Problemi neurologici da patologia ischemica o demielinizzante?
Gentili medici;
i problemi sono iniziati alcuni anni fa quando fecero capolino alcune sensazioni di strano informicolimento tipo perdita di sensibilità, senso di avere qualcosa sulla pelle, questo da tutta la parte sinistra del corpo.
Non ci facevo caso, fin tanto che una mattina mi alzai da letto e nel tentativo di andare in bagno persi improvvisamente forza da entrambe le gambe, non tipo svenimento, ma bensì come se fossi rimasto paralizzato all' isitante e nell' arco di una frazione di secondo ripresi forza, quindi mi afflosciai soltanto fin quasi a cadere.
Pensai ad un calo pressorio trasitorio anche se tuttavia non avevo giramenti di testa, ma il problema si è ripresentato altre due volte, una mentre stavo lavorando e un'altro episodio più forte mentre scendevo le scale.
Subentra un serio deficit erettile in continuo aggravamento da anni, parestesie continue alla guancia sinistra ed un episodio di offuscamento della vista dall' occhio sx.
In pratica tale episodio ha scattato il campanello di allarme, vedevo dall' occhio sinistro esattamente come senza lente (sono miope entrambi gli occhi dall' adolescenza), ma riuscivo a vedere luce e colori normalmente, solo non mettevo a fuoco da lontano anche con gli occhiali.
Lavai gli occhi pensando al meglio e misi gli occhiali di riserva, ma ovviamente il problema era bel altro!
Mi recai al ps oculistico, visita oculistica negativa indirizzato subito al centro stroke unit da cui la richista urgente di visita neurologica (negativa anche questa), esami del sangue e TAC encefalo senza mdc il cui referto non segnala anomalie, pertanto dimesso con raccomandazioni di approfondire il caso.
Il disturbo visivo durò circa un' ora e mezza e non solo non si è ripresentato, ma non ha lasciato conseguenze e adesso da mesi non presento più neppure le parestesie (eccetto lievi alla guancia sx solo in occasione di stress).
Ho contattato un neurologo privato che non detiene la cessazione dei sintomi e la negatività della TAC indizi per non fare ulteriori indagini, quindi vuole approfondire con accertamenti perche secondo lui qualcosa c'è o c'è stato, sospettando una malattia demielinizzante.
Ho eseguito una RMN encefalo senza mdc (precedenti allergici) da cui non risultano aree di alterato segnale in tutti il parenchima cerebrale.
Adesso vorrebbe effettuare i seguenti esami:
-analisi del liquido cerebrorachidiano,
-controllo potenziali evocati,
-elettroencefalogramma,
-ripetere RMN encefalo estesa a tutto il midollo spianale con l' utilizzo di mezzo di contrasto previa profilassi cortisonica ad alto dosaggio.
Il medico di famiglia parla anche di probabile microischemia retinica potenzialmente determinata da una ipotetica pervietà del forame ovale di Botallo (quindi comunicazione del sangue venoso con quello arterioso a livello atriale) il che rilascerebbe mircoemboli nel circolo arterioso.
A parere del medico di famiglia sarebbe utile eseguire anche esami ematici per profilo lipidico ed emocoagulativo completo, un ecocolordoppler trascranico, una ecografia al cuore ed una angiotac cranio.
Il neurologo non esclude una ischemia, ma dubita che un problema visivo di tipo vascolare sia comparso mesi dopo l' inizio delle parestesie lato sx e sia durato così poco, semmai se fosse iniziato assieme alle parestesie poteva essere correlabile con una ischemia, almeno che non siamo di fronte a ripetuti fenomeni ischemici.
Inoltre secondo lui le ischemie oculari causano una visione a macchie ed offuscata tipo avere un velo davanti (io era come non avessi la lente negli occhiali dall' occhio interessato essendo miope, solo questo il sintomo, quindi come detto percepivo benissimo ed in modo omogeneo colori e forme degli oggetti).
Mi chiese anche se durante la fase la pupilla era delle stesse dimensioni di quella dell'altro occhio, e difatti guardandomi allo specchio entrambe le pupille reagivano agli stimoli luminosi regolarmente.
Adesso sono comparsi altri sintomi che non so se associabili a tali problemi, in pratica quando mi addormento subentrano allucinazioni anche colorate della durata di pochi secondi, dai ragni che sbucano dai lenzuoli, al soffitto che si crepa, ai fiori sull' armadio e spesso avverto forte odore di fumo e questo lo sento solo io, non gli altri;
questi sintomi non le ho ancora riferito al neurologo.
Vorrei VS parere su questi esami, sulla necessità o meno di questi e sulle possibili cause del problema.
Esami TAC e RMN senza l' utilizzo del mdc cosa possono offrire nella diagnosi di patologie ischemiche o da demielinizzazione?
Se vi interessano i refert TAC e RMN ve le trascrivo, considerando la "lunghezza" del mio testo, ho omesso questo visto la negatività degli stessi.
Grazie in anticipo
Cordialissimi Saluti
i problemi sono iniziati alcuni anni fa quando fecero capolino alcune sensazioni di strano informicolimento tipo perdita di sensibilità, senso di avere qualcosa sulla pelle, questo da tutta la parte sinistra del corpo.
Non ci facevo caso, fin tanto che una mattina mi alzai da letto e nel tentativo di andare in bagno persi improvvisamente forza da entrambe le gambe, non tipo svenimento, ma bensì come se fossi rimasto paralizzato all' isitante e nell' arco di una frazione di secondo ripresi forza, quindi mi afflosciai soltanto fin quasi a cadere.
Pensai ad un calo pressorio trasitorio anche se tuttavia non avevo giramenti di testa, ma il problema si è ripresentato altre due volte, una mentre stavo lavorando e un'altro episodio più forte mentre scendevo le scale.
Subentra un serio deficit erettile in continuo aggravamento da anni, parestesie continue alla guancia sinistra ed un episodio di offuscamento della vista dall' occhio sx.
In pratica tale episodio ha scattato il campanello di allarme, vedevo dall' occhio sinistro esattamente come senza lente (sono miope entrambi gli occhi dall' adolescenza), ma riuscivo a vedere luce e colori normalmente, solo non mettevo a fuoco da lontano anche con gli occhiali.
Lavai gli occhi pensando al meglio e misi gli occhiali di riserva, ma ovviamente il problema era bel altro!
Mi recai al ps oculistico, visita oculistica negativa indirizzato subito al centro stroke unit da cui la richista urgente di visita neurologica (negativa anche questa), esami del sangue e TAC encefalo senza mdc il cui referto non segnala anomalie, pertanto dimesso con raccomandazioni di approfondire il caso.
Il disturbo visivo durò circa un' ora e mezza e non solo non si è ripresentato, ma non ha lasciato conseguenze e adesso da mesi non presento più neppure le parestesie (eccetto lievi alla guancia sx solo in occasione di stress).
Ho contattato un neurologo privato che non detiene la cessazione dei sintomi e la negatività della TAC indizi per non fare ulteriori indagini, quindi vuole approfondire con accertamenti perche secondo lui qualcosa c'è o c'è stato, sospettando una malattia demielinizzante.
Ho eseguito una RMN encefalo senza mdc (precedenti allergici) da cui non risultano aree di alterato segnale in tutti il parenchima cerebrale.
Adesso vorrebbe effettuare i seguenti esami:
-analisi del liquido cerebrorachidiano,
-controllo potenziali evocati,
-elettroencefalogramma,
-ripetere RMN encefalo estesa a tutto il midollo spianale con l' utilizzo di mezzo di contrasto previa profilassi cortisonica ad alto dosaggio.
Il medico di famiglia parla anche di probabile microischemia retinica potenzialmente determinata da una ipotetica pervietà del forame ovale di Botallo (quindi comunicazione del sangue venoso con quello arterioso a livello atriale) il che rilascerebbe mircoemboli nel circolo arterioso.
A parere del medico di famiglia sarebbe utile eseguire anche esami ematici per profilo lipidico ed emocoagulativo completo, un ecocolordoppler trascranico, una ecografia al cuore ed una angiotac cranio.
Il neurologo non esclude una ischemia, ma dubita che un problema visivo di tipo vascolare sia comparso mesi dopo l' inizio delle parestesie lato sx e sia durato così poco, semmai se fosse iniziato assieme alle parestesie poteva essere correlabile con una ischemia, almeno che non siamo di fronte a ripetuti fenomeni ischemici.
Inoltre secondo lui le ischemie oculari causano una visione a macchie ed offuscata tipo avere un velo davanti (io era come non avessi la lente negli occhiali dall' occhio interessato essendo miope, solo questo il sintomo, quindi come detto percepivo benissimo ed in modo omogeneo colori e forme degli oggetti).
Mi chiese anche se durante la fase la pupilla era delle stesse dimensioni di quella dell'altro occhio, e difatti guardandomi allo specchio entrambe le pupille reagivano agli stimoli luminosi regolarmente.
Adesso sono comparsi altri sintomi che non so se associabili a tali problemi, in pratica quando mi addormento subentrano allucinazioni anche colorate della durata di pochi secondi, dai ragni che sbucano dai lenzuoli, al soffitto che si crepa, ai fiori sull' armadio e spesso avverto forte odore di fumo e questo lo sento solo io, non gli altri;
questi sintomi non le ho ancora riferito al neurologo.
Vorrei VS parere su questi esami, sulla necessità o meno di questi e sulle possibili cause del problema.
Esami TAC e RMN senza l' utilizzo del mdc cosa possono offrire nella diagnosi di patologie ischemiche o da demielinizzazione?
Se vi interessano i refert TAC e RMN ve le trascrivo, considerando la "lunghezza" del mio testo, ho omesso questo visto la negatività degli stessi.
Grazie in anticipo
Cordialissimi Saluti
[#1]
Ritengo come entrambe le ipotesi sia quanto meno plausibili.
1)quella demielinizzante: potrebbe aver avuto una NORB (neurite ottica retro bulbare) in particolare se concomitantemente al calo del visus si presento dolore peri-oculare; in questo caso sarebbero indicati PEV (potenziali evocati visiv)i e RM encefalo + midollo spinale.
2)così come potrebbe aver avuto una neuropatia ottica ischemica ed in questo caso sarebbero indicati: doppler trans cranico, ecocardio trans toracico, screening per la trombofilia.
E' auspicabile trovare una verosimile causa così da porsi nella condizione di fare profilassi per eventuali episodi analoghi.
Cordialmente.
1)quella demielinizzante: potrebbe aver avuto una NORB (neurite ottica retro bulbare) in particolare se concomitantemente al calo del visus si presento dolore peri-oculare; in questo caso sarebbero indicati PEV (potenziali evocati visiv)i e RM encefalo + midollo spinale.
2)così come potrebbe aver avuto una neuropatia ottica ischemica ed in questo caso sarebbero indicati: doppler trans cranico, ecocardio trans toracico, screening per la trombofilia.
E' auspicabile trovare una verosimile causa così da porsi nella condizione di fare profilassi per eventuali episodi analoghi.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Ex utente
Grazie della Sua risposta.
Non ho avuto dolore all' occhio interessato, strano il fatto che si è verificato dallo stesso lato delle parestesie che mi hanno tormentato per più di un anno e adesso sono come "svanite nel nulla".
I medici continuano a dire che occorre indagare, ma secondo lei come mai la RMN è negativa, se vi erano demielinizzazioni si dovevano vedere?
Il neurologo mi dice che le ischemie si presentano con sintomi piuttosto improvvisi anche se non sempre gravi, seguito da strascichi e poi un graduale miglioramento.
Le mie parestesie si intensificavano in caso di stress e non le avvertivo di continuo, ma a periodi e non mi sembra di avere avuto un episodio grave da ricordarmelo.
Come ho detto nel consulto sopra, ho queste allucinazioni ipnagogiche frequenti e allucinazioni olfattive che si verificano non tutti i giorni, inoltre ho un umore instabile e ho un sonno pochissimo ristorante, quindi anche lo stress potrebbe influire!?
Cordialmente
Non ho avuto dolore all' occhio interessato, strano il fatto che si è verificato dallo stesso lato delle parestesie che mi hanno tormentato per più di un anno e adesso sono come "svanite nel nulla".
I medici continuano a dire che occorre indagare, ma secondo lei come mai la RMN è negativa, se vi erano demielinizzazioni si dovevano vedere?
Il neurologo mi dice che le ischemie si presentano con sintomi piuttosto improvvisi anche se non sempre gravi, seguito da strascichi e poi un graduale miglioramento.
Le mie parestesie si intensificavano in caso di stress e non le avvertivo di continuo, ma a periodi e non mi sembra di avere avuto un episodio grave da ricordarmelo.
Come ho detto nel consulto sopra, ho queste allucinazioni ipnagogiche frequenti e allucinazioni olfattive che si verificano non tutti i giorni, inoltre ho un umore instabile e ho un sonno pochissimo ristorante, quindi anche lo stress potrebbe influire!?
Cordialmente
[#3]
Nel caso di neurite ottica retro bulbare, pertanto su base infiammatoria-demielinizzante, l'area di demielinizzazione dovrebbe essere situata a livello del nervo ottico.
Questa, molto difficile da evidenziare con un buon esame RM "mirato" (sequenze STIR T1 pesate sensa e dopo mezzo di contrasto, eseguite a strato molto sottile e tenendo ben a mente quel che si sta cercando), verosimilmente non sarà neppure stata presa in considerazione durante la esecuzione di una RM Encefalo standard (tutti presi a cercare eventuali aree di demielinizzazione a livello del parenchima encefalico con sequenze standardizzate).
Per quel che concerne le "...allucinazioni ipnagogiche frequenti e allucinazioni olfattive..." posso affermare come le prime siano manifestazioni cliniche sovente fisiologiche o para-fisiologiche mentre per quel che concerne le "allucinazioni olfattorie" le consiglierei uno "studio EEG dinamico delle 24 ore" (sempre rendendo ben edotto sia il tecnico di elettroencefalografia che il medico neurologo di quale sia la indicazione dell'esame EEG).
Cordialmente.
Questa, molto difficile da evidenziare con un buon esame RM "mirato" (sequenze STIR T1 pesate sensa e dopo mezzo di contrasto, eseguite a strato molto sottile e tenendo ben a mente quel che si sta cercando), verosimilmente non sarà neppure stata presa in considerazione durante la esecuzione di una RM Encefalo standard (tutti presi a cercare eventuali aree di demielinizzazione a livello del parenchima encefalico con sequenze standardizzate).
Per quel che concerne le "...allucinazioni ipnagogiche frequenti e allucinazioni olfattive..." posso affermare come le prime siano manifestazioni cliniche sovente fisiologiche o para-fisiologiche mentre per quel che concerne le "allucinazioni olfattorie" le consiglierei uno "studio EEG dinamico delle 24 ore" (sempre rendendo ben edotto sia il tecnico di elettroencefalografia che il medico neurologo di quale sia la indicazione dell'esame EEG).
Cordialmente.
[#6]
Ex utente
Egregio Dr;
sinceramente è durato poco più di un'ora, ma stando al mio neurologo, considerando che non avevo una forte compromissione visiva (vedevo solo annebbiato) e la somministrazione di cortisone a scopo cautelativo, la neurite potrebbe essere declinata immediatamente, ma secondo lui potrebbe trattarsi anche di ischemia.
Una ischemia cerebrale senza evidenti segni improvvisi di comparsa, può determinare parestesie discontinue ad emisoma sx e guancia sx che sono durate un anno (sperando che non ritornino!!!!)?
Inoltre la sensazione di avere la febbre, anche se non avevo mai più di 37.3°C (tipo convalescenza da una influenza) che si associava alle mie parestesie, si manifesta nelle ischemie cerebrali?
Ho eseguito privatamente elettrocardiogramma ed ecocolordoppler cardiaco (non transesofageo) che aveva una specie di amplificatore dei suoni provenienti dal cuore (in pratica il cardiologo ascoltava dei suoni sincroni con il battito), ma il cuore è risultato perfettissimo, ma stando al medico solo con il doppler trascranico a piccole bolle si può diagnosticare una scorciatoia vene>arterie che poi va confermata con ecocolordoppler transesofageo.
Grazie ancora
Cordialissimi Saluti
sinceramente è durato poco più di un'ora, ma stando al mio neurologo, considerando che non avevo una forte compromissione visiva (vedevo solo annebbiato) e la somministrazione di cortisone a scopo cautelativo, la neurite potrebbe essere declinata immediatamente, ma secondo lui potrebbe trattarsi anche di ischemia.
Una ischemia cerebrale senza evidenti segni improvvisi di comparsa, può determinare parestesie discontinue ad emisoma sx e guancia sx che sono durate un anno (sperando che non ritornino!!!!)?
Inoltre la sensazione di avere la febbre, anche se non avevo mai più di 37.3°C (tipo convalescenza da una influenza) che si associava alle mie parestesie, si manifesta nelle ischemie cerebrali?
Ho eseguito privatamente elettrocardiogramma ed ecocolordoppler cardiaco (non transesofageo) che aveva una specie di amplificatore dei suoni provenienti dal cuore (in pratica il cardiologo ascoltava dei suoni sincroni con il battito), ma il cuore è risultato perfettissimo, ma stando al medico solo con il doppler trascranico a piccole bolle si può diagnosticare una scorciatoia vene>arterie che poi va confermata con ecocolordoppler transesofageo.
Grazie ancora
Cordialissimi Saluti
[#7]
"...secondo lui potrebbe trattarsi anche di ischemia..."; non stiamo parlando di ischemia cerebrale cche si sarebbe osservata alla RM quanto, eventualmente, come già accennato ad un precedente contatto, di una neuropatia ottica ischemica.
In questo caso il rilievo con RM è sempre a livello del nervo ottico e, come già detto per la patologia infiammatoria/demielinizzante, molto difficile da evidenziare.
Seguendo la ipotesi della neuropatia ottica ischemica già indicati gli esami "...doppler trans cranico (che è comunque preliminare ad un ecocardio transesofageo), ecodoppler vasi sopra aortici, ecocardio trans toracico, screening per la trombofilia...".
I colleghi hanno ragione nel voler indagare esattamente per il motivo da me scrittole nel primo contatto "...E' auspicabile trovare una verosimile causa così da porsi nella condizione di fare profilassi per eventuali episodi analoghi...".
In questo caso il rilievo con RM è sempre a livello del nervo ottico e, come già detto per la patologia infiammatoria/demielinizzante, molto difficile da evidenziare.
Seguendo la ipotesi della neuropatia ottica ischemica già indicati gli esami "...doppler trans cranico (che è comunque preliminare ad un ecocardio transesofageo), ecodoppler vasi sopra aortici, ecocardio trans toracico, screening per la trombofilia...".
I colleghi hanno ragione nel voler indagare esattamente per il motivo da me scrittole nel primo contatto "...E' auspicabile trovare una verosimile causa così da porsi nella condizione di fare profilassi per eventuali episodi analoghi...".
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.5k visite dal 20/09/2014.
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