Effetto zometa

Gent.mi dottori
Da ottobre 2009, causa K prostatico con verosimili secondarismi, stò facendo infusioni (ogni 28 gg.) di zometa, ( per un totale ad oggi di 15 infusioni). L’ultima l’ho fatta all’inizio di febbraio, ora mi è venuto un ascesso gengivale che stò curando con antibiotici. Il dentista vorrebbe poi intervenire chirurgicamente per una “rimodellazione della gengiva” onde eliminare, da quel che ho capito, la sacca contenente l’infezione. Io ho una grande paura per le conseguenze ( : mascella ..) e, aggiungo, che ho una notevole osteoporosi. Posso andare avanti con i soli antibiotici almeno per 3-4 mesi -in caso di recidiva dell’ ascesso- per aspettare la fine dell’effetto dello zometa sulla mascella e, poi, far intervenire il dentista? Mi volete gentilmente aiutare consigliandomi come mi devo comportare? Resto in fiduciosa attesa di una Vostra esauriente e gradita risposta. Grazie. Distinti saluti.
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Signore,
la lesione che descrive è presumibilmente una manifestazione della cosiddetta 'Osteonecrosi dei mascellari', provocata dall'assunzione dei bifosfonati (Zometa : acido zoledronico), nel suo caso per il ca prostatico.
Si tratta di lesioni croniche, destruenti, difficilmente gestibili: non esiste al momento un protocollo ben definito ed approvato a livello internazionale, anche perchè i primi casi di questo tipo di patologia sono stati individuati intorno al 2003, quindi i criteri diagnostici ed i protocolli terapeutici sono continuamente revisionati ed aggiornati.
Le consiglierei di fare riferimento a centri specializzati di chirurgia maxillo-facciale, in particolare universitari: nella sua regione non mancano le eccellenze in questo campo, come per esempio a Verona o Padova.
Cordiali Saluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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Dr. Gianpiero Deluzio Dentista, Gnatologo 283 8
Gentile Signore,
posso solo aggiungere che benchè "l'effetto dello Zometa" non si esaurisca in 3-4 mesi, i protocolli consigliano la sospensione del farmaco per 3 mesi prima e dopo l'intervento. Del resto lo stesso ascesso potrebbe essere causa di osteonecrosi dei mascellari, pertanto ha assoluta necessità di intervenire. Il fatto che il problema possa essere risolto senza far ricorso ad estrazione del dente o chirurgia ossea è già un aspetto positivo.

Dr. Gianpiero Deluzio
Odontoiatra

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Esistono dei protocolli pre e post chirurgici per interventi su pazienti che assumono bifosfonati che rendono la terapia relativamente tranquilla, anche perchè la soluzione di un ascesso gengivale non deve essere così cruento da un punto di vista chirurgico.
Si informi presso il suo curante.
Cordialmente

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Ringrazio i gent.mi dottori per le loro gradite risposte. Se posso vorrei ritornare sull’argomento. Mi pare di aver capito che : - l’estrazione di un dente in corso o subito dopo le infusioni di zometa è molto negativo. La osteonecrosi della mascella è difficilmente gestibile, nel senso che allo stato attuale, non è facilmente curabile. Quindi, è invalidante e il paziente può solo rassegnarsi al… peggio?; - l’ascesso gengivale, invece, è curabile subito chirurgicamente ( con il drenaggio?) previa sospensione immediata delle infusioni di zometa. O anche per l’ascesso bisogna attendere i 3-4 mesi prima di intervenire chirurgicamente? Con la speranza di una cortese risposta ai miei ultimi dubbi ringrazio e porgo distinti saluti.
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Signore,
prima di eseguire una terapia con bifosfonati, soprattutto se per infusione o endovena, è necessario sottoporsi a visita dal dentista per eliminare tutte quelle patologie dentarie in atto che possono richiedere in futuro interventi cruenti sui tessuti orali: presenza di radici, denti necrotici, presenza di granulomi, presenza di protesi mobili incongrue, lesioni parodontali.
Inoltre il pz viene sottoposto ad un rigoroso calendario di visite di controllo con sedute di igiene orale professionale , e vine consigliata una terapia domiciliare a base di collutorio contenente clorexidina.

Allo stato delle cose è presente una patologia odontogena, cioè un ascesso, che non può essere curato con terapia farmacologica soltanto, ma sarà necessaria o un'estrazione o una terapia endodontica o una terapia parodontale.

Facendo riferimento a quello che ha scritto nel secondo post, l'ascesso in corso potrebbe già essere la manifestazione di osteonecrosi: l'estrazione dentarie è solo una delle cause scatenanti, spesso sono presenti lesioni anche in zone edentule senza che il paziente avverta sintomi particolari, almeno nelle fasi iniziali.

Prima di tutto è necessario eseguire una rx panoramica per valutare lo stato di salute delle ossa mascellari, infine il mio consiglio rimane, seguendo le indicazioni dei protocolli e delle linee guida vigenti, visto il quadro clinico in atto, di fare riferimento a centri specializzati.
Cordiali Saluti

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