Dolore lancinante: è emicrania o cefalea a grappolo?

Buongiorno, 52 anni e dai 20 soffro di forti mal di testa insorti contemporaneamente a disturbi di insonnia.

Mal di testa trattato negli anni con Sinflex forte ed in seguito da Almogran.
Nell'ultimo anno, anno e mezzo il mal di testa è diventato ingestibile.
Più intenso, più duraturo, più frequente.
Il dolore, da sempre, è paragonabile ad avere un coltello infilato nella testa, sul lato sinistro che non mi permette di tenere la testa appoggiata.
Forte dolore alla tempia sinistra e all'occhio sinistro con lacrimazione che mi obbliga a tenere una mano premuta su quest'ultimo per riuscire a sopportare meglio.
Al movimento è come se il coltello si muovesse provocando forti dolori lancianti che arrivano fino all'arcata superiore dentale, agli ultimi molari.

Durante il giorno la crisi inizia improvvisamente (molto spesso mi sveglia di notte) dura da una a tre ore poi cessa rapidamente per tornare in seguito dopo alcune ore e ricomincia questa alternanza, ore con dolore e ore senza.
Tutto ciò può durare anche una decina di giorni e mi riduce stremata.
A volte Almogran fa effetto e la durata si riduce ma avendo comunque sempre più crisi nell'arco delle 24 ore e per più giorni di seguito.
A volte è come se non avessi preso nulla.

Sono stata da Neurologo e mi ha diagnosticato emicrania senza aura ma francamente sono rimasta un po' sorpresa perché non mi ci ritrovo.
Non ho potuto approfondire perché ormai il tempo a mia disposizione era terminato.
Leggendo i sintomi dell'emicrania e della cefalea a grappolo mi sembra che nella prima il dolore sia di tipo pulsante mentre nella seconda sia più lancinante e quest'ultimo descrive esattamente il dolore da me provato.
Inoltre mi sembra che nell'emicrania aiuti il riposo mentre io non riesco a tenere la testa appoggiata o a riposare e finisce che me ne sto seduta con la mano premuta su tempia e occhio aspettando che il dolore diminuisca.
A completamento riferisco che relativamente all'insonnia prendo 1 compressa di zolpidem per addormentarmi altrimenti passo la notte insonne.
Chiedo cortesemente una vostra opinione in merito.
Ringrazio per l'attenzione.
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 7k 221
Gentile Paziente, poiché ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, e ha già consultato un Neurologo, le suggerirei di non trascurare un'ipotesi che spesso non viene presa in considerazione: il ruolo che nell'insorgenza della cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola, con conseguente disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Su una situazione strutturale predisposta o già compromesso giocano un ruolo importantissimo le condizioni psicofisiche del paziente : qualunque causa di stress (non solo psichico, ma anche ormonale legato al ciclo, termico legato al clima, alimentare, ecc.) oltre ad abbassare la soglia del dolore, trova nella bocca un organo bersaglio particolarmente recettivo: nello stress si stringono le mascelle e si bruxa di più , per cui qualunque problema che può trovare nella bocca una sua causa, dallo stress viene enfatizzato.
Può avere qualche notizia in più sui rapporti fra cefalea e Articolazione Temporo Mandibolare visitando il mio sito internet (trova l'indirizzo qui sotto alla mia firma) alla pagina Patologie trattate- cefalea , e di leggere gli articoli qui sotto linkati : se riscontrasse qualche somiglianza con il suo caso, eventualmente mi faccia sapere
Se trovasse chiuso questo consulto, se crede mi può scrivere privatamente edber@studiober.com
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7060-orientamento-ricerca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Risposta utile
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79k 2.4k
Gentile Signora,

lasci perdere ipotesi odontoiatriche o mandibolari perché non ha alcun elemento sospetto in tal senso, nessuno!
La sintomatologia che descrive è tipicamente riconducibile alla cefalea a grappolo, compresa la durata e l'alternanza degli attacchi, soprattutto diurna e notturna, la lacrimazione.
Dovrebbe sentire un secondo parere rivolgendosi ad un neurologo esperto in cefalee.
In questi casi è possibile, oltre la terapia dell'attacco acuto con i triptani (almogran), praticare anche una terapia di prevenzione.
La decina di giorni di cui parla rappresenta il "grappolo".
Se vuole continuare il consulto ne apra un altro indirizzato al sottoscritto.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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