Recidiva ictus ischemico

Gentili dottori,
mio padre, 60 anni, un mese fa è stato colpito da lieve ictus ischemico cardioembolico (è affetto da FA parossistica, ablazione praticata qualche anno fa). Un episodio definito "una sfumatura" che non ha lasciato alcuna conseguenza visibile (parla correttamente, lieve disfagia superata pochi giorni dopo, guida autonomamente). La terapia adottata consiste in Apixaban (2 cp al dì) e Amiodarone (prima una dose potente poi ridotta a 1 cp al dì). Dorme meglio rispetto a prima dell'evento ischemico, anche se ogni tanto denuncia qualche palpitazione, specie la sera, anche se a detta sua con frequenza e intensità inferiori del periodo pre-ictus. Siccome però anche l'aspetto psicologico è rilevante (è un po' ipocondriaco), è spaventato dall'eventualità di recidive. Che gli possa cioè ricapitare un ictus nonostante la terapia anticoagulante in essere in aggiunta all'antiritmico. La domanda: l'assunzione di Apixaban riduce di molto l'eventualità di recidiva o essa è comunque sempre possibile?
Grazie e buona serata.
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79k 2.4k
Gentile Utente,

l'apixaban, nuovo anticoagulante orale, riduce fortemente il rischio ischemico ma non lo annulla del tutto.
Diciamo che Suo padre può stare tranquillo ma il rischio zero non esiste.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la rapida risposta.
Dopotutto, il rischio zero non esiste neppure per chi è (o pensa di essere) sano.
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79k 2.4k
Esattamente.

Di nulla.

Buon fine settimana
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