Cervicale e dolore al braccio

Buongiorno,
ad ottobre ho accusato per la prima volta un dolore al braccio, sentivo come tirare.
Da lì ho iniziato ad accusare dei dolori cervicali, che mi causavano anche mal di testa. Questi dolori si presentava una volta a settimana, e non intralciavano le mie attività quotidiane.
Ad inizio febbraio però è iniziato un dolore persistente al collo che provo tutti i giorni. Talvolta accompagnato da mal di testa, male alla schiena, spalla e braccio. Il dolore interessa prevalentemente la parte sinistra.
Sono andata da un Fisiatra il quale mi ha prescritto delle cure e della ginnastica che devo ancora iniziare. Il Dott. mi ha detto che tali dolori possono dipendere da una leggera scogliosi.
Il fatto è che mi preoccupa molto che tutti i giorni io accusi almeno un fastidio, inoltre ora non riesco nemmeno a studiare perchè la posizione che assumo acutizza il dolore alla base del collo.
Ultimamente mi capita di avere dei forti dolori al braccio, per spiegare il tipo di dolore è come quando durante i prelievi del sangue non trovano la vena ma vanno a toccare credo un nervo. Solo che sono dolori improvvisi, sento tirare per ore, poi sento la mano come intorpidita in particolare l'anulare e il mignolo.
Sono una persona molto ansiosa soffro anche di attacchi di panico e non ho un buon rapporto con il mio medico di base, per questo scrivo qui.
Volevo sapere se effettuando degli esami del sangue è possibile scongiurare qualche patologia seria o qualche problema di circolazione, questo per tranquillizzarmi.
Aggiungo alcune cose, mi sono stati riscontrati due noduli alla tiroide e mi sembra che stia crescendo a sinistra in basso il dente del giudizio. Dico questo perchè non so se ciò può essere legato ai miei fastidi.
Ringrazio per l'attenzione
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 160 9
Salve,i sintomi che lei riferisce fanno pensare ad un ernia del disco C6-C7,le consiglio di eseguire una RM del rachide cervicale e di sottoporsi a visita specialistica (neurochirurgica o ortopedica)per confermare la diagnosi sul piano clinico ed intraprendere una terapia adeguata medica o chirurgica.
Cordiali saluti

Dr. Salvatore Roccalto