è che sotto il profilo clinico non si rileva alcuna conseguenza dell'effetto compressivo esercitato sia sulla corteccia che sul corno frontale del ventricolo laterale. La compressione sull'osso e la sua conseguente erosione sta solo ad indicare la vecchia data di insorgenza (forse addirittura in epoca neonatale). In caso di agenesia (ossia mancata formazione di una porzione di cervello) poiché non è possibile l'esistenza di uno spazio vuoto (natura abhorret vacua, si dice) si è formata questa raccolta liquorale incistata nell'aracnoide che non le ha causato nessun problema e che le può pertanto consentire di affrontare anche l'intervento di setto-plastica.
Auguri.
le dimensioni della cisti aracnoidale che è stata occasionalmente riscontrata sono discrete e ciò che deve tranquillizzarla è che sotto il profilo clinico non si rileva alcuna conseguenza dell'effetto compressivo esercitato sia sulla corteccia che sul corno frontale del ventricolo laterale. La compressione sull'osso e la sua conseguente erosione sta solo ad indicare la vecchia data di insorgenza (forse addirittura in epoca neonatale). In caso di agenesia (ossia mancata formazione di una porzione di cervello) poiché non è possibile l'esistenza di uno spazio vuoto (natura abhorret vacua, si dice) si è formata questa raccolta liquorale incistata nell'aracnoide che non le ha causato nessun problema e che le può pertanto consentire di affrontare anche l'intervento di setto-plastica.
Auguri.
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dott. Colangelo,
grazie per la risposta. Ultimi due quesiti:
1) considerando il referto, esisterebbe per il futuro un rischio epilessia?
2) l’operazione neurochirurgica, in casi come questi, in cosa consiste e quali caratteristiche di degenza, recupero e invasività avrebbe?
Speriamo non accadano mai queste condizioni, ma vorrei informarmi comunque.
Grazie per il prezioso contributo e buona feste!
grazie per la risposta. Ultimi due quesiti:
1) considerando il referto, esisterebbe per il futuro un rischio epilessia?
2) l’operazione neurochirurgica, in casi come questi, in cosa consiste e quali caratteristiche di degenza, recupero e invasività avrebbe?
Speriamo non accadano mai queste condizioni, ma vorrei informarmi comunque.
Grazie per il prezioso contributo e buona feste!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 17/12/2018.
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