Gonfiore alle ghiandole parotidee

Sono una ragazza di 29 anni. 5 settimane fa ho riscontrato un improvviso gonfiore alle ghiandole sottomandibolari e parotidee. Sintomi: lieve febbre, spossatezza, vertigini, nausea. Sono stata diagnosticata infetta da orecchioni(ho riferito erroneamente di non averli avuti da bambina). Dopo una settimana di isolamento il medico mi ha visitato, riscontrando un lieve gonfiore, dicendomi che sarebbe passato e che potevo tornare al lavoro. Sono stata stabile per circa 10 giorni. Improvvisamente mi sono rigonfiata, in modo molto piu accentuato rispetto alla prima volta. Ho effettuato gli esami del sangue e risulto negativa FBC, ESr, Infectious Mono test, anticorpi EBV e Toxoplasmosi negativi. IgM per orecchioni negativi e leggermente positivi gli IgG. Ho ripetuto gli esami 2 volte a distanza di 1 settimana con stessi risultati. Ho effettuato i raggi al torace e non presento gonfiore al fegato, milza, etc. Il dipartimento di malattie infettive non ritiene il mio gonfiore di loro pertinenza quindi oggi sono stata dall'ottorino che ha riscontrato infiammazione ad entrambe le parotidee, maggiormente quella di sinistra. Ha escluso i calcoli (dato che ho entrambe le gh. gonfie). Non avendo idea di cosa possa essere la causa mi ha effettuato un prelievo del sangue per indagare su una possibile sindrome di Sjögren, nonostante non abbia casi del genere in famiglia e non ho nessun tipo di problemi agli occhi(avro i risultati del sangue tra 2 mesi). Sto prendendo 3 Nurofen al giorno (da 15 giorni) e 3 Augmentin al giorno per una settimana (oggi sono al quinto giorno), in caso si trattasse di un'infezione batterica. Non sembra dare effetti. Il consiglio che ho ricevuto oggi è stato di aspettare e qualora tornassi molto gonfia di ripresentarmi in ospedale. Vorrei avere l'opinione di qualche esperto, considerando che settimana scorsa sono stata chiusa in casa pensando che fosse una ricaduta da orecchioni, quando ormai sembra che questa teoria sia stata esclusa. Vi ringrazio
Cordiali saluti
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Signora,
penso che il recente episodio infettivo non possa essere trascurato: l'infezione batterica è di solito mono-laterale, e comunque dovrebbe uscire del pus dai dotti salivari.
E' opportuno in questi casi attendere l'evoluzione del quadro clinico.
Cordiali Saluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Nonostante il dipartimento di malattie infettive e l'otorino abbiano escluso l'infezione virale, io rimango dell'idea che sia questa, considerando l'andamento dei sintomi (comparsa improvvisa, gonfiore maggiore nel tardo pomeriggio quando le difese immunitarie si abbassano). Ho certcato di analizzare i miei comportamenti e la mia alimentazione, pure l'acqua che bevo. Ho cmq sempre sofferto di xerostomia (non cosi tanto come ora) ma l'ho sempre associata allo stress. Per questo e anche per motivi di "stress causa lavoro" ho sempre masticato parecchie cicche (senza zucchero). Lei pensa che questo possa essere legato al gonfiore? Non mastico piu cicche da 5 settimane perche' temevo una piu facile trasmissione del virus tra le mie ghiandole salivari. Fumo tra le 10-12 sigarette al giorno. Ho notato che dopo parecchie ore in cui faccio ricerca in laboratorio di microbiologia (dove e' assulutamente vietato consumare cibi e bevande) esco completamente disidratata, con secchezza della bocca marcata e pelle secchissima. Effettivamente la ricaduta e' avvenuta dopo intense giornate in laboratorio. Sono cmq abituata a bere 2 litri di acqua al giorno quindi il mio malessere lo associavo alla privazione di acqua. Dubito fortemente alla teoria della sindrome perche' non ho casi in famiglia, sono giovane, mi hanno gia diagnosticato il morbo di Gilbert 12 anni fa e in termini statistici le probabilita' di avere un'altra sindrome mi sembrano basse. Io avrei fatto un'ecografia ma a quanto pare i medici non la ritengono importante. L'otorino mi ha semplicemente anzalizzato con la sonda-video che entra dalle narici del naso. Ho una parotite e le cause sono ignote. Lei pensa che un problema alimentare o comportamentale possano essere le cause? Ho le gengive parecchio irritate, da sempre ma ultimamente peggiorate. Pensa che il gonfiore alle ghiandole possa essere associato ad una gengivite?
Mi scusi per le domande ma inizio a preoccuparmi perche' stati infiammatori prolungati possono cronicizzarsi ed in casi peggiori possono portare a tumori. Preferisco prevenire.
Cordiali saluti
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Signora,
non è affatto vero che stati infiammatori prolungati possano portare a tumori.

Per rimanere all'argomento del consulto, una gengivite può essere causata anche dalla secchezza delle fauci per ridotta salivazione.

La Sindrome di Sjögren per essere diagnosticata con certezza necessita della definizione di un quadro clinico e anamnestico compatibile, di esami di laboratorio e strumentali particolari ed infine della biopsia di una ghiandola salivare minore.

Penso che il suo stato di apprensione non possa che peggiorare la situazione: conviene attendere con pazienza che il quadro clinico-sintomatologico migliori o che comunque diventi più chiaro;
eviti inoltre la disidratazione prolungata.
Cordiali Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
effettivamente sono diventata troppo apprensiva, penso in saguito alle accuse di "comportamento sconsiderato" che ho ricevuto da parte di famigliari, amici e colleghi per essere tornata efficiente al lavoro dopo la prima settimana di isolamento per i presupposti orecchioni. Quindi il mio peggioramento è stato attribuito ala leggerezza con cui affronto sempre le mie malattie (dall'influenza ad altro). Ho delle ottime difese immunitarie e per la prima volta dopo piu di 15 anni sto prendendo l'antibiotico. Comunque la situazione sembra migliorare perchè dopo il riposo forzato di settimana scorsa sono meno gonfia. Mi rendo comunque conto che non è nulla di grave, ma è semplicemente un malessere che mi impedisce di essere produttiva al 100% nel mio studio-lavoro in un momento in cui dovrei esserlo. Per la diagnosi della sindrome di Sjögren mi hanno semplicemente fatto un prelievo di sangue e spero sia sufficiente. Per il momento sembra l'unica teoria che abbiano ipotizzato, quindi provvederò a tornare in Italia per farmi visitare da un otorino o altri specialisti italiani sicuramente piu qualificati di quelli del paese in cui mi trovo.
La ringrazio per le sue cortesi risposte
cordiali saluti

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