Idrocefalia compensata
Buongiorno, nella scheda sanitaria del bambino che stiamo adottando in Russia c'è la scritta: idrocefalia compensata interna ed esterna.
E' una scheda sanitaria russa, non confermata da nessuna visita in Italia. Durante la settimana che abbiamo trascorso in Russia, il bimbo non presenta nessuno dei sintomi di cui si parla in relazione a questa patologia (vomito ripetuto; cefalea; tendenza al sopore; disturbi visivi; crisi epilettiche; al contrario è un bambino normalissimo), ma mi piacerebbe sapere in linea generale cosa comporta questa patologia e come andrebbe affrontata, nel caso la diagnosi fosse confermata in Italia.
Grazie
E' una scheda sanitaria russa, non confermata da nessuna visita in Italia. Durante la settimana che abbiamo trascorso in Russia, il bimbo non presenta nessuno dei sintomi di cui si parla in relazione a questa patologia (vomito ripetuto; cefalea; tendenza al sopore; disturbi visivi; crisi epilettiche; al contrario è un bambino normalissimo), ma mi piacerebbe sapere in linea generale cosa comporta questa patologia e come andrebbe affrontata, nel caso la diagnosi fosse confermata in Italia.
Grazie
[#1]
Gentile Signora,
l'idrocefalo è innanzitutto caratterizzato da un aumento volumetrico della testa, con sproporzione fra il capo e la faccia. Quando l'idrocefalo, che consiste in una dilatazione degli spazi in cui scorre il liquor e che si chiamano ventricoli e spazi sub-aracnoidei, è sotto tensione allora compaiono i sintomi che ha riferito lei. La maniera per accertare l'esistenza ed il tipo dell'idrocefalo è l'esecuzione di una TAC o meglio di una Risonanza Magnetica. La valutazione da parte di un Neurochirurgo consente di definire se l'idrocefalo sia o meno compensato.
Cordialmente
l'idrocefalo è innanzitutto caratterizzato da un aumento volumetrico della testa, con sproporzione fra il capo e la faccia. Quando l'idrocefalo, che consiste in una dilatazione degli spazi in cui scorre il liquor e che si chiamano ventricoli e spazi sub-aracnoidei, è sotto tensione allora compaiono i sintomi che ha riferito lei. La maniera per accertare l'esistenza ed il tipo dell'idrocefalo è l'esecuzione di una TAC o meglio di una Risonanza Magnetica. La valutazione da parte di un Neurochirurgo consente di definire se l'idrocefalo sia o meno compensato.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Se quindi l'idrocefalia fosse compensata internamente ed esternamente, significherebbe che è una condizione "risolta", che cioè per i medici russi non da complicazioni? Mi intesa capire cosa significa "compensata". Secondo la loro opinione, ovviamente, perché per quanto ci riguarda al rientro in Italia sottoporremo il bimbo a tutti gli esami specifici del caso.
Nelll' aspetto fisico del bimbo non c'è nulla di anormale, anzi è un bimbo molto bello, vispo e allegro.
La ringrazio.
Nelll' aspetto fisico del bimbo non c'è nulla di anormale, anzi è un bimbo molto bello, vispo e allegro.
La ringrazio.
[#3]
Gentile Signora,
innanzitutto La ringrazio della lusinghiera recensione.
Mi consenta però di dirle, da Neurochirurgo con notevole familiarità con questa patologia, che l'idrocefalo o è interno o è esterno. La definizione è fondamentale, ossia se l'idrocefalo deriva da un blocco interno alla circolazione del liquor da stenosi dell'acquedotto di Silvio oppure se consegue ad un mancato riassorbimento del liquor a livello delle granulazioni del Pacchioni. Nel primo caso, infatti, l'idrocefalo è tri-ventricolare mentre nel secondo è tetra-ventricolare. Posso solo dire, dal mio punto di vista e per il fatto di conoscere il valore dei Colleghi Neurochirurghi russi, che la diagnosi che Le è stata fornita mi sembra alquanto approssimativa e pertanto non credo formulata da Specialisti. Quindi, non concordo con questa definizione. Infine, la diagnosi di "idrocefalo compensato" è sempre a posteriori, quando cioè risulta che un quadro idrocefalico, non trattato chirurgicamente, ai controlli seriali si mostra sempre identico sotto l'aspetto morfo-volumetrico e sotto l'aspetto clinico non evidenzia alcun elemento suggestivo di ipertensione endocranica.
Spero di averle chiarito meglio il quadro.
Cordiali saluti
innanzitutto La ringrazio della lusinghiera recensione.
Mi consenta però di dirle, da Neurochirurgo con notevole familiarità con questa patologia, che l'idrocefalo o è interno o è esterno. La definizione è fondamentale, ossia se l'idrocefalo deriva da un blocco interno alla circolazione del liquor da stenosi dell'acquedotto di Silvio oppure se consegue ad un mancato riassorbimento del liquor a livello delle granulazioni del Pacchioni. Nel primo caso, infatti, l'idrocefalo è tri-ventricolare mentre nel secondo è tetra-ventricolare. Posso solo dire, dal mio punto di vista e per il fatto di conoscere il valore dei Colleghi Neurochirurghi russi, che la diagnosi che Le è stata fornita mi sembra alquanto approssimativa e pertanto non credo formulata da Specialisti. Quindi, non concordo con questa definizione. Infine, la diagnosi di "idrocefalo compensato" è sempre a posteriori, quando cioè risulta che un quadro idrocefalico, non trattato chirurgicamente, ai controlli seriali si mostra sempre identico sotto l'aspetto morfo-volumetrico e sotto l'aspetto clinico non evidenzia alcun elemento suggestivo di ipertensione endocranica.
Spero di averle chiarito meglio il quadro.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
La ringrazio ancora. Ciò che mi dice conferma quanto espresso dall' ente che ci segue, ossia che una tale scheda è si da tenere in considerazione, ma da verificare competente. Al momento opportuno, conclusa a procedura e rientrati in Italia, cercherò l'ospedale o gli studi privati in cui esercita l'attività per le visite necessarie.
Grazie e buon lavoro.
Grazie e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 30/11/2018.
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