Discopatia lombare e disturbi intestinali..

Buonasera egregi dottori, spero di non aver sbagliato sezione. Sono un ragazzo di 23 anni. Pratico pesistica e powerlifting, ed ho un'esperienza decennale in sala pesi. Lavoro come personal trainer, e studio per entrare alla facoltà di scienze motorie. Circa due anni fa, durante un allenamento, caricai eccessivamente la zona lombare, e da quel momento col passare del tempo, cominciai a soffrire di "sciatica". Stupidamente non feci radiografie o risonanze a riguardo, ma avendo paura di qualcosa di serio, mi recai da un osteopata, e tramite alcune sedute, stretching e ghiaccio sulla zona lombare, il dolore quasi sparì, ma non andò mai via del tutto. Nonostante ciò, ho convissuto serenamente col fastidio, senza mai fermarmi dalla pratica sportiva, tant'è che nell'ultimo anno ho cominciato a praticare powerlifting. Purtroppo questa estate, durante un allenamento, ho forzato un po' troppo. Ho avuto un crollo fisico, dovuto a diversi fattori, tra alimentazione e stress, ed oltre ad aver dovuto scongiurare l'artrite reumatoide, e fortunatamente fu un falso allarme, tramite rx mi è stata diagnosticata una riduzione di spazio tra le vertebre l5-s1. A detta del mio fisioterapista, roba di poco conto. Però c'è, e si sente. Ho ovviamente eliminato per diversi mesi, tutto ciò che poteva essere deleterio per le vertebre, e passato diverso tempo a potenziare i muscoli lombari. Col passare dei mesi, mi sono ripreso. L5-s1 non faceva più male, il dolore veniva ormai causato solo due grandi contratture lombari che mi porto tutt'ora da mesi. Da questo crollo fisico, ho passato un periodo di grande, grandissimo stress che non si è mai concluso, e inoltre da li cominciai a non essere più regolare in bagno. Problema comunque gestibile. Settimana scorsa, ho sovraccaricato la zona lombare in palestra, ed ho cominciato ad avere nuovamente leggerissimi fastidi, che ad oggi sono praticamente spariti. Due giorni fa, dal nulla ho avuto problemi all'intestino, con conseguenti scariche di diarrea. Episodio di un giorno, che però mi ha causato nuovamente un blocco dall'andare di corpo. Sono perfettamente consapevole che una papabile ernia possa interferire con l'intestino, a seconda della gravità e di quanto sia compresso il nervo. Vorrei sapere da voi gentili dottori, quali sarebbero teoricamente i sintomi di un'interferenza all'intestino da parte dell'ernia. Quindi se può esservi effetivamente una relazione tra la mia discopatia, e questi problemi, o se tutto ciò sia solo scaturito da uno stato eccessivo di stress psicofisico. Ovviamente a prescindere da ciò, prenderò appuntamento dal medico, ed ho, già da un mese, prenotato una risonanza al rachide lombo-sacrale, per valutare il tipo di discopatia. Risonanza che però è prevista per marzo purtroppo. Chiedo scusa per essermi dilungato troppo, e magari per eventuali errori ortografici, o terminologia poco corretta. Vi ringrazio anticipatamente, e scusate ancora per il disturbo. Buona serata.
[#1]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Caro giovane,
ti tranquillizzo subito dicendoti che non vi è alcun collegamento anatomo-funzionale fra le radici lombo-sacrali che possano essere disturbate da una eventuale ernia discale e la funzionalità dell'intestino. Dal tuo resoconto emerge che la tua sia piuttosto una lombalgia di tipo muscolare, legata al sovraccarico che ne fai nel corso delle sedute ginniche. Se vuoi approfondire l'argomento, puoi leggere il mio articolo di cui ti allego il link:
https://www.medicitalia.it/salute/neurochirurgia/147-mal-di-schiena.html
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottor Colangelo. Effettivamente durante questa ultima settimana, l'intestino si è stabilizzato in maniera autonoma. Ho dato un'occhiata al suo articolo, e ahimè, penso che il dolore non sia mai stato del tutto muscolare sin dal principio, in quanto il dolore si irradiava/irradia alla gamba destra e quasi mai alla sinistra, con conseguente fastidio tipo "scossa elettriche", in un punto della coscia. Sintomo che da mesi si presenta davvero di rado comunque, e in maniera molto blanda. Effettivamente il problema c'è, la discopatia esiste, e dovrò far fronte a ciò, inutile girarci intorno. Dottore lei è stato gentilissimo, la ringrazio nuovamente, e scusi se le ho rubato tempo. Le auguro una buona serata, e delle serene festività.
[#3]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Ringrazio e ricambio
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, riscrivo qui anche perchè sarebbe inutile aprire un ulteriore discussione, dato che l'argomento trattato rimane quello dell'ultima volta. La disturbavo in merito ad una faccenda che adesso mi lascia perplesso, ma che sarà sicuramente roba di poco conto. Ho ripreso per caso, in questi giorni, l'esame rx di cui parlavo nel precedente post. Leggendo il referto mi sono ricordato solo oggi, a distanza di mesi che vi è scritto, e cito testualmente: "riduzione posteriore spazio intersomatico L5-s2" non s1 come ricordavo. Effettivamente il fisioterapista a cui mi rivolsi, durante le prime fasi di dolore acuto, mi disse che probabilmente il radiologo aveva sbagliato a digitare. Da quel momento, e si parla di agosto, la cosa mi sfuggi completamente dalla mente. E a parte tutto s2 sarebbe una vertebra fusa, e dalla lastra in se, si nota che il problema si pone tra l5 ed s1, e poi proprio tra l5 ed s2, ci starebbe comunque s1. Ma non essendo del mestiere, e comunque documentandomi in rete, ho notato che vi sono casi ove si parla di s2. Ma si fa riferimento a nervi più che a vertebre. Ma in rete si trova di tutto e di più giustamente, quindi mi domandavo, senza allarmismi ovviamente, se quanto scritto nel referto, fosse una patologia possibile, tutto qui. Mi scusi ancora se le ho fatto perdere tempo. Le auguro una buona serata.
[#5]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Si tratta palesemente di un refuso, in quanto non esiste quello spazio intersomatico
[#6]
dopo
Utente
Utente
Come immaginavo. La ringrazio per aver soddisfatto la mia curiosità dottore. Le auguro una buona serata, e scusi ancora per la domanda di poca rilevanza.