Risonanza magnetica distretto vascolare intracranico

in seguito ad appannamenti di vista, mio padre (65 anni e da 15 anni assuntore di cortisteroidi x asma bronchiale) esegue fluorangiografia da cui si evidenzia tortuosita' del decorso albero vascolare con venodilatazione e ritardo deflusso venoso ramo sup-temp:gli viene consigliato allora ecodopler carotideo e rm cerebrale. all'ecodopler non ci sono stenosi significative mentre la risposta dell'rm e' questa: si evidenzia una certa tortuosita' dei vasi della base cranica e del poligono di willis, con calibro filiforme del primo tratto dell' a. cerebrale ant. sin. e della cerebrale postdestra, come x presenza di ateromasia parietale. mio padre ha grande probabilita' di ictus? oltre alla cardioaspirina(che gli ha fatto anche migliorare la vista sensibilmente) esistono altri farmaci che possono limitare il rischio di ictus? anticipatamente ringrazio x la vs disponibilita'.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
suo padre ha una probabilità di ictus pari ai soggetti della sua età in cui un po di ateromasia è in genere presente. Mi deve far sapere se ci sono altri fattori di rischio come colesterolo alto, diabete, ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta, dieta ricca di grassi. Oltre gli antiaggreganti non esistono in atto farmaci di profilassi.
Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
l'unico fattore di rischio l'ipertensione:90-140 in media prendendo aprovel.ho sentito parlare della statina oltre alla cardioaspirina. puo' essere utile x limitare il rischio di ictus?grazie mille x la sua risposta.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
le statine sono dei farmaci che inibiscono la sintesi del colesterolo endogeno, cioè prodotto dal nostro organismo. Inoltre vengono usate come prevenzione secondaria in soggetti con pregresso infarto del miocardio, ictus cerebrale, arteriopatie obliteranti periferiche. Nel caso di suo padre si deve parlare di prevenzione primaria perchè non ha avuto nessuna delle patologie suddette. Nella prevenzione primaria le statine si utilizzano soprattutto in soggetti che presentano placche ateromasiche e non mi sembra il caso di suo padre in cui si parla di una vaga ateromasia parietale (presunta). Inoltre bisogna considerare il rapporto rischio-beneficio in quanto non sempre sono farmaci innocui potendo procurare, in una percentuale di pazienti, epatopatie e problemi muscolari. Il mio consiglio sarebbe di effettuare un'analisi del colesterolo ematico nelle sue componenti LDL, HDL e totale. Poi farei valuare il suo medico di famiglia, che conosce bene il papà, circa l'opportunità dell'assunzione delle statine.
Cordialmente
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