Cefalee, atonia palato molle= nervo vago?

salve
soffro di cefalee correlate a nausea e disturbi della digestione dall'età di 12-13 anni; sebbene con frequenza molto variabile, conto almeno trenta-quaranta attacchi all'anno.
negli ultimi 10 anni, crescendo, si sta facendo largo anche un indolenzimento della zona cervicale, che crea una specie di torpore locale, con difficoltà nella rotazione della testa.
ho un timbro vocale spiccatamente nasale, e la sensazione che il palato molle sia atonico: le rare volte in cui vomito, questo si riversa anche nelle cavità nasali.
nella stessa zona provo fastidio durante le immersioni in apnea.
ho una leggera ipoacusia (irreversibile) all'orecchio sinistro.
mi è capitato, di fronte a scene "forti", di sentirmi mancare sebbene non mi sentissi coinvolto.
ho subito la tonsillectomia senza anestesia nel 1973.
sono stato in 3 centri cefalee, la cui risposta sono stati soltanto analgesici.
ciò premesso chiedo:
è possibile che uno o più nervi cranici, tipo il vago o il glossofaringeo siano stati danneggiati dalla tonsillectomia "selvaggia" o dalla parotite o altre infezioni?
esiste il modo di avere una diagnosi in tal senso?
grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
In questo ultimo periodo noto come vadano di moda argomentazioni circa il nervo vago (troppo internet usato a scopo auto-diagnosi, troppe sciocchezze scritte su internet da parte di chi non ne ha titolo).

Soffre di cefalea dall'età adolescenziale. Valutata la età di esordio facile che vi sia una familiarità. Ma non è una regola.

Esiste una cefalea correlata a disturbi digestivi, in particolare ad ernia iatale e reflusso gastro-esofageo nonchè rallentamento del processo della digestione.

"...sono stato in 3 centri cefalee, la cui risposta sono stati soltanto analgesici..." immagino si riferisca ad analgesici al bisogno i quali senza un trattamento di profilassi hanno come effetto quello di cronicizzare la cefalea.

Pertanto pessima esperienza presso i tre centri per le diagnosi e cura delle cefalee. Esperienza abbastaa usuale a sentire i pazienti che visito.

30-40 episodi/anno fanno circa 3-4 episodi/mese pertanto rientra appieno nella indicazione (come da "linee guida" della IHS=Inernational Headache Society) a trattare la sua cefalea (sarebbe interessante sapere quale tipologia le è stata diagnosticata) con farmaci per la profilassi che come effetto hanno quello di ridurre frequenza, intensità e durata degli episodi di dolore cranio-facciale.

"...è possibile che uno o più nervi cranici, tipo il vago o il glossofaringeo siano stati danneggiati dalla tonsillectomia "selvaggia" o dalla parotite o altre infezioni?...";
il danneggiamentodei nervi cranici si manifesta con sintomatologia dolorosa di tipo nevralgico o con il deficit della funzione del nervo cranico medesimo.

E' indicata una "uleriore seconda opinione" (giacchè coloro i quali si sono occupati di lei fino ad ora non son riusciti a risolver nulla) ovvero una valutazione clinica neurologica presso esperto in terapia del dolore cranio-facciale.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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