Lesione spe

Salve a seguito di un incidente avuto a marzo 2013 con trauma diretto sull'esterno del ginocchio con fr. emipiatto tibiale est. con avvallamento ed operato con osteosintesi placca e viti volevo un parere su questo referto conclusivo di emg eseguita dopo un mese e mezzo dall'evento:
lo studio ENG agli arti inf. evidenzia marcata neuropatia assonale a carico dello SPE sx,che risulta inevocabile nel tratto a valle della testa del perone.
Lo studio EMG dei territori di pertinenza dello SPE sx evidenzia assenza di attivazione volontaria sia al livello del TA,sia al livello dell'estensore breve delle dita,cui si associano segni denervativi sotto forma di fibrillazione e di monofasici positivi.
Indenne il reperto relativo allo SPI.
l'insieme dei dati suggerisce in prima ipotesi di danno allo SPE sx alla testa del perone e merita ulteriore controllo a distanza.Ora ad 8 mesi dall'evento lesivo descritto riesco ad ottenere una dorsiflessione lieve(max 30%) stabile da ormai un paio di mesi. Ho eseguito una Emg di controllo pochi giorni fa che dice:
Persistente danno neurogeno di grado elevato a carico dello spe sx (inevocabile) con abbondante denervazione attiva nei muscoli di competenza.Scarso reclutamento di MUAP polifasici nel Tibiale Anteriore.Volevo chiederle ma allora il fatto che riesco a muovere un po' il piede e le dita in alto da cosa dipende?Se c'è reinnervazione perche' lo Spe è inevocabile?Diciamo che vorrei capire la compatibilità tra il referto Emg e il quadro clinico. Consigliate una visita dal Neurochirurgo o cmq recupererò del tutto la funzionalità spontaneamente? Ringrazio anticipatamente per una Vs risposta!
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Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16 20
Il quadro e'compatibile proprio in virttu' dei meccanismi reinnervativi,certo vi è' un danno assonotmesico severo ma vi è' ancora speranza di un parziale recupero già' parzialmente apprezzabile

Dott Vincenzo Sidoti

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta, ma questo recupero parziale lo si puo ottenere solo spontaneamente o lo si puo aiutare con qualche metodo fisioterapico o farmacologico?grazie
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Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16 20
Potrebbe aiutarlo con esercizi. Riabilitativi ed elettroterapia