Ptosi palpebrale

Gentili medici,
avrei bisogno di un consulto in merito ad una ptosi palpebrale.
Ho notato, da qualche anno, che la predetta patologia si è acuita.
È causa di inestetismi ma, fortunatamente, non determina alcun pregiudizio a livello visivo.

Consultando il web, ho letto che FDA, l'agenzia del farmaco americana, ha recentemente approvato un collirio che dovrebbe, nella maggior parte dei casi, risolvere, o quantomeno migliorare, il problema.
Chiedevo, a riguardo, se lo stesso collirio sia stato approvato per l'utilizzo anche nel nostro Paese.

Inoltre, vorrei avere qualche informazione in merito all'intervento chirurgico conseguenziale alla ptosi, ad oggi rimedio maggiormente diffuso e risolutivo del problema.


Cordialmente
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Dr. Ruggiero Paderni Oculista 489 35 20
Gent.mo,

il collirio a cui Lei fa riferimento è il cloridrato di ossimetazolina che è stato approvato (attualmente solo negli Stati Uniti) per il trattamento della ptosi acquisita.

Bisogna quindi precisare che è importante individuare bene la causa della ptosi (non tutte le ptosi hanno la stessa causa e quindi non tutte potrebbero beneficiare dell'azione di questo collirio).
Il principio attivo presenta inoltre molteplici effetti collaterali sia locali che sistemici, che devono essere ben valutati dal medico oculista.

L'intervento di blefaroplastica è indicato nel caso in cui sia possibile eliminare la "cute in eccesso", accorciando così la palpebra superiore. Viene eseguita dai medici oculisti esperti di oftalmoplastica oppure dal chirurgo plastico.

Dr. Ruggiero Paderni
Specialista in Oftalmologia
www.ruggieropaderni.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. Paderni,
La ringrazio per la risposta.

In base alla Sua risposta, deduco quindi che, pur volendo, non sia possibile l'assunzione del predetto collirio. È corretto?

Riguardo l'intervento, vorrei sapere se il medesimo è particolarmente invasivo. Quali sono le tempistiche dell'operazione e del successivo periodo di convalescenza? Con riferimento a quest'ultimo, vorrei sapere se lo stesso è ostativo all'attivita lavorativa "da ufficio". Inoltre, l'intervento è totalmente risolutivo? Oppure ci sono possibilità di una 'non risoluzione' dell'inestetismo in questione?
È possibile che vi siano margini di "complicazioni", tali da determinare un pregiudizio ancora più marcato? In altri termini, il rapporto costi-benefici è assolutamente favorevole?

Cordialmente
[#3]
Dr. Ruggiero Paderni Oculista 489 35 20
Gent.mo,

ovviamente, come tutti gli interventi chirurgici, esistono possibili rischi e complicazioni che dovranno esserLe esposti dal chirurgo che sceglierà.

Posso rassicurarLa sul fatto che l'intervento è poco invasivo e i tempi di recupero molto brevi.
Generalmente è sufficiente una settimana per riprendere l'attività lavorativa.

L'intervento è solitamente risolutivo ma sono possibili recidive a distanza anche di poco tempo.

E' necessario, come le ho scritto, individuare con precisione la causa della ptosi e scegliere bene la tecnica chirurgica.

In questi casi è necessario sempre rivolgere tutti questi dubbi al chirurgo che eseguirà l'intervento. Solamente lui potrà offrirle un giudizio più reale e aderente al Suo attuale quadro clinico.

con ogni cordialità

Dr. Ruggiero Paderni
Specialista in Oftalmologia
www.ruggieropaderni.it