Parestesie, bruciore, stanchezza

Buongiorno,

volevo porre alla vostra attenzione la mia situazione, dalla quale non riesco a venirne fuori con una diagnosi.
Da meta' Dicembre circa ho cominciato di colpo ad avvertire stanchezza agli arti, bruciore, parestesie (sopratutto la mattina al risveglio e quando piego braccia e gambe). Parestesie anche in zona viso (mascella intorpidita, formicolii sotto gli occhi, alle labbra) e bocca urente con una lingua biancastra e secchezza(per il mio dentista non ho nulla che sia generato dalla bocca stessa)
Ho fatto svariati esami del sangue senza trovare gran che, ho fatto ecografia tiroide (nella norma),RMN Encefalo e rachide cervicale che hanno evidenziato delle lievi protusioni (nulla di che a dire del neurologo), Elettromiografia ai 4 arti che risulta a posto, Potenziali evocati uditivi (nella norma) , domani faro anche quelli visivi e somatosensoriali.
Ho fatto anche una RMN al rachiede lombare perche soffro da tempo di mal di schiena e li hanno trovato un disco (in S1 mi pare) ormai logoro e quello appena sopra che e' messo male pure lui)
Oltretutto a inizio febbraio causa ghiaccio son scivolato di schiena sulle scale, qualche livido ma nulla di rotto ma da RX hanno evidenziato la colonna cervicale "dritta" (spero si dica cosi) e mi hanno dato da portare il collare per una decina di gg per poi levarlo graduatamente.
Ora, a distanza di piu' di un mese ho cominciato ad avere dolore al collo, cenni di squilibrio, specialmente quando cammino, mi sembra di essere in barca. Pure gli occhi pare mi portino problemi, a volte ruotandoli ho vertigini, oppure osservando qualcosa che gira (tipo far girare dell'acqua in una pentola per sciacquarla, per dirne una), non ho nausea fortunatamente (mi capita solo a volte la mattina)
Mi capita anche che camminando e abbassando sguardo, per dire, mi venga un capogiro e immediatamente dopo avverto senso di fatica pesantezza alle gambe
Con la fisiatra, che vedro' domani, si e' parlato di fare un ciclo riabilitativo per schiena e cervicale che spero qualcosa risolvano.
Resta pero' il fatto che e' da dicembre che avverto questa stanchezza, bruciore, parestesie agli arti, viso, bocca (quindi pre caduta dalle scale) che non mi spiego dato che gli esami che ho fatto non hanno detto nulla (mi dicono dai riscontri clinici non esserci malattie quali SM o SLA), problemi forse (mio parere) aggravati poi dalla caduta e dai problemi alla rachide lombo-sacrale
I miei pero' sono sintomi oggettivi, non frutto della mia immaginazione, non ci sto' capendo nulla e non so piu' che fare (idem il mio medico di base)
Per dire anche stando solo piegato sulle gambe, o fare una qualsiasi attivita' che comporta un minimo sforzo mi da la sensazione dopo pochi secondi di aver fatto palestra, o simili
L'altra sera era appoggiato sui gomiti a tavola e il solo contatto mi dava scossette alle dita delle mani
Dormo anche poco e male....
Senza essere melodrammatico, ho 37 anni un figlio di 5 e uno in arrivo....e vorrei vederli crescere

Vorrei gentilmente avere un vostro parere ed eventualmente qualche consiglio sulle possibili cause e sul da farsi.

Grazie mille
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Se non ha una buona coonna vertebrale ed i suoi disturbi sono caratterizzati prevalentemente da disturbi della sensibiità sia superficiale (senso di dolore urente, bruciore, parestesie, ecc) cui si associa una instabiità posturale/disturbo dell'equiibrio (sensibilità profonda) potrebbe, sottoineando potrebbe, trattarsi di una sofferenza dei cordoni posteriori del midollo spinale che veicolano dalla periferia alla corteccia cerebrale le informazioni circa sensibilità tattile, doorifica, di movimento e di posizione. In questo caso i potenziali evocati somatosensoriali dovrebbero poter dire qualcosa (rallentamento delle VC ed aumento dei tempi di latenza, riduzione delle ampiezze registrate alo scalpo).
Mi ricontatti ad esame eseguito.

Cordiamente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,

come scrivevo, i potenziali evocati visivi e somatosensoriali devo farli domattina.
Il discorso equilibrio e' una cosa pero' venuta fuori solo da marzo, prima non li avvertivo, tranne casi sporadici che passavano spontaneamente gia' il giorno seguente.
Problemi cervicali cosi' accentuati li avverto solo post caduta (6 febbraio),mentre la schiena dolore lombosacrale e' da un po' che li ho, son peggiorati da qualche mese.
Ho anche questo senso di stanchezza continua agli arti, come se fossi pieno di acido lattico
Per quanto riguarda l'interessamento della vista? Puo' essere coinvolta da sofferenza cervicale e darmi disturbi scritti sopra?
E la bocca urente?

Pensate sia una cosa risolvibile con la dovuta pazienza?
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Perdoni: aspettiamo i pess. Poi se crede possiamo riparlarne.
Il disturbo visivo non crede sia correlabile.
La "bocca urente": dolore cranio-facciale -> di competenza neurologica presso esperto de trattamento de dolore cranio-faciiale.
E' il quadro di insieme che merita essere rivalutato clinicamente e criticamente.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

le mie erano solo domande per capire, non sono nella posizione per poter fare delle diagnosi. chiedo scusa se se mi ha frainteso.
Volevo solo capire se essendo iniziato tutto da meta' dicembre, poteva esserci un filo logico tra le varie sintomatologie, occhi compresi
Il neurologo da cui sono stato, esami alla mano, mi ha detto che e' sindrome da stress/depressiva
Per la bocca non saprei a chi rivolgermi, pensavo che anche quel sintomo facesse parte del quadro generale.

Con la frase " E' il quadro di insieme che merita essere rivalutato clinicamente e criticamente" che intende? Mi devo preoccupare?
Leggere "criticamente" mi lascia pensare....

Grazie


[#5]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Non c'è mai da preoccuparsi poichè atteggiamento improduttivo.
Rivalutare clinicamente e "criticamente" significa ciò che lei ben comprende: rivalutare il quadro di insieme da capo.
La "bocca urente" potrebbe far parte del quadro d'insieme o essere un disturbo a sè stante: pertanto neurologo esperto in dolore cranio-facciale.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentili,

ho effettuato questa mattina i P.E visivi e somatosensoriali (quelli acustici gia' fatti e nei limiti della norma.
Anche quelli visivi e somatosensoriali risultano nei limiti della norma.

A conti fatti la RMN encefalo+ rachide cervicale era nella norma tolte 2 piccole protusioni che mi han detto di poco conto, elettromiografia nella norma e P.E nella norma...
Non so co'altro io possa fare a livello neurologico e non so a questo punto se l'origine dei miei disturbi da cosa sia causata

Attendo vostro riscontro

Grazie in anticipo
[#7]
dopo
Utente
Utente
Dottori altre cosa.
Ho fatto poco fa ecodoppler venoso arterioso con manovre tos. Ecografa mi ha detto che a livello vascolare tutto ok. Però facendo le manovre avevo parestesie alle braccia il che per lei non è normale..supponendo schiacciamento dei nervi. Il le ho detto che rmn encefalo..emg. .potenziali evocati non hanno rilevato nulla. Ha ribattuto dicendo che rmn è operatore dipendente e se fatta non bene può essere falsata.
Io mi chiedo..anche fosse falsata...possibile che anche emg e Pot evocati non rilevano nulla? Dovrei rifare rmn?

Grazie
[#8]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
La Emg dovrebbe essere ripetuta nella medesima posizione assunta dagli arti superiori. Sospetto: sindrome dello stretto toracico superiore.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

la sindrome dello stretto toracico mi dicevano che era da escludere proprio in virtu' dell'ecodoppler venoso arterioso arti superiori con manovre TOS, che risulta nella norma, ma forse quello la esclude a livello vascolare.

Per completezza sono tutti e 4 gli arti che la mattina sento indolenziti intorpiditi, alzandomi e facendo le comuni cose della vita quotidiana li si aggiunge bruciore e senso di pesantezza che aumenta in proporzione allo sforzo fatto.