Fotofobia post-morbillo

Salve a tutti, è il mio primo intervento qui e spero di rispettare tutte le regole. Ho prima cercato casi simili al mio senza fortuna, per cui passo ad esporre la mia problematica.

Per circa una decina di giorni ho sofferto di morbillo, con tutti i sintomi tipici della malattia: macchie bianche in bocca, esantema, tosse, raffreddore, febbre, fotofobia in particolare. Da un paio di giorni, nonostante gli altri sintomi siano scomparsi (e le mie condizioni di salute siano adesso buone tanto da consentirmi di uscire all'aperto), persiste quello legato agli occhi: bruciore, lieve incapacità di mettere a fuoco, difficile sopportazione della luce. Per un occhio in particolare, poichè con l'altro vedo nella normalità, nonostante forse un eccessivo sforzo quando chiudo quello che vede peggio.

Premetto che non ho mai avuto alcun problema di vista, della quale anzi sono sempre stato più che fiero. Il mio medico mi ha chiaramente consigliato una visita oculistica che mi appresto a fare, ma non ha saputo tranquillizzarmi come avrei voluto sulle possibilità in ballo.

Quel che vorrei sapere è innanzitutto se come complicazione o conseguenza del morbillo sia considerabile un abbassamento definitivo della vista, o se molto più probabilmente si tratta di un sintomo che tarda a sparire. Se così fosse, quali potrebbero essere cure e tempi di recupero? Principalmente in funzione del fatto che dopo 10 giorni chiuso in casa, avendo recuperato il benessere per il resto del corpo vorrei uscire, ma non mettendo a fuoco con un occhio, sono davvero a disagio.

Nulla toglie, naturalmente, che farò questa visita oculistica. Semplicemente vorrei anche il vostro parere, che in altri casi, in cui ho semplicemente letto senza chiedere, è risultato illuminante. Grazie in anticipo.
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
Egregio Utente di Livorno,
le lesioni oculari nel morbillo sono molto frequenti,tra cui una congiuntivite acuta purulenta con frequente edema palpebrale, a volte complicate da una cheratite puntata superficiale o da erosioni epiteliali multiple ( più rare).

Ancora possono essere possibili uveiti sia anteriori che posteriori.Sono stati descritti rari casi di interessamento del nervo ottico.

Nel suo caso specifico è possibile che si sia verificata una cheratite che spiegherebbe sia il calo visivo che la fotofobia.

Senz'altro , come già giustamente consigliatole dal medico curante,è necessaria una visita oculistica a breve, al fine di fare una esatta diagnosi e conseguentemente una adeguata terapia.

Cordialmente

DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-338 8718992

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