Algia facciale atipica (un patimento che non si augura a nessuno)

Carissimi Medici;
come da titolo la consulta è inerente ad una algia che mi porto appresso da tempo così fastidiosa da non augurarla proprio a nessuno...
Tutto cominciò per un evento traumatico nel 2006 al liceo dove ricevetti un' umiliazione tanto forte che la somatizzai con una sorta di tensione alla guancia destra del volto.

Di primo acchito pensai che dormendo la notte sarebbe passato e invece è da più di un decennio che me lo porto appresso sto dolore.

Premetto che di prima istanza il medico di base mi mando dall'odontoiatra e non riscontro niente poi dal neurologo che mi face fare la risonanza magnetica e anche lì non trovo nulla.

Poi per caso trovai un neurologo in privato che mi diede una sorta di diagnosi e terapia, ovvero algia facciale atipica da trattarsi con tre compresse di lyrica (pregabalina) mattina pomeriggio sera più paracetamolo.

Mi rivolgo a voi con la speranza che mi diate di aiuto perché sta terapia non fa nulla.

Grazie di cuore in anticipo
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
La diagnosi che lei riferisce costituisce di certo uno dei maggiori dilemmi in neurologia come qualsiasi altra patologia che sia contrassegnata dall’aggettivo atipico . Molteplici sono le interpretazioni sulla patogenesi dell’AFP (Atypical Facial Pain), che spaziano dalla persistenza di cavità residuate a chirurgia orale ad irritazioni della radice del trigemino da conflitto neuro-vascolare per finire a forme di espressione psico-somatica di disturbi ansioso-depressivi. In linea di massima, ciò che può garantire un probabile miglioramento del disturbo risiede nell’accuratezza della diagnosi che, per essere corretta, dovrebbe scaturire da un approccio multi-disciplinare fra neurologo, otorino, odontoiatra, radiologo e psichiatra.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
La ringrazio molto per la tempestiva risposta.
Concorso pienamente con Lei e devo dire che la sua chiave di lettura dimostra una grande professionalità di fronte a questa patologia.
Per farla breve quel connubio di professionisti da Lei elencati, in questi ormai quasi 15 anni di supplizio, l'ho ormai logorato nel Veneziano, con un pugno di mosche come risultato onestamente.
Tant'è che per un approccio davvero competente dovetti recarmi all'estero (dove con mio iniziale entusiasmo mi venne prescritta la pregabalina, che aimé a posteriori direi non faccia certo miracoli, anzi...)
Detto questo sono ancora in attesa di trovare un concerto miglioramento al disturbo e di conseguenza alla qualità di vita.
Il suo breve apporto qua alimenta la speranza di fare un passo avanti e le posso assicurare che verrei molto volentieri a Napoli per farmi visitare meglio da Lei e da altri medici di Sua conoscenza.
In fede
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
La ringrazio per il suo lusinghiero commento. La esorto a non disperare perché, avendo trattato molti pazienti con il suo medesimo problema, ben conosco l’atteggiamento di sfiducia e di scoramento che consegue ai tanti tentativi intrapresi. Se lo desidera, potrebbe anche contattarmi per una maggiore esposizione dei suoi dati clinico-anamnestici.
Cordiali saluti