Cosa si può fare per aiutare una persona in coma, post emorragia cerebrale?

Gentili,
Da una settimana sto vivendo una situazione alquanto brutta.
Un mio carissimo parente ha avuto una emorragia cerebrale, che interessa l’area del linguaggio.
Per via della profondità del coagulo i medici hanno temporeggiato per operarlo, dopo qualche giorno di terapia farmacologica, il neurochirurgo ha deciso di operare, perché il paziente era andato in coma spontaneo.
L’operazione è riuscita e adesso si trova in rianimazione, perché non ci sono le condizioni per poterlo svegliare (ci dicono).
Il problema è che i medici si limitano a dire che la situazione è stazionaria, ogni giorno, e per via della situazione covid non ci è neanche permesso entrare in reparto.
Io e la mia famiglia vorremmo chiedere un consulto medico a centri specializzati, ma i medici di quest’ospedale continuano a negarci questa possibilità, e tantomeno cedere la cartella clinica.
Cosa ci consigliate di fare?
Ovviamente in situazioni simili chiunque farebbe l’impossibile, ancor di più se si nutrono dei forti sospetti sulla terapia in atto.

Vi prego di rispondere al più presto, perché più il tempo passa e più questa storia diventa una tortura.
Non so se sono riuscita ad essere chiara, non essendo la medicina il mio campo, ma mi auguro di sì.