Formicolio a piede e indurimento del polpaccio

Salve, sono un uomo di 69 anni e vi contatto per un problema che mi assilla da qualche mese. Soffro di un indurimento del polpaccio della gamba destra che molto spesso si trasmette al piede dando una fastidiosa sensazione di formicolio. Premetto che da quando è cominciato questo disturbo che all'inizio era accompagnato anche da un notevole rigonfiamento ho consultato più specialisti a cominciare da un angiologo che facendomi un'eco doppler ha scartato potesse essere un problema di circolazione sanguigna con pericolo di trombosi, per passare al dermatologo che mi aveva curato 20 anni fa da una grave infezione di erisipela alla stessa gamba ma che ha scartato potesse essere una ricaduta della stessa e mi ha consigliato una tac all'addome per capire se il disturbo potesse avere origine linfatiche (aveva rilevato dei linfonodi sotto l'inguine). La tac non ha evidenziato nessun problema linfatico ma ha invece evidenziato un ispessimento della vescica e mi veniva consigliata una cistoscopia. Per cui visita dall'urologo e dopo l'esame e un intervento all'uretra sono state escluse sia la presenza di un tumore sia un qualunque coinvolgimento col la causa del mio disturbo alla gamba. Specifico anche che sono in cura presso il reparto ematologico del policlinico della mia città per una malattia del sangue mieloproliferativa che viene tenuta sotto controllo con visite semestrali e con la prescrizione di Oncocarbide. Anche l'ematologo comunque non ha saputo spiegare la causa del mio disturbo.
Finora le uniche "cure" prescrittemi sono state dei diuretici e l'uso di una calza elastica. Risultato è che adesso sicuramente la gamba non è più gonfia ma l'indurimento e il formicolio al piede continuano a infastidirmi e non di poco. Mi rivolgo quindi un questa sede sia a un ortopedico che a un neurologo perché sono le uniche specializzazioni che non ho ancora consultato. Spero mi possiate dare un consiglio finalmente risolutivo o almeno indicarmi a quale specialista devo effettivamente rivolgermi.
Grazie per l'attenzione e buon lavoro


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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

escluse le cause che ha ben descritto, una visita neurologica la riterrei utile per valutare un'eventuale neuropatia periferica, di qualsiasi tipo, che in generale potrebbe giustificare la sintomatologia riferita.
Poi in base ai riscontri della visita il collega potrebbe richiedere un ulteriore approfondimento mediante esami diagnostici, per es. l'EMG agli arti inferiori o altra tipologia di esami.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro