Pressione oculare e psicofarmaci

ultra sessantenne, da alcuni giorni nell'aprire gli occhi al risveglio intravedevo velocissimi lampi. Mai durante il giorno. Preoccupata mi sono recata dall'oculista che ha rilevato una pressione oculare di 21 e 22. Prima di prescrivermi una terapia vuole effettuare una nuova misurazione fra una quindicina di giorni ed un campo visivo . Aggiungo che al controllo di circa un anno fa i valori erano normali. Le chiedo:
1) valori così alti significano glaucoma?
2)è possibile che questo aumento pressorio sia provocato da un antidepressivo che prendo da alcuni anni, il Citalopram (20 mg) a cui lo psichiatra ultimamente ha aggiunto un quarto di Sereupin? Ho letto nel
bugiardino che possono avere questo effetto secondario. Ringrazio per la cortese risposta.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
visto che la Sua richiesta è rimasta finora in attesa, rispondo, sperando che possa essere ancora d'aiuto, ma, essendo uno psichiatra e non oculista, rispondo solo alla Sua seconda domanda.

L'uso dei farmaci della classe SSRI (come il citalopram e la paroxetina) richiedono cautela nel caso di glaucoma, perché, inducendo la midriasi, possono incrementare la pressione endooculare, ma ciò riguarda soprattutto la forma di glaucoma "ad angolo chiuso": solo se fosse diagnosticata questa forma di glaucoma, l'uso di tali farmaci sarebbe chiaramente controindicato, mentre negli altri casi di glaucoma (ovviamente, se si tratta di glaucoma) - dipende, bisogna che lo valutino i Suoi specialisti.

E' importante notare che i sintomi che Lei riferisce ("lampi" al risveglio) sarebbero pssibili con la paroxetina anche senza che si tratti di glaucoma o delle alterazioni della pressione endooculare. Bisogna vedere se tali fenomeni persistono o se si sono attenuati e scomparsi. Molti degli effetti collaterali di paroxetina sono transitori.

Inoltre, teniamo presente che i sintomi non ci sono stati durante il lungo periodo di uso di citalopram da solo ma sono comparsi in concomitanza con l'aggiunta di paroxetina. Avendo entrambi i farmaci un simile meccanismo d'azione, questa aggiunta possiamo considerare analoga all'aumento della dose che ha potuto facilitare la comparsa degli effetti collaterali di entrambi i farmaci, per cui, se il problema persiste, bisognerebbe consultare il Suo psichiatra per rivalutare eventualmente i dosaggi dei farmaci. In ogni modo, l'uso questi due farmaci uno in aggiunta ad altro potrebbe non essere ottimale.

un saluto,

Dr. Alex Aleksey Gukov

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