Probabile attacco ischemico

Gentile dottore, circa due settimane fa improvvisamente, mentre stavo mangiando, ho avuto un episodio di amaurosi temporanea (circa un minuto) accompagnato dai seguenti sintomi: debolezza muscolare con parziale insensibilità agli arti,barcollamento, vertigini, difficoltà di concentrazione per articolare le parole e irrigidimento mandibolare e della lingua. Ho chiamato un'amica e mi sono fatta trasportare immediatamente al pronto soccorso, dove mi hanno sottoposto a un elettrocardiogramma risultato normale e mi hanno misurato la pressione (65-125). Mi hanno tenuto in osservazione per un paio di ore, quindi mi hanno dimesso. Il giorno dopo ho effettuato una Tac al cranio con esito negativo e qualche giorno dopo mi sono sottoposta a una visita dal neurologo che mi ha prescritto una risonanza magnetica.Vorrei porLe due domande. La prima è:"Potrebbe essere stato un attacco ischemico transitorio?".Le specifico che due anni fa mia sorella ebbe gli stessi sintomi e poi si operò dopo aver riscontrato un meningioma alla testa.La seconda domanda è la seguente:"E'possibile che un lieve attacco ischemico sia maggiormente visibile con una risonanza magnetica rispetto ad una Tac? E soprattutto effettuare la risonanza a distanza di tempo può comprometterne i risultati?".La ringrazio anticipatamente se vorrà rispondere alle mie richieste.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la sintomatologia descritta ben si accorda con un eventuale attacco ischemico transitorio, ciò non significa però che corrisponda al Suo caso, diciamo che è probabile.
Per lo studio dei problemi vascolari cerebrali la RM è l'indagine da preferire. Lei si chiederà come mai negli ospedali, in caso di sospetta patologia vascolare acuta, effettuano prioritariamente la TC, questa si fa perchè è più facilmente accessibile e presente in tutti i presidi ospedalieri per escludere un'eventuale emorragia, subito evidenziabile con la TC. Comunque faccia tranquillamente la RM encefalica e non si preoccupi del lasso di tempo che intercorre perchè non cambia nulla. Consideri pure che nella maggioranza dei casi un attacco ischemico transitorio non lascia tracce negli esami di neuroimaging (TC e RM).
Utile sarebbe pure un ecodoppler dei tronchi sovraortici (TSA).

Cordiali saluti ed auguri di Buone Feste

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta esaustiva e per i consigli preziosi che seguirò al più presto, augurandoLe buon Natale.
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Utente
Utente
Buonasera, ho ritirato i risultati della risonanza magnetica e vorrei chiederLe un parere sulla sua interpretazione, soprattutto per ciò che concerne la prima parte, visto che non riuscirò a contattare il mio neurologo prima del 9 gennaio. Riporto la dicitura esatta:"In sede frontale bilateralmente e nel centro semiovale di destra ci sono puntiformi aree di aumentata intensità di segnale nelle sequenze FLAIR, in gran parte con distribuzione sottocorticale, compatibili con piccoli esiti gliotici di significato aspecifico ma più verosimilmente di natura microangiopatica. Utile controllo nel tempo solo qualora clinicamente indicato.
Non aree di alterata diffusività delle molecole dell'acqua nelle sequenze DWI a carico dell'encefalo. Regolari le dimensioni del sistema ventricolare sovra e sottotentoriale. Discreto ispessimento concentrico della mucosa dei seni mascellari in rapporto a sinusopatia infiammatoria. Minimi segni di otomastoidite a sinistra".
Eseguirò inoltre l'ecodoppler dei tronchi sovraortici il 16 gennaio sperando che non sia troppo tardi.
La ringrazio del Suo consulto.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

circa la prima parte è stato evidenziato un probabile esito di pregresse minute ischemie di piccolissimi vasi. Questa è l'ipotesi più probabile che formula il neuroradiologo. Faccia vedere l'esame al Suo neurologo e, se vuole, può farmi sapere cosa Le dirà.
La seconda parte è, come avrà già capito, di competenza otorino.

Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile Dottore, ho eseguito l'ecodoppler dei tronchi sovraortici con il seguente risultato"Nella norma, per morfologia e flusso, l'asse carotideo, bilateralmente. Si segnala, come particolare anatomico, presenza di collaterale a direzione superiore originante direttamente dal bulbo, subito prossimalmente l'origine della carotide esterna. Vertebrali pervie con flusso ortodromico. Succlavie nella norma".Chi mi ha effettuato l'esame mi ha rassicurato sul particolare anatomico.
Il neurologo invece, visionata la risonanza magnetica, ha confermato il rilievo di verosimili lacune su base microischemica, consigliandomi gli esami ematici per escludere trombofilia.
Inoltre mi ha prescritto 5 gocce di Daparox al giorno per due settimane, 10 per altre due settimane per arrivare a 20 gocce, in concomitanza con 10/20 gocce di En, per recuperare l'autonomia che ho perso dal giorno dell'episodio.Essendomi accaduto mentre ero sola a casa, ho cominciato ad avere difficoltà a svolgere qualsiasi attività in solitudine, visto che quando sono sola mi assale un'ansia incontrollata e ho paura che mi possa accadere qualcosa che non riesco a gestire.Se sono accompagnata invece mi sento tranquilla e riesco ad affrontare la quotidianità. Spero di tornare al più presto alla mia vita normale, anche perchè ho sempre vissuto da sola senza problemi e prima di questo momento non ho mai fatto uso di ansiolitici o antidepressivi.Soprattutto mi chiedo in quanto tempo riuscirò a tornare al mio lavoro, a guidare da sola la mia macchina e ad assolvere qualsiasi impegno senza l'aiuto di altre persone.
La ringrazio se vorrà darmi un Suo parere.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

concordo sul "particolare anatomico", non ha significato patologico.
Altrettanto sono d'accordo con quanto Le ha detto e prescritto il neurologo.
Deve avere un pò di pazienza in quanto i primi benefici della terapia (daparox ed en) si vedranno dopo 3-4 settimane e, a volte, anche più. Per una ripresa della Sua autonomia i tempi sono variabili da soggetto a soggetto ma in ogni caso superiori al mese.

Cordialità
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Utente
Utente
Gentile Dottore, le chiedo scusa se le porgo ancora un quesito. La terapia con il Daparox mi risulta intollerante sia a livello emotivo (mi provoca maggiore agitazione), sia a livello organico (soffro di esofagite da reflusso e la sua sommnistrazione ha peggiorato la situazione). La terapia con l'uso esclusivo dell'En che invece tollero benissimo è sufficiente? In caso negativo esiste un antidepressivo più blando e con gli stessi effetti? La ringrazio nuovamente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la sola terapia con En non è sufficiente in quanto il farmaco agisce come sintomatico, quindi sul sintomo ma non in profondità a livello curativo, per quest'ultimo è necessario l'antidepressivo. Un aumento dell'ansia nelle prime due settimane di terapia è un effetto comune a tutti gli antidepressivi, effetto che dopo un paio di settimane si riduce fino a scomparire. Per quanto riguarda l'esofagite da reflusso, questa può essere contrastata con l'assunzione di un inibitore di pompa.
Ne dovrebbe parlare col Suo medico curante.
Per l'eventuale sostituzione del daparox si deve rivolgere al neurologo che l'ha prescritto per avere un parere diretto in quanto on line non è possibile consigliare o sostituire farmaci.
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore, innanzitutto La ringrazio per la Sua disponibilità e per le Sue risposte esaustive che mi infondono fiducia. Per quanto riguarda l'uso del Daparox dovrò sicuramente sostituire il farmaco perchè mi provoca un peggioramento dell'ansia che influenza anche il mio stato psicologico. Intanto ho ritirato le analisi relative alla coagulazione del sangue. I valori sono tutti nella norma, tranne l'omocisteina sierica (15) e il tempo di protrombina (108,7%) che sono leggermente al di sopra della soglia, dovrei preoccuparmi o sono comunque valori tollerabili? Un'ultima domanda: il flacone di En ha una scadenza dopo l'apertura oppure si può usare in un tempo prolungato? Sul foglietto illustrativo del Daparox c'è scritto che ha una durata di 60 giorni, mentre in quello dell'En non è specificato nulla. La ringrazio ancora per la pazienza e per la professionalità.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

da quanto tempo assume il daparox?
Riguardo i valori ematici riscontrati, sono lievemente superiori alla norma ma non ritengo preoccupanti, ne parli col neurologo che La segue.
Sulla scadenza dell'En, vale la scadenza riportata sulla confezione se il prodotto è mantenuto in condizioni normali.

Cordialmente