Vertigini soggettive, fascicolazioni, mioclonie, nausea

Salve, sono un giovane di 23 anni, tendenzialmente ansioso e ipocondriaco. Soffro da alcuni anni di fascicolazioni che si presentano a fasi alterne di uno/due mesi durante l'anno. Recentemente si sono ripresentate e negli ultimi 5 giorni ho cominciato ad avvertire senso di vertigine soggettiva che ricorre senza motivi apparenti associato a nausea, che tendenzialmente migliora stendendomi. ho notato che in fase di rilassamento e addormentamento si presentano saltuariamente mioclonie agli arti inferiori (prevalentemente se non esclusivamente alla gamba destra, mi è parso) e inoltre in posizione eretta e da fermo mi sembra di oscillare leggermente e provare un senso di lieve difficoltà a stare perfettamente in equilibrio. Ho avuto per un paio di giorni anche una lieve cefalea localizzata nella regione frontale e retrooculare. Il mio medico ha pensato ad un problema di cervicale e soprattutto di vista, essendo io miope ed avendo riscontrato un peggioramento della miopia all'occhio sinistro di circa mezzo grado stando alla misurazione effettuata presso un ottico, che renderebbe l'attuale correzione delle lenti sfasata rispetto alla gradazione corrente della miopia; anche perchè la nausea e il fastidio tendono ad aumentare nel corso della giornata e con particolare intensità dopo alcune decine di minuti al computer o in genere nella lettura. Inutile dire che l'ansia mi ha rapidamente avvinto e ho il terrore che i miei sintomi possano essere riconducibili a malattie come sclerosi multipla/cancro al cervello/dissinergia cerebellare mioclonica e via dicendo. Secondo voi questo quadro sintomatologico è compatibile con un semplice peggioramento della vista associato a correzione ottica ormai inadeguata ? Le mioclonie, che prima non avevo mai sperimentato - nonostante i miei 4-5 anni da fascicolato cronico - possono essere dovute all'ansia degli ultimi giorni ? o è verosimile prospettare patologie degenerative d'interesse cerebrale/cerebellare ? Mi spaventano molto queste piccole convulsioni inedite per me che pure soffro da alcuni anni di fascicolazioni e ipocondria ma soprattutto quegli strani disturbi dell'equilibrio. Lunedi mi recherò dall'oculista per una visita approfondita e appena possibile dall'ortopedico come da consiglio del mio medico curante, ma ho un grande bisogno di sentire un parere neurologico. Grazie dell'attenzione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

per darLe un parere attendibile necessita una visita diretta. Per quanto riguarda le "mioclonie" durante la fase di addormentamento, è fondamentale dare una tipizzazione precisa (da parte dello specialista) in quanto potrebbero essere delle banali scosse ipnagogiche.
Gli altri sintomi potrebbero ricondursi in parte al problema della vista, in parte a fattori psicosomatici.
Ovviamente queste sono soltanto delle ipotesi a distanza, per cui Le consiglio, oltre la visita oculistica, anche quella neurologica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
l'insorgere della sintomatologia in concomitanza con questi primi giorni di caldo intenso potrebbe dare qualche indicazione ? Inoltre - e qui sono pronto a ricevere le sue bacchettate - ho provato ad eseguire il test di romberg e ho notato che già ad occhi aperti vi sono delle lievi oscillazioni laterali che aumentano un po' ad occhi chiusi, e stando a quanto "si legge" le oscillazioni ad occhi aperti hanno a che vedere con lesioni di interesse cerebellare. lei conferma o delle leggere oscillazioni sono riscontrabili ad occhi aperti anche in soggetti normali ? la ringrazio per la pronta risposta e sentirò un parere neurologico de visu
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

a me le mani che ho pronta la bacchetta......
Scherzi a parte, un romberg lievemente oscillante, soprattutto se isolato, può presentarsi anche in un soggetto normale.
Non faccia di queste prove e faccia una valutazione neurologica che se vorrà potrà comunicarmi l'esito.

Cordialmente
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Utente
Utente
grazie mille, la aggiorno rapidamente:
sono di ritorno dall'oculista che non ha rilevato anomalie al fondo oculare ("nervo ottico normale, retina piana..." etc.) questo esclude la presenza di papilla da stasi, giusto ? Quindi dovrebbe ridurre anche la possibilità di tumori cerebrali, giusto ? ad ogni modo l'oculista dietro anamnesi dei sintomi mi ha sottoposto ad un paio di classici "test" neurologici (seguire una penna con gli occhi e provare a toccarsi il naso ad occhi chiusi in posizione eretta) concludendo che non gli pare ci sia nulla di neurologico e che al 99,9% dovrebbe trattarsi di disturbi imputabili a sindromi neurovegetative passeggere o magari a problemi di cervicale. Mi ha cmq indirizzato da un otorino e da un neurologo. Lei crede allo stato dell'arte posso stare tranquillo ? Grazie dell'interessamento
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

in base alla visita e a ciò che Le è stato detto dall'oculista ritengo che possa stare tranquillo.
Le visite consigliate comunque le effettui.

Cordialità
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Utente
Utente
qualche aggiornamento: ho effettuato una visita neurologica presso un neuropsichiatra che non ha rilevato anomalie e mi ha rassicurato che non ho nulla di organico e che si tratta di instabilità e cefalea a base esclusivamente ansiosa, tanto che mi ha sconsigliato ulteriori esami e per il momento mi ha prescritto blande dosi di delorazepam per una settimana. Tuttavia dopo due giorni di assunzione non apprezzo miglioramenti nella sintomatologia pseudovertiginosa anche se l'ansia è - e vorrei ben vedere - più gestibile di prima. Tuttavia la sostanziale permenenza del disequilibrio e delle lievi cefalee nonostante l'ansiolitico mi preoccupa e non riesco a non pensare a problematiche di natura organica. Non necessariamente gravi: mi riferisco a certe cose lette a proposito dell'idrope o a problemi di malocclusione, o della sindromi da affatticamento cronica che include alle volte anche manifestazioni vertiginose. Che ne pensate ? Credete sia il caso di fare ulteriori accertamenti, magari una visita otologica ? Grazie.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentiole Utente,

due giorni di terapia sono pochi, abbia un pò di pazienza e, se non dovesse vedere benefici, lo riferisca al neuropsichiatra che l'ha visitata.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore, torno a tediarla sottoponendole un ulteriore aggiornamento: ho effettuato un emocromo e tutto rientra nella norma salvo i valori dei globuli rossi leggermente più alti del normale (range normale 4.2 - 5.6, e i miei valori sono 6.10), ora, vorrei chiederle se questo valore alterato può in qualche modo essere messo in relazione al quadro sintomatologico che ho esposto nei giorni scorsi, aggiungendo che negli ultimi giorni sto avendo maggiori problemi di conati e nausea soprattutto nella prima parte della giornata mentre l'instabilità è sensibilmente migliorata (anche se non sparita del tutto). Continuo cmq, dietro consiglio del neurologo, ad assumere delorazem a basso dosaggio. Al laboratorio la dottoressa imputava i valori leggermente più alti a carenza di liquidi (effettivamente nelle ultime due settimane soffro spesso di diarrea). lei avvalora quest'ipotesi o crede che stante la mia situazione è un elemento da approfondire. La ringrazio per l'infinita pazienza.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

una minore concentrazione di liquidi può causare un aumento dei valori menzionati. Beva molto e ripeta l'esame. Qualora tale valore dovesse restare superiore alla norma sarebbe opportuno un approfondimento diagnostico presso un ematologo.

Cordialmente
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Utente
Utente
gentili dottori, a distanza di un mese e mezzo dall'ultimo post, vi riscrivo per fare il punto della situazione che, ahimè, non si è ancora risolta. Mi perdoneranno per la, a mio avviso, inevitabile prolissità.
Oltre ai sintomi sopra descritti di carattere vertiginoso e cefalagico aggiungo che fin dalla fine di giugno ho cominciato ad avvertire disturbi di ordine gastrointestinale quasi costanti, che talvolte si alternavano alla cefalea. In particolare mi riferisco a bruciori di stomaco ricorrenti, senso di vomito alle volte al mattino e alla sera, con o senza conati e talvolta episodi di vomito vero e proprio - 4 dalla fine di giugno - alla sera immediatamente dopo i pasti, innescati da una improvvisa sensazione di pienezza durante la cena. A tal proposito il 20 luglio, parallelamente agli accertamenti ematologici, mi sono recato presso un gastroenterologo che ha ascritto nausea/conati/vomito ad una situazione esacerbata di colon irritabile e mi ha prescritto un mese di terapia a base di spasmomen, riopan (per il reflusso di cui già soffrivo, a parere del medico come espressione secondaria del colon irritabile) e integratori della flora intestinale con risultati altalenanti. Ho interrotto la terapia il 20 agosto e ad oggi mi è ricapitato un paio di volte di dover tamponare nuovi episodi di nausea/senso di vomito o bruciori con lo spasmomen. Da una settimana o poco più i disturbi gastrici sembrano migliorati, tuttavia sono ormai più di venti giorni che mi attanaglia una cefalea costante. Tra fine giugno ed inizio luglio mi erano già capitati episodi di mal di testa, talora protratti per alcuni giorni, ma che poi sparivano, lasciando spesso il campo alla nausea, ai conati e così via. Già da fine giugno poi sono frequenti durante le ore diurne disturbi visivi come puntini traslucide o filamenti che mi sembra di vedere quando muovo gli occhi. Ora è dal 13 agosto circa che ho cefalea pressochè costante. Il dolore è solitamente piuttosto lieve, solitamente mi alzo al mattino con un senso di lieve dolenza o congestione/senso di testa gonfia che tende ad aumentare nel corso della giornata diventando dolore vero e proprio che solitamente si localizza nell'area sub-occipitale, con un senso di rigidità/tensione e dolenza dei muscoli della nuca (riportando il capo in posizione frontale dopo averlo ruotato verso destra avverto uno scricchiolìo, che di solito si fa più intenso quanto più è intensa la cefalea) e contemporaneamente in zona periorbitale. Ricapitolando: un dolore sordo, come una pressione dietro e/o intorno agli occhi e dietro la nuca, talvolta sopra le tempie o sopra la fronte. Spesso compare un senso di peso, quasi un solletico all'apice del naso. Il dolore non diventa quasi mai intenso ma raggiunge il proprio acme nel tardo pomeriggio/prime ore serali, e tende a diminuire dopo cena: solitamente tende a rientrare QUASI completamente durante le prime ore notturne, tuttavia un paio di volte è capitato che si riacutizzasse alcune ore dopo il pasto serale.Il problema è che fino ad ora non è mai sparito definitivamente; ho preso varie volte paracetamolo che mi pare attenui il dolore ma non è in grado di risolvere: il giorno dopo mi alzo nuovamente col fastidio che poi, puntualmente, tende a peggiorare nel corso del pomeriggio. Per quanto riguarda i valori ematici alterati riscontrati nel primo emocromo di inizio luglio, dietro consiglio medico ho ripetuto l'esame dieci giorni dopo e i valori erano ulteriormente peggiorati: eritrociti, emoglobina e ematocrito tutti leggermente superiori alla norma. Mi sono quindi recato presso un ematologo e ho ripetuto nuovamente l'emocromo una settimana dopo: i valori erano leggermente rientrati ma si assestavano ancora nella fascia alta della norma, sicchè l'ematologo mi ha consigliato di bere molto, effettuare una ecografia addome completa (che ha evidenziato lieve ingrossamento del fegato e una piccola adenomegalia nella fossa iliaca destra, a cui l'ematologo non ha dato peso) e ulteriori esami a settembre per monitorare l'eritrocitosi in modo da poter escludere una eventuale policitemia vera o qualcosa che abbia scatenato una eritrocitosi secondaria. A tal proposito lunedi effettuerò visita pneumologica, emogasanalisi e successivamente ulteriori esami ematici tra cui l'eritropoietina per poi ripetere, esami alla mano, l'emocromo a fine mese. Ora, quello che più mi preoccupa è la cefalea costante che, associata ai sintomi ballerini che mi hanno infastidito in questi ultimi, penosi, due mesi e mezzo(ricapitolando:nausee/senso di vomito/conati/vomito vero e proprio dopo cena; modesta eritrocitosi, vertigini soggettive altalenanti/lievi disturbi visivi) non riesco a togliermi dalla testa l'idea di avere un tumore al cervello (lessi a proposito dell'emangioblastoma cerebellare che è uno dei tumori responsabili di eritrocitosi secondaria) o la sindrome di Arnold-Chiari, e ho veramente paura che i valori dell'eritropoietina nei prossimi esami risultino alterati. Secondo voi un quadro sintomatologico di questo tipo, protratto ormai più di due mesi, potrebbe essere suggestivo di una neoplasia cerebrale ? Ritenete opportuna una tac encefalo ? O tutto questo è meno preoccupante di quanto pensi e potrebbe trattarsi di sinusite, cefalea tensiva et alia ? Grazie per la cortese attenzione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

un quadro di cefalea di tipo tensivo è forse l'ipotesi più probabile ma un controllo neurologico sarebbe opportuno, magari associato a qualche esame strumentale come la RM encefalica. Le dico questo non perchè sospetti chissà cosa ma come rassicurazione nei Suoi confronti e per eccesso di prudenza. Comunque l'ultima parola spetta ovviamente al neurologo a cui si rivolgerà.

Cordialità
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Utente
Utente
gentile dottore, la ringrazio per sollecita risposta. Come le scrissi alcuni messaggi più sopra, il 30 giugno ho effettuato già un controllo neurologico che è risultato negativo presso un neuropsichiatra che, allora, liquidò il tutto come manifestazione ansiosa. Lei ritiene opportuno ripetere la visita, magari sentendo un altro parere ? Io spero che qualora si fosse trattato di un problema serio, dopo due mesi e passa dall'insorgere dei primi sintomi dovrei lamentare un serio peggioramento delle mie condizioni generali, che ad oggi non sono complessivamente peggiori di due mesi fa. Ma queste sono più che altro maldestre manovre di contenimento dell'ansia, e due mesi immagino siano pochi per sentirsi fuori pericolo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

la visita neurologica l'ha fatta per questi stessi sintomi? Il neurologo Le ha prescritto qualche terapia?
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dopo
Utente
Utente
sì, però era circa una settimana dopo l'esordio della sintomatologia, allora la cosa più fastidiosa erano le vertigini soggettive, qualche sporadico episodio di cefalea e il senso di vomito, ma il neuropsichiatra disse che a suo parere non c'era nulla di organico e che si trattava di somatizzazioni ansiose da trattare separatamente e mi prescrisse blande dosi di En per un paio di settimane (più dietro mia insistenza che dietro sua schietta opinione) consigliandomi di tornare a settembre per valutare un adeguato percorso terapeutico per curare ansia e ipocondria. Tuttavia dal giorno della visita ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, di valori ematici alterati e di sintomi persistenti per cui ho ancora paura che alla base vi sia qualcosa di organico e che magari al momento della visita il problema fosse ancora in una fase troppo precoce per essere riscontrata all'esame clinico (o che magari riguardi una problematica di pertinenza ematologica, come al policitemia, per la quale sono ancora in regime di monitoraggio). Lei pensa che sia il caso di ripetere direttamente la visita neurologica ?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.3k 2.3k 20
Gentile Utente,

se il neuropsichiatra l'ha rimandata a settembre sarei del parere di ritornare per fare un aggiornamento della situazione e per avere una diagnosi corretta ed una terapia adeguata per la cefalea che, mi pare, sia attualmente il sintomo più invalidante.
Nel contempo lo specialista può rivalutare tutto il problema.

Buona domenica
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