Parere su ipersonnia

Gentili Dottori,
avrei bisogno di un consiglio circa la mia situazione:
Sono uno studente universitario di chimica che, sin da piccolo, ha SEMPRE avuto l'esigenza di dormire molte ore, pensate che in famiglia mi è stato affibbiato il nomignolo di "pisolo".

L'inizio dell'università fu molto traumatico: da studente modello quale ero, mi trovai in una realtà completamente diversa, a cui feci molto fatica ad adattarmi.
Contestualmente iniziarono i primi problemi d'ansia e complessi di inferiorità, nonché senso di inadeguatezza.
Ora sono a pochi esami dalla laurea, posso dire però che tutti questi anni (compreso l'ultimo del liceo) sono stati caratterizzati da pesante apatia, scostanza ecc.

Sono stato da uno psichiatra, il quale non ha trovato nulla di anomalo, se non una forte ansia dovuta allo stress universitario. Lo specialista mi prescrisse (questo due anni fa) lexotan (10gc all'occorrenza) che, sotto consiglio del medico curante, divenne un ciclo di due mesi.

La terapia con il lexotan, oltre a togliermi l'ansia e correlati, mi aiutò notevolmente con il problema "sonno": non dormivo più in modo esagerato, mi svegliavo in modo autonomo dopo 8 ore di sonno (mai successo in vita mia) e scomparì pure l'esigenza di dormire durante il giorno.

Più volte ho fatto presente l'intera situazione al medico curante, ma sostiene che non si tratti di ipersonnia o di un disturbo del sonno. D'altro canto, conoscendo il mio corpo, i miei ritmi ecc, sono abbastanza convinto che qualcosa ci sia!

Ok, si potrebbe pensare alla depressione (l'ho pensato e fatto presente al medico), ma: 1) son depresso dalla nascita? ho sempre dormito in modo esagerato; 2) perchè lo psichiatra non se n'è accorto? 3) perchè bastan 10 gc di lexotan per migliorare la mia situazione, ovvero per essere più attivo, con voglia di fare e per eliminare la stanchezza cronica?


Cosa dovrei fare?


Cordiali saluti,
uno studente disperato
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

dalla Sua descrizione il problema sembrerebbe di origine ansiosa, considerato che la sintomatologia migliora o quasi regredisce completamente in seguito all'assunzione dell'ansiolitico.
Per una conferma potrebbe chiedere al Suo medico curante se è favorevole ad iniziare un nuovo ciclo di ansiolitico, qualora quello precedente sia stato sospeso da tempo.
Ulteriore consiglio, recarsi presso un centro di medicina del sonno per un approfondimento diagnostico.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per il consiglio Dr Ferraloro,
il problema è il mio medico curante: avendo un rapporto di tipo confidenziale, esclude qualsiasi disturbo d'ansia (si rifiutò persino di prescrivermi la visita psichiatrica per escludere depressione ecc, costringendomi a recarmi privatamente).

Indubbiamente l'ansia contribuisce, ma sono sicuro che non ne sia la causa, ma bensì un catalizzatore se vogliamo. Il dormire tanto è sempre stato una delle mie caratteristiche peculiare (da lì il soprannome affibbiatomi), il problema è la perenne stanchezza e il bisogno di dormire (anche questo da sempre).

Quindi, in attesa di convincere il mio medico, vorrei sapere: esiste una correlazione tra lexotan/ "dormire meglio", inteso come: riduzione delle ore di sonno (7-8h), svegliarsi riposato (non stanco, spossato, svogliato) e senza difficoltà (mi sveglio autonomamente, prima spegnevo la sveglia e capitava di rimanere a letto)?
Inoltre, la BZD potrebbe causarmi problemi nello studio? perchè noto effetti sulla memoria episodica!


Grazie ancora e mi scuso per la prolissità
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

<<esiste una correlazione tra lexotan/ "dormire meglio", inteso come: riduzione delle ore di sonno (7-8h), svegliarsi riposato (non stanco, spossato, svogliato) e senza difficoltà (mi sveglio autonomamente, prima spegnevo la sveglia e capitava di rimanere a letto)?>>
Sinceramente il lexotan, essendo un ansiolitico con proprietà sedative, teoricamente aumenterebbe le ore di sonno potendo lasciare effetti residui al risveglio. A parte un effetto paradosso, nel Suo caso la spiegazione è prevalentemente di tipo ansiolitico.

Cordialmente