Emicrania cronica

Soffro di emicrania cronica da molti anni, sono stata in cura in centri cefalee ma purtroppo non ho avuto risultati, anche perché la soluzione possibile erano gli psicofarmaci ed io per esperienze negative in famiglia non riesco a prenderli, quindi procedo quasi giornalmente con l'assunzione di medicinali, al momento Relpax 40 e Indoxen 50 supposte. Ora ci sarebbero due alternative di cui mi piacerebbe sapere di più, i neuro trasmettitori di Barolat e la cannabis come antidolorifico, premetto che non ho mai fatto uso di droghe, anche se con tutte le medicine che prendo ogni tanto mi sento una drogata. Vi ringrazio dell'attenzione che vorrete prestarmi.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Gent.le
la assunzione prolungata, cronica, presochè quotidiana di farmaci anti-dolorifici (cfr. indomentacina) favorisce il cronicizzarsi dell'emicrania trasformandola nel tempo in emicrania cronica quotidiana. Quel che serve, dopo una valutazione clinica neurologica, è un trattamento di tipo preventivo/profilattico e l'uso, quello si, di "triptano" al bisogno.
Ciò naturalmente dando per scontato che l'inquadramento diagnostico effettuato da chi la ha già visitato ovverosia "emicrania" sia corretto.

La profilassi delle crisi e non il solo trattamento al bisogno delle medesime è il conportamento adeguato.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Come profilassi ho già provato medicine per abbassare il battito cardiaco, il Topamax, e terapie rilassanti presso il centro cefalee, ma non ho avuto risultati anzi dopo il Topamax ho avuto problemi di calcoli renali, ed è per questo che richiedevo informazioni su qualcosa di forse un pó diverso...la ringrazio comunque per l'interessamento
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Gent.le
oltre ai farmaci che lei cita esistono altre classi farmacologiche efficaci nella prevenzione/profilassi dell'emicrania.
Esistono inoltre approcci non farmacologici come:
-blocchi antalgici locoregionali a livello dei nervi epicranici in particolare dei nervi occipitali,
-e piccoli neurostimolatori a posizionamento sottocutaneo che agiscono sul medesimo principio dei blocchi suddetti.
Ne parli con il suo neurologo.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per queste indicazioni, senz'altro ne parlerò con un neurologo
Cordialmente

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