Bifosfonati e osteonecrosi mandibolare

Buongiorno, sono una donna di 64 anni a cui è stata diagnosticata osteoporosi severa, soprattutto a livello vertebrale.
Il reumatologo mi ha prescritto alendronato mg.
75 per via orale, una compressa settimanale, terapia che non ho ancora iniziato.
Mi sono recata dal mio dentista che mi ha prescritto una panoramica per poter rilevare condizioni di criticità e nel caso estrarre i denti coinvolti.
Questo per prevenire una possibile osteonecrosi in fase di terapia.
Praticamente mi estrarrebbe denti compromessi per ragioni varie per non doverlo fare durante la cura.
Vi chiedo un parere se possibile riguardo questa metodologia preventiva, perché sono rimasta abbastanza disorientata.
Se non erro l’alendronato per via orale è meno rischioso in tal senso rispetto alla somministrazione per endovena.
E il Prolia dovrebbe anch’esso esporre maggiormente a rischi.
Se vorreste chiarirmi le idee ve ne sarei grata in eterno.
Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.3k 127
L'approccio del collega invece è ben condivisibile.
Nonostante l'alendronato lo assuma per via orale, anche se ha un rischio bassissimo, non esclude la possibilità di incorrere in una osteonecrosi se effettuate le estrazioni durante l'assunzione. In medicina è sempre meglio prevenire i rischi che curarli.
A mio riguardo posso dirle che nei pazienti che ho trattato, un caso di osteonecrosi mi è successo proprio con l'alendronato per via orale. Tutto è rientrato nella normalità, però è sempre migliore l'approccio del collega che la segue, a mio parere.
Saluti

Dr. Giuseppe Antonio Privitera
Odontoiatra

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La ringrazio infinitamente, dottore.
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Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.3k 127
Grazie anche a lei perché ponendo questo quesito abbiamo potuto rispondere ad altre eventuali richieste di questo tipo...
Aggiungo ancora: Mai abbassare la guardia con i bifosfonati e sempre meglio trattare le problematiche del cavo orale prima della loro assunzione.
Buona serata signora.

Dr. Giuseppe Antonio Privitera
Odontoiatra

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Sì, credo che il problema sia abbastanza sottovalutato, non c’è molta informazione in merito tra le persone. Mi è stato molto d’aiuto dottore, perché pur stimando moltissimo il mio dentista, l’idea di estrarre più di un dente, come immagino, mi preoccupa abbastanza. Adesso ho conferma che è la strada giusta. Grazie ancora, e buona serata anche a lei
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.8k 233
Prima di procedere con la cura di bifosfonati, date anche le sue implicazioni orali, valuterei attentamente il FRAX (Fracture Risk Assessment Tool), indice valutato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, o il DeFRAX (adattamento dell'indice alla popolazione italiana).
Misura la probabilità di frattura spontanea a 10 anni.

Se il suo reumatologo ha calcolato queste indice, e il valore rientra fra quelli critici, giusta la prescrizione.

Altrementi sentirei un secondo parere, anche valutando terapie alternative (vitamina D, sostituzione ormonale e altre ancora) che non presentino questa controindicazione orale.

In sintesi: considerando che vi sono dei denti compromessi di dubbia prognosi, e considerando che estraendoli vanno sostituiti con impianti endorali (preferibilmente), e sapendo che la loro non sostituzione la porta quasi inevitabilmente a problematiche ripetute nel cavo orale e di natrura trigeminale, DI CONSEGUENZA suggerisco di risolvere PRIMA tutti gli aspetto orali della problematica, implantologia compresa, e POI eventualmente iniziare la terapia con alendronato.

Nel frattempo senta altri pareri.
A mio personale avviso vi è una sovraprescrizione di bifosfonati rispetto ad altre terapie.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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La ringrazio, dottore. Il mio indice Frax è abbastanza basso, 9,39, e sono in attesa di un’altra visita reumatologica che sarà fra un mese. Spero vivamente di poter evitare i bifosfonati. Grazie infinite per la sua spiegazione così esaustiva. Buona Domenica
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