Carcinoma duttale infiltrante di 4 cm
Gent.mi medici per caso ho visitato questo sito, sono rimasta sorpresa per la velocità e disponibilità dello staff nel dare risposta ai quesiti dei pazienti e così scrivo questa mail per esporre il mio caso e chiedere dei consigli.
Ho 54 anni sono sposata con tre figli, e il 1 marzo 2006 sono stata operata al seno (mastectomia radicale sinistra e svuotamento ascellare)per un carcinoma duttale infiltrante di 4 cm.- G3 - frazione proliferante 80% - determinazione della FISH negativa - linfonodi tutti negativi - non recettivo agli ormoni.
Mi scuso se non mi esprimo con termini appropriati ma non ho il coraggio di copiare dalla cartella clinica.
Ho effettuato prima 2 chemio CMF (gialle) e poi 5 chemio FEC (rosse).
Finita la chemioterapia (agosto 2006) ho fatto una TAC total body:negativa.
A dicembre rx torace marcatori ed eco addome: negativi.
A marzo ho fatto scintigrafia ossea, mammografia ed ecografia, ecografia addome, rx torace, marcatori: negativi
A fine agosto ripeterò altri controlli.
Purtroppo il mio è stato un caso di malasanità perchè è tutto iniziato con una mastite, a fine luglio 2005, che ho curato con antibiotici ed antinfiammatori come prescrittomi, ad ottobre ho sentito un nodulo ( cm 1,3) e sono andata in ospedale, quì dopo un'ecografia e due mammografie mi hanno tranquillizzata dicendomi che non era niente di preoccupante e che sarei dovuta ritornare per un controllo ecografico dopo 6 mesi.
Dopo 4 mesi il 17 febbraio 2006 mi sono recata all'ospedale di San Giovanni Rotondo, e dopo una biopsia e un ago aspirato è venuta fuori la triste verità.
Sono stata operata il 1 marzo 2006 presso il suddetto ospedale dove ho fatto la chemioterapia e i successivi controlli, solo per la determinazione della FISH ho spedito i vetrini all'IEO di Milano.
Ho affrontato tutto con tanto coraggio, tornata dall'ospedale, ho continuato a lavorare da casa perchè aggiorno il sito dell'osservatorio del mercato del lavoro della provincia di Potenza,poi sono ritornata a lavorare a tempo pieno, ma ora inizio ad avere PAURA per quel G3 e per la grandezza del carcinoma e vorrei fare tutto ciò che è nelle mie possibilità per evitare recidive.
Faccio movimento, mangio in modo sano ( frutta, verdura, legumi, tè verde....)
Ditemi la verità sono ormai CONDANNATA? Per cortesia datemi dei consigli.
Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
Ho 54 anni sono sposata con tre figli, e il 1 marzo 2006 sono stata operata al seno (mastectomia radicale sinistra e svuotamento ascellare)per un carcinoma duttale infiltrante di 4 cm.- G3 - frazione proliferante 80% - determinazione della FISH negativa - linfonodi tutti negativi - non recettivo agli ormoni.
Mi scuso se non mi esprimo con termini appropriati ma non ho il coraggio di copiare dalla cartella clinica.
Ho effettuato prima 2 chemio CMF (gialle) e poi 5 chemio FEC (rosse).
Finita la chemioterapia (agosto 2006) ho fatto una TAC total body:negativa.
A dicembre rx torace marcatori ed eco addome: negativi.
A marzo ho fatto scintigrafia ossea, mammografia ed ecografia, ecografia addome, rx torace, marcatori: negativi
A fine agosto ripeterò altri controlli.
Purtroppo il mio è stato un caso di malasanità perchè è tutto iniziato con una mastite, a fine luglio 2005, che ho curato con antibiotici ed antinfiammatori come prescrittomi, ad ottobre ho sentito un nodulo ( cm 1,3) e sono andata in ospedale, quì dopo un'ecografia e due mammografie mi hanno tranquillizzata dicendomi che non era niente di preoccupante e che sarei dovuta ritornare per un controllo ecografico dopo 6 mesi.
Dopo 4 mesi il 17 febbraio 2006 mi sono recata all'ospedale di San Giovanni Rotondo, e dopo una biopsia e un ago aspirato è venuta fuori la triste verità.
Sono stata operata il 1 marzo 2006 presso il suddetto ospedale dove ho fatto la chemioterapia e i successivi controlli, solo per la determinazione della FISH ho spedito i vetrini all'IEO di Milano.
Ho affrontato tutto con tanto coraggio, tornata dall'ospedale, ho continuato a lavorare da casa perchè aggiorno il sito dell'osservatorio del mercato del lavoro della provincia di Potenza,poi sono ritornata a lavorare a tempo pieno, ma ora inizio ad avere PAURA per quel G3 e per la grandezza del carcinoma e vorrei fare tutto ciò che è nelle mie possibilità per evitare recidive.
Faccio movimento, mangio in modo sano ( frutta, verdura, legumi, tè verde....)
Ditemi la verità sono ormai CONDANNATA? Per cortesia datemi dei consigli.
Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
[#1]
Gentile utente,
Gentile utente,
i parametri che ci ha descritto in particolare si riferiscono alle variabili prognostiche più importanti cioè le dimensioni del tumore primitivo (T2), l'assenza di metastasi ascellari (N-), la negatività recettoriale, G3 e l'indice di replicazione cellulare (Mib).
E' vero che ce ne sono alcuni sfavorevoli (T2, G3, negatività recettoriale e indice di replicazione cellulare) , ma ce n'è anche uno molto importante e favorevole : l'ASSENZA DI METASTASI ASCELLARI e a distanza.
I FATTORI SFAVOREVOLI LI HA GIA' PAGATI CON UNA TERAPIA AGGRESSIVA, che in questi casi ha una efficacia ragguardevole.
Pertanto allontanti i pensieri che ci ha trasmesso (addirittura "SONO ormai CONDANNATA "! ) e sino a dimostrazione contraria si consideri ...GUARITA !!
E' terrorizzata dal G3 ?
Le caratteristiche istopatologiche del tumore primitivo della mammella , il GRADING nucleare e cellulare, forniscono ulteriori informazioni per l'identificazione delle pazienti che necessitano di terapie adiuvanti.I carcinomi della mammella ben differenziati (G1) si comportano, a parità di condizioni, in modo meno aggressivo di quelli meno differenziati (G2, G3).
Come nel Suo caso, in genere si riscontra che il grading istologico aumenta con le dimensioni del tumore.
Un elevato grading istologico indica una responsività alla chemioterapia adiuvante .E' stato infatti osservato che quest'ultima produce un miglioramento della prognosi maggiore nei pazienti con linfonodi positivi e linfonodi negativi con tumore scarsamente differenziato, che tra le pazienti con tumore ben differenziato.
Se ne evince , nel Suo caso, che la risposta alla chemioterabia dovrebbe essere ragguardevole.
Auguri con cordialità
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Gentile utente,
i parametri che ci ha descritto in particolare si riferiscono alle variabili prognostiche più importanti cioè le dimensioni del tumore primitivo (T2), l'assenza di metastasi ascellari (N-), la negatività recettoriale, G3 e l'indice di replicazione cellulare (Mib).
E' vero che ce ne sono alcuni sfavorevoli (T2, G3, negatività recettoriale e indice di replicazione cellulare) , ma ce n'è anche uno molto importante e favorevole : l'ASSENZA DI METASTASI ASCELLARI e a distanza.
I FATTORI SFAVOREVOLI LI HA GIA' PAGATI CON UNA TERAPIA AGGRESSIVA, che in questi casi ha una efficacia ragguardevole.
Pertanto allontanti i pensieri che ci ha trasmesso (addirittura "SONO ormai CONDANNATA "! ) e sino a dimostrazione contraria si consideri ...GUARITA !!
E' terrorizzata dal G3 ?
Le caratteristiche istopatologiche del tumore primitivo della mammella , il GRADING nucleare e cellulare, forniscono ulteriori informazioni per l'identificazione delle pazienti che necessitano di terapie adiuvanti.I carcinomi della mammella ben differenziati (G1) si comportano, a parità di condizioni, in modo meno aggressivo di quelli meno differenziati (G2, G3).
Come nel Suo caso, in genere si riscontra che il grading istologico aumenta con le dimensioni del tumore.
Un elevato grading istologico indica una responsività alla chemioterapia adiuvante .E' stato infatti osservato che quest'ultima produce un miglioramento della prognosi maggiore nei pazienti con linfonodi positivi e linfonodi negativi con tumore scarsamente differenziato, che tra le pazienti con tumore ben differenziato.
Se ne evince , nel Suo caso, che la risposta alla chemioterabia dovrebbe essere ragguardevole.
Auguri con cordialità
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Ringrazio il dottore per la disponibilità e celerità della risposta, davvero non mi aspettavo tanto e, vorrei chiedergli se per ragguardevole, devo intendere la possibilità che la malattia non si ripresenti più, oppure che la guarigione è solo questione di tempo.
Praticamente nel mio caso ho buone speranze di guarigione totale?
Se è possibile vorrei sapere se la dieta è determinante nella prevenzione delle recidive. Di nuovo grazie e buon lavoro
Praticamente nel mio caso ho buone speranze di guarigione totale?
Se è possibile vorrei sapere se la dieta è determinante nella prevenzione delle recidive. Di nuovo grazie e buon lavoro
[#5]
Utente
Sono l'utente n.41538, vorrei chiedere se è possibile una spiegazione circa il marcatore CA-15-3.
Ad agosto 2007 il marcatore era 20.6 - volore di riferimento 0-51
Il 19 novembre 2007 era 32.9 - valore di riferimento 0-51
Sono preoccupata per quest'aumento, dovrei fare altre indagini?
Per cortesia rispondetemi.
Grazie
Ad agosto 2007 il marcatore era 20.6 - volore di riferimento 0-51
Il 19 novembre 2007 era 32.9 - valore di riferimento 0-51
Sono preoccupata per quest'aumento, dovrei fare altre indagini?
Per cortesia rispondetemi.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 27.7k visite dal 07/08/2007.
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