Nimodipina e emicrania


Gent.mi dottori,
ho trentatre' anni e da circa tredici soffro di emicrania senza aura.Ho seguito diverse terapie di profilassi,alcune con discreto successo.Qualche giorno fa,il mio medico di base che conosce bene la mia situazione e il mio problema,mi ha consigliato di seguire una terapia con nimodipina (peribrain)sostenendo che un suo paziente e' completamente guarito dall'emicrania con tale farmaco.Navigando in rete ho potuto apprendere che la nomidipina si e' rivelata totalmente inefficace nella profilassi dell'emicrania,quindi non so come comportarmi,se continuare la terapia, che ho iniziato da due giorni,oppure intraprendere un altro tipo di trattamento con farmaci piu' specifici.Datemi un consiglio per favore,non ho voglia di prendere per settimane un farmaco che potrebbe rivelarsi inutile.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile Utente,

la gestione di una condizione emicranica, che oltretutto, da come mi sembra di capire, data da molti anni è di competenza del neurologo e in modo particolare di un centro cefalee e non del medico di base. La invito a rivolgersi ad un centro cefalee della Sua regione. La Nimodipina non è tra i farmaci congliati nella terapia di prevenzione della cefalea.

Cordialità

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio

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Utente
Utente
Gent.mo dottore,
sono stata in cura presso un centro cefalee della mia regione ed ho seguito una terapia con flugeral e sali di magnesio per tre mesi.Dopo un lieve miglioramento della mia condizione non mi sono sottoposta ad alcuna terapia per circa due anni e l'anno scorso mi sono rivolta ad un medico neurologo della mia citta' che mi ha prescritto Inderal due volte al giorno e 3-4 gocce di Laroxyl prima di andare a letto per sei mesi.Quest'ultimo farmaco,dopo circa quattro-cinque mesi di terapia,ha iniziato a provocarmi allucinazioni nel dormiveglia (o illusioni,come dir si voglia) e incubi notturni.Il mese scorso lo stesso neurolo mi ha prescritto la stessa tarapia sostituendo,perche' evidentemente non tollerato,il Laroxyl con dieci gocce di Trittico prima di andare a letto.Contemporaneamente il mio medico di base mi ha consigliato di ''provare'',prima di assumere farmaci che secondo lui hanno effetti collaterali piu' importanti,nimodipina due volte al giorno.Da qui e' nata la mia indecisione,visto che il mio medico di base mi ha parlato in modo entusiasmante di un suo paziente completamente guarito dal disturbo con tale farmaco.
Per quanto riguarda il Trittico vorrei sapere se potrebbe provocarmi gli stessi effetti collaterali del Laroxyl.
La ringrazio per l'attenzione che vorra' dedicarmi,attendo una nuova risposta.Saluti cordiali.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile Utente,

intanto bisognerebbe capire il tipo di cefalea di cui soffre, anche perchè le terapie sono diverse (emicrania? cefalea tensiva?). In ogni caso il Trittico non è tra i farmaci utilizzati per una terapia di profilassi cosa che invece è vera per Laroxyl. Credo quindi che utilizzare il Trittico in questo senso non sia utile e non lo userei. In secondo luogo Lei ha provato solo 2 farmaci utilizzati nella terapia di prevenzione e deve essere il Centro cefalee che La segue a decidere se modificare la terapia che come dice Lei è inefficace. Le ricordo solamente che una terapia di prevenzione è ritenuta efficace se riduce almeno del 50% gli episodi di cefalea. Un soggetto emicranico, specie se da lunga data, difficilmente potrà avere una remissione completa degli attacchi pari al 100%.

Cordialità
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Utente
Utente
Gent.mo dottore,
la terapia che si e' rivelata piu' efficace e' stata Inderal + Laroxyl,che sono stata costretta a non assumere piu' per i motivi sopra descritti.La mia diagnosi e' stata:emicrania senz'aura + cefalea tensiva;di quest'ultima ne soffro da circa sette mesi,dopo aver subito un forte dimagrimento (circa otto chili,ora peso 50 kg e sono alta 170 cm).
Il periodo per me piu' critico e' quello durante il ciclo,in cui gli attacchi sono quotidiani e di intensita' medio/forte e per ridurli il medico neurologo che mi segue mi ha prescritto synflex forte una cp. da assumere dopo pranzo a partire da due giorni prima del ciclo a due giorni dopo.Vorrei cortesemenente chiederLe se tale farmaco e' efficace in tal senso e come posso sostituire il Laroxyl.Vorrei inoltre sapere cosa ne pensa nell'utilizzo dell'integratore Migrasoll per la prevenzione della cefalea.Nutro una profonda indecisione sulla terapia da seguire,vorrei intraprenderne una in grado di aiutarmi e non di intossicarmi senza darmi alcun beneficio.Le rinnovo i miei saluti e ringraziamenti,attendo fiduciosa una nuova risposta.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile Utente,

il Synflex è un farmaco dell'attacco emicranico. Il laroxyl un farmaco di prevenzione. Il Laroxyl qualora Le dovesse dare effetti collaterali potrebbe essere sostituito da farmaci per la prevenzione diversi (per esempio della classe degli antiepilettici). Il Migrasoll è un integratore a base di magnesio e Coenzima Q10 che può a mio avviso fungere da coadiuvante (specie nei periodi perimestruali), ma non credo possa essere un farmaco di prima linea vista le Sua storia clinica. Per rivalutare la terapia Le ribadisco la necessità di rivolgersi ad un centro cefalee.

Cordialità
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Utente
Utente
Gent.mo dottore,
e' proprio in un centro cefalee che mi sono stati prescritti i farmaci da me elencati (per essere precisi dal primario del centro cefalee dell'USl della mia citta').
Un paziente si rivolge al proprio medico sempre con fiducia,spesso ignorando l'efficacia o l'inutilita' delle terapie.Purtroppo l'emicrania e' una malattia subdola,della quale si conosce ancora ben poco.
Il mio problema e' gia' stato trattato con un antiepilettico (flugeral),ma i risultati positivi delle terapie si riducono,almeno per quanto mi riguarda,ai periodi di assunzione dei farmaci.Spero di riuscire a trovare una terapia che mi faccia soffrire di meno durante il ciclo,periodo in cui il mio problema di accentua moltissimo.
La ringrazio per l'attenzione che ha voluto dedicarmi,la saluto cordialmente e le auguro un sereno Natale.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Cara Signora,

ho capito che i farmaci Le sono stati prescritti da colleghi competenti in materia. Credo però, che un trattamento profilattico per l'emicrania dopo la prescrizione debba essere valutato nel tempo per valutarne l'efficacia sulla riduzione delle crisi (attraverso la compilazione di un diario delle cefalea e la rivalutazione clinica del medico). Se il farmaco non ha raggiunto l'obiettivo per cui è stato prescritto andrebbe cambiato con farmaco di una classe diversa, il quale a sua volta andrebbe monitorizzato nel tempo. Con questo voglio dirLe che non basta che il farmaco sia prescritto da un'esperto in materia, ma bisogna farsi seguire nel tempo. Quando parlavo di antiepilettici non mi riferivo al Flugeral che non è un antiepilettico. Le assicuro che esistono molti altri farmaci di prevenzione che potrebbero darLe beneficio.

La saluto cordialmente, ricambiando i gentili auguri
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Intervengo come psichiatra particolarmente interessato all'emicrania.
Questa condizione si manifesta nei modi più disparati,e non sempre con la cefalea; molti stati vertiginosi sono emicranici, così come alcuni casi di dolori addominali parossistici, ed anche alcune sindromi psichiatriche. Anche la distinzione tra cefalea emicranica e muscolo-tensiva non è sempre facile come sembra. Io stesso ho sofferto a lungo di una cefalea che avevo autodiagnosticato come muscolo-tensiva (dolore moderato a nuca e collo, della durata di un'intera giornata) fino a che non ho provato un triptano con effetto "miracoloso" dopo trenta minuti.Da allora sono cominciate le prove per trovare una cura profilattica efficace. Queste prove sono durate almeno due anni prima che trovassi l'associazione farmacologica efficace, con la quale,negli ultimi quattro anni, non ho più sofferto di cefalea.
Mi sono dilungato sul mio caso personale per dare una speranza ad emicranici apparentemente inguaribili, ma anche per metterli sull'avviso che per arrivare a risultati accettabili,se non alla piena guarigione, occorre molta pazienza. Abbiamo a disposizione numerosi farmaci efficaci nella profilassi dell'emicrania, ma non è possibile prevedere quale funzionerà nel singolo caso.Per di più ogni farmaco va provato alla giusta dose e per il giusto periodo di tempo, che è sempre di alcuni mesi.Vanno infine considerate le associazioni, quando il primo farmaco ha prodotto un miglioramento solo parziale. Un lavoro molto lungo, che deve essere guidato da un medico esperto di cui si abbia piena fiducia.
Va da sè che avendo l'emicrania un proprio terreno favorente ed una base genetica, difficilmente guarirà come guarisce una broncopolmonite, e la terapia andrà proseguita a tempo indeterminato (salvo casi particolari, come la menopausa nella donna, o importanti cambiamenti ambientali che riducano lo stress).
Peccato che l'utente che ha chiesto il consulto non tolleri l'amitriptilina (*Laroxyl, *Adepril), che sembrerebbe proprio indicata per il suo caso.
Cordiali saluti


Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Gent.mo dr. Carbonetti,
come Lei scrive e' un vero peccato che il Laroxyl abbia su di me potenti effetti collaterali,perche' in effetti mentre lo assumevo,anche a basse dosi,stavo meglio.
Per quanto riguarda i dolori addominali da Lei menzionati, in effetti ne ho sofferto in modo pesante una decina di anni fa.Dopo un ricovero di circa una settimana,in cui mi sono sottoposta a vari tipi di esami ed analisi,non sono stati riscontrati problemi.Tali fortissimi dolori sono poi scomparsi dopo che, di mia iniziativa, ho eliminato il latte dalla mia dieta.Crede che ci possa essere un nesso con l'emicrania? M'incuriosisce molto il modo in cui ha sconfitto la sua emicrania e mi piacerebbe saperne di piu'.Capisco il fatto che non si possano menzionare farmaci e suggerire terapie su questo sito,ma credo che il servizio di Medicitalia.it debba servire anche a dare nuove possibilita' e conoscenze a chi soffre.
Chi ha un problema di salute che lo affligge non sempre ha la possibilita' di rivolgersi a diversi specialisti,anche fuori regione.
Ringrazio sia Lei che il dr. Vecchio,dal quale mi piacerebbe sapere come fare per venire a conoscenza dei farmaci da cui potrei trarre beneficio di cui parla.
Cordiali saluti ad entrambi.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile Utente,


come Le dicevo nella precedente risposta, se un farmaco provato alla dose giusta, per il giusto periodo di tempo e monitorato nel tempo non dovesse dare beneficio o dovesse avere degli effetti collaterali inaccettabili si può pensare di cambiarlo con un farmaco diverso. Si rivolga al collega che Le aveva impostato la terapia che sembra non aver funzionato e insieme a lui si sceglierà un farmaco alternativo in relazione alla Sua condizione clinica. Per etica professionale e per regolamento del sito non è possibile darLe dei nomi alternativi di farmaci, anche perchè un farmaco deve essere consigliato non solo in base al suo profilo farmacologico ma anche in relazione alla caratteristiche del paziente. Per fare un prescrizione farmacologica bisogna conoscere bene la storia del paziente, visitarlo e successivamente valutare con lui i beneficio o meno del trattamento prescritto.


Cordialità
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Utente
Utente
Rinnovo i miei ringraziamenti ed i miei auguri per un sereno Natale.
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