Rmn pelvica: possibile causa neurologica (sofferenza nervo pudendo) per tenesmo, svuotamento incompleto e peso perineale, nonostante esami urologici n

Ho eseguito RMN pelvica per tenesmo vescicale, sensazione di non svuotamento della vescica e sensazione di peso a livello perineo.
Sono in ballo da oltre 2 anni tra urologi, proctologi ecc.
Tutti esami negativi
Questa è la mia rmn
Rachide sacrale regolarmente conformato a concavità anteriore.
Lieve riduzione focalizzata di spessore e
incremento disomogeneo della intensità di segnale del muscolo ischio cavernoso di dx come da subatrofia e
sostituzione fibroadiposa.
Assenza di alterazioni dello spessore, simmetria e intensità di segnale dei muscoli
piriformi, glutei, otturatori e adduttori, gemelli, quadrato del femore e tensore della fascia lata.
Spessore del
muscolo puborettale 8.1 mm e del pubococcigeo 4.5 mm, entrambi nei limiti della norma.
Hiatus dell’elevatore di
morfologia e dimensioni nella norma (diametri 53.22 x 25.2 mm, area 11.82 cm2).

Assenza di residuo postminzionale significativo in vescica che appare priva di lesioni endoluminali.

Regolare rappresentazione delle strutture genitali (testicoli, corpi cavernosi del pene, glande, corpo spongioso
dell’uretra, muscoli bulbo cavernosi, muscoli trasversi del perineo ligamenti fundiforme e sospensore del pene)
con cisti dell’epididimo dx di 12 mm, idrocele bilaterale di minima entità e aspetto agglomerato e tortuoso dei dotti
deferenti intrascrotali, specie a sn.
Nella norma i dotti deferenti preprostatici, le ampolle, le vescicole seminali e i
dotti eiaculatori.

Ghiandola prostatica con diametri 39 x 27.2 x 25.9 mm, zona di transizione di 15.8 mm ipointensa, zona
periferica anch’essa diffusamente ipointensa ad eccezione di un’ area disomogeneamente iperintensa di 15x 6
mm a dx estesa da ore 9 a ore 10 (quadrante orologio) risultante dalla confluenza di immagini pseudonodulari
con assottigliamento e parziale interruzione del contorno capsulare: tale alterazione, riferibile come ipotesi a
lesione di tipo infiammatorio, appare comunque meritevole di controllo (ecografia endorettale) ed eventuale
approfondimento diagnostico.

Regolari il sigma e l'ampolla rettale, libera da materiale fecale, con sfintere anale interno ed esterno
regolarmente rappresentati.

Fase neurografica
Nelle sequenze base in T2 w TSE assenza di deviazioni, distorsioni o segni di intrappolamento delle strutture
nervose del plesso lombopelvico in corrispondenza dei restringimenti naturali.
Nelle sequenze specifiche in
doppia soppressione, si evidenzia iperintensità di segnale, riferibile a condizione di sofferenza neurogena a
carico di nervo pudendo lungo il canale di Alcock, a tratti, dalle spine ischiatiche fino ai rami scrotali, bilateralmente; diramazioni sopra e infrapiriformi, bilateralmente; alcuni nervi glutei bilateralmente; un
tratto del femorocutaneo anteriore a dx
I miei sintomi possono essere dovuto a una causa neurologica e non urologica essendo gli esami urologici tutti negativi?
Sono stato in terapia con pregabalin75mgx2volte die+zoloft 50mg per 2 mesi con lieve beneficio ma non risoluzione.
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.7k 361
Gentile Utente,
la documentazione riportata non supporta una diagnosi di nevralgia del nervo pudendo in senso clinico. I sintomi che riferisce, in assenza di dolore neuropatico tipico, non sono specifici per una sofferenza del nervo pudendo.
La nevralgia del pudendo è una condizione clinica, non radiologica, e si caratterizza principalmente per dolore perineale urente, evocato dalla posizione seduta e alleviato in clinostatismo, elementi che lei non descrive in modo convincente.
Le alterazioni segnalate alla RM neurografica (iperintensità di segnale) non hanno valore diagnostico autonomo e sono frequentemente riscontrabili anche in soggetti senza sintomi specifici; da sole non giustificano il quadro clinico né spiegano una sintomatologia protratta da anni. Il lieve beneficio ottenuto con pregabalin e SSRI è aspecifico e compatibile anche con un’azione sul tono neurovegetativo e sull’ansia, più che su una neuropatia strutturata.
In assenza di segni neurologici obiettivabili, non vi sono elementi per attribuire i suoi disturbi a una causa neurologica primaria. Il quadro è più coerente con una disfunzione funzionale pelvica, spesso mantenuta da tensione muscolare cronica.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/

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