Gliosi prenchimale nella regione peritrigonale

Gentile Dottore, in seguito ad un brutto torcicollo e ad un ciclo di fisioterapia, ho iniziato ad avvertire una sensazione di fastidio alla guancia destra, come se fosse insensibile. Dopo qualche tempo ho sostenuto una visita neurologica, dove non è emerso nulla di significativo. Per scrupolo mi hanno consigliato di sottopormi a RM encefalo e colonna cervicale.
L'ho sostenuta senza liquido di contrasto (a causa di reazioni allergiche).
Le chiedo un consulto in base al referto:
"In corrispondenza della sostanza bianca della regione peritrigonale di entrambi i lati si osserva la presenza di alcune piccole aree di alterato segnale caratterizzate da una iperintensità nella sequenza T2 dipendente, che sono da riferire a piccole aree di gliosi parenchimale di significato aspecifico e che si accompagna ad una lieve disidratazione degli spazi perivascolari di Vinchow-Robin. Nella sequenza eseguita con tecnica di diffusione non si apprezzano alterazione della diffusività molecolare dell'acqua. Non si osservano alterazioni del segnale del parenchima nervoso nella sequenza G.E.T2".

Le chiedo cortesemente di spiegarmi il significato del referto e se si tratta di qualcosa di grave.
La ringrazio per la sua attenzione.

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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

si tranquillizzi perchè il riscontro di aree gliotiche non rappresenta nulla di grave.
Queste sono espressioni di pregressi insulti vascolari, infiammatori, traumatici, che il nostro cervello ha provveduto a riparare.
Faccia visionare le immagini al neurologo che ha richiesto l'esame e stia tranquilla.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio tanto per la sua risposta.
Ho consultato un neurologo che, per scrupolo, ha voluto prescrivermi molti esami del sangue e un ecodopler cardiaco, che eseguirò la prossima settimana.
Gli esami che devo eseguire sono i seguenti: EMOCROMO, GLICEMIA, URICEMIA, VES, PCR, ACA, NCA, LAC, QPE, FAN, ENA, COLESTEROLEMIA, HDL, TRIGLICEROLEMIA, PROTEINA S, PROTEINA C COAGULATIVA, RICERCA MUTAZIONE PROTROMBINA X FATTORE V DI LEIDEN, FATTORE VII, OMOCISTEINA, AC ANTITRANSGLUTAMINASI, ABTG, ABTPO.
Sinceramente speravo di sentirmi dire che era tutto a posto, perchè arrivo da un periodo difficile, in cui si sono susseguiti un sacco di malanni (ascesso peritonsillare, gastrite da reflusso con costrizione alla gola, il fastidio alla guancia di cui le scrivevo), che mi hanno buttata davvero giù.
Ora da qualche giorno ho le ghiandole del collo, ascelle e seno gonfie e doloranti e questo ulteriore malessere non fa altro che alimentare ulteriormente la mia paura.
Da qualche mese, infatti, in seguito a tutti questi disturbi, sono diventata davvero ipocondriaca, e ad ogni sintomo che avverto mi spavento tanto e temo il peggio.
La domanda che voglio quindi porle è la seguente: il gonfiore alle ghiandole può imputarsi allo stress? Può ritenersi una conseguenza del forte periodo di tensione che avverto da quando ho iniziato ad avere tutti questi disturbi? Per dovere di cronaca devo aggiungere che tutti questi disturbi si sono susseguiti da giugno ad oggi, in seguito ad un brutto spavento (mio padre è stato ricoverato per fibrillazione).
La ringrazio per l'attenzione
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

i linfonodi gonfi e dolenti non sono causati da stress ma generalmente da un processo infiammatorio o infettivo, spesso hanno significato reattivo, cioè come reazione ad un'infezione generalmente nelle zone vicine. Altre volte invece sono un segno di un'infezione generalizzata, per es. di una mononucleosi.
Con questo non voglio dire che si tratti del Suo caso in particolare, questo lo deve stabilire il Suo medico curante.

Cordialmente