Intervento per rimuovere conflitto neurovascolare

Salve,
come si evince dallo storico consulti, nel 2011 mi diagnosticarono un'ipoacusia improvvisa all'orecchio sinistro che apparentemente grazie alla tempestiva terapia farmacologica non degenerava ulteriormente ma che comunque provocava un lieve abbassamento di udito che non ho mai più recuperato.
A distanza di qualche anno, precisamente ad ottobre u. s., mi svegliai con un forte acufene nello stesso orecchio e percepii un ulteriore abbassamento dell'udito.
Preoccupato potesse trattarsi dell'aggravamento della patologia già presente consultai un otorino-laringoiatra che confermava il mio sospetto, accertando un'aggravamento della perdita dell'udito rispetto ai vecchi valori rilevati anni addietro.

Pertanto mi prescriveva i farmaci VESSEL, TIOB e ACUVAL che non diedero alcuna risposta.
Quindi successivamente mi prescrive una cura a base di DELTACORTENE.
A distanza di 2/3 mesi soffro ancora di acufene e sembra non aver recuperato nulla in termini di udito.

Nel mentre, su suggerimento dello stesso otorino mi recavo in ospedale per sottopormi ad una risonanza magnetica con e senza contrasto dal cui referto si evince testuale esito: "in conclusione, verosimile conflitto neuro-vascolare tra l'AICA sinistra e l'emergenza dell'VIII nervo cranico omolaterale"
Sono molto preoccupato perchè, secondo lo specialista che mi ha seguito, pare sia necessario consultare un neurochirurgo per l'eventuale possibilità di sottopormi ad intervento chirurgico senza il quale col passare degli anni potrei rischiare di perdere completamente l'udito nell'orecchio interessato stante questo ultimo aggravamento.

Premesso che non ho ancora consultato alcun neurochirurgo in quanto soltanto oggi ho appreso l'esito della risonanza, vorrei sapere a quali rischi andrei in contro qualora necessitassi di un intervento chirurgico, come si affronta un intervento del genere e quanti giorni di prognosi sono previsti.

Sono molto preoccupato perchè ho ancora una vita davanti e una bella carriera lavorativa, non è bello farsi operare nella testa.

Grazie ai dottori che hanno dedicato il loro prezioso tempo per rispondermi.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. Signore,
ho qualche perplessità nel ritenere responsabile della ipoacusia il conflitto neurovascolare tra l'arteria e il VII nervo cranico.
Quando il conflitto si manifesta clinicamente procura o una paralisi dei muscoli facciali o altre forme che riguardano i muscoli dell'emivolto corrispondente.
Consulti comunque un neurochirugo che, sia in base alla visita che alle immagini di RM, potrà esprimere un giudizio che a distanza non è semplice.
L'intervento, seppur tecnicamente non difficile, è molto indaginoso con importanti rischi che andranno affrontati solo se c'è assoluta necessità.
Un cordiale saluto e auguri per tutto.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dottor Migliaccio, anzitutto voglio esprimerLe gratitudine per aver risposto al mio appello, temo però che abbia avuto una svista. Come scritto nel primo messaggio, il conflitto neuro vascolare non coinvolge il VII, ma l' VIII nervo cranico omolaterale, che stante a quanto leggo su internet risulta essere un nervo acustico.
Crede che sia assolutamente necessario sentire un neurochirurgo con una certa urgenza? L'acufene che si manifesta da ormai 3 mesi credo sia un campanello d'allarme. Inoltre ho perso parecchio udito in un giorno.
Ho paura che la situazione sia davvero grave.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Si è vero, mi scusi.
Come le avevo consigliato è bene consultare un neurochirurgo
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