Stanchezza cronica e vertigini dopo grave insonnia

Salve a tutti, sono un uomo di 36 anni, vi spiego brevemente il mio problema.
Ho sempre sofferto di sporadici episodi ansiosi che mi provocavano il più delle volte grave insonnia e stati di agitazione nervosa che si risolvevano comunque in pochi giorni o settimane.
Qualche anno fa un episodio poco piacevole mi ha procurato una settimana continua di notti in bianco e da allora ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e di ansia generalizzata curata con l'aiuto di SSRI.
Adesso non ho più sintomi ansiosi e nessun attacco di panico e riesco a dormire anche 7-8 ore a notte.
L'unico problema rimasto è una stanchezza cronica a livello mentale, occhi stanchi, vertigini, testa pesante.
Questa mia stanchezza è come se fosse tutta localizzata nel cervello, prima riuscivo a fare molto sport, adesso mi limito perchè le vertigini e la stanchezza mentale aumentano all'aumentare dello sforzo.
A volte anche dopo 10 ore di sonno questi sintomi non scompaiono e mi accompagnano per tutto il giorno, soprattutto al mattino per poi affievolirsi stranamente la sera.
Capite bene che sono sintomi abbastanza invalidanti, è come se non avessi mai recuperato il sonno perso con la paura di danni irreversibili al cervello.
L'uso di SSRI subito dopo quegli episodi di ansia e attacchi di panico hanno sicuramente migliorato la mia situazione a livello mentale (assunti per circa un anno), ma hanno provocato delle disfunzioni sessuali che poi sono rientrate alla sospensione del farmaco.
Insomma non vorrei ritornare agli SSRI per colpa dei loro effetti collaterali a livello sessuale e non solo, ma vorrei capire come poter risolvere questo problema che mi affligge da tempo.
Che esami strumentali mi consigliate, ad esempio una tac, una risonanza?
Che specialista dovrei consultare, un neurologo o uno psichiatra?
Grazie mille.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
non è infrequente che anche una durata di tipo normale del sonno notturno possa non avere carattere ristoratore. Ciò induce la condizione di debito di sonno che è responsabile sia della eccessiva sonnolenza diurna, cui è legato il difficoltoso funzionamento durante il periodo vigile, che di un insieme di disturbi vaghi del tipo di quelli da lei riferiti. Le suggerirei di rivolgersi ad un neurologo per una valutazione della qualità del sonno e per adottare i dovuti provvedimenti.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
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Grazie mille,
seguirò sicuramente presto il suo consiglio, perchè questa condizione risulta ogni giorno sempre più invalidante.
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