Origine dell'embolo in un ictus criptogenetico

Buongiorno. Sono sopravvissuto senza riportare invalidità (ovvero "tornato come prima") ad un ictus criptogenetico da PFO (che ho anche chiuso con procedura transcatetere).

Mi pongo spesso delle domande, una in particolare non ha risposta:
l'embolo che è passato (a causa del PFO) nell'atrio sinistro da dove veniva?

Io ho 34 anni, non fumo, non assumo sostanze e tutti gli esami (es: ecodoppler venoso) hanno dato esito negativo.

Il giorno dell'ictus avevo un malessere (influenza) ed avevo fatto forzi fisici notevoli (spostando numerosi sacchi di cemento e salendo rampe di scale).

Non ho mai capito perché una persona sana come me avesse una "crosta" nel sangue venoso. Quale può essere una spiegazione plausibile? Io ipotizzo un malfunzionamento di qualche organo del mio corpo magari legato all'influenza che avevo in corso (ipotesi da profano). Questo malfunzionamento ha magari prodotto qualche "rifiuto solido" di troppo nel sangue?

Grazie.
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Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16 20
In realtà' la correlazione tra il suo stroke e il pfo in assenza di fattori. Di rischio trombofilici genetici o acquisiti e' presunta e oggi si rende a dare un minor peso a questa correlazione, comunque non escludibile una gene di embolia nel plesso venoso pelvico o negli arti inferiori.

Dott Vincenzo Sidoti

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Non credo di aver capito perfettamente.

Cosa intende con "gene di embolia"? Qualcosa nelle mie vene che ha generato un embolo?

Sulla correlazione tra pfo e ictus io attendo i risultati dei prossimi trial clinici, il neurologo che mi ha seguito in ospedale mi ha sempre detto che non ha senso farsi chiudere il PFO, ma io l'ho fatto perché ho sentito pareri diversi.
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Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16 20
Scusi il "gene", è colla del correttore automatico del mio i-pad; intendevo genesi, ossia origine; in effetti in alcuni casi è possibiel una stasi venosa a livello di plessi venosi pelvici o degli arti inferiori con uan possibile embolia paradossa in presenza di PFO,.
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dopo
Utente
Utente
Anche la "colla" suppongo sia "colpa" dell'iPad...

Quindi nonostante io sia in salute posso avere "una stasi venosa a livello di plessi venosi pelvici o degli arti inferiori"?

E' correlabile con il fatto che il giorno dell'ictus io fossi ammalato e avessi compiuto sforzi fisici?
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Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16 20
La probabilità' di stasi venosa addomino-pelvica e' bassa, ma comunque possibile,gli sforzi fisici in un pz portatore di pfo non chiuso andrebbero evitati laddove incrementino la pressione endoaddominale, tipo la manovra di valsalva durante le prove del transcranico
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dopo
Utente
Utente
Purtroppo il "paziente" scopre il pfo dopo l'ictus. Lo screening della popolazione mi rendo conto sia non proponibile. Grazie. Ora ho capito che "qualcosa si è staccato dalle mie vene" probabilmente.