Carcinima uroteliale

L'1/8/07 è stata resecata, per via endoscopica, una neoformazione vescicale a mio padre (85 anni il prossimo ottobre).
L'esame istologico ha deposto per un carcinoma uroteliale solido papillare G3 della vescica commisto ad adenocarcinoma scarsamente differenziato (G3 OMS) della prostata, score 9 (4+5) di Gleason infiltranti entrambi la parete muscolare.
Il 28 p.v. è atteso per una visita radioterapica propedeutica ad un eventuale ciclo di radioterapia.
Ci hanno sconsigliato l'intervento in quanto mio padre non è in grado di sopportarlo.
E' spesso stanco, mangia molto poco ed è dimagrito di parecchi chili nell'ultimo periodo. Soffre da molti anni di artrosi acuta ma in questo periodo ha forti dolori nella zona lombare. L'ultima scintigrafia risale a qualche anno fa.
Il mio obiettivo è rendergli l'ultimo periodo della sua vita il migliore possibile.
Vorrei sapere se la strada intrapresa è quella giusta o se ci sono vie migliori, se ci sono centri specilaizzati ai quali rivolgersi (abitiamo a Venezia) per un ulteriore parere e quali potrebbero essere gli effetti collaterali che dovrà sopportare.
Ringrazio anticipatamente

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Cara signora,
il tumore prostatico riscontrato durante la resezione endoscopica vescicale presenta verosimilmente le caratteristiche di un tumore extracapsulare, con un GL score che lo colloca nel gruppo di pazienti a rischio alto(o molto alto)di diffusione di malattia. Pur mancando il dato del PSA iniziale e dell'ultimo, nonchè i dati relativi ad una pregressa o programmata terapia ormonale specifica, mi sento di dirle che la scelta della Radioterapia è, in considerazione del quadro clinico, la più indicata. Naturalmente tale programma di RT radicale è da valutare in seguito alla negatività di alcuni esami (TC addome, scintigrafia), che il collega oncologo radioterapista prescriverà dopo il suo primo colloquio con voi, ed in seguito alla valutazione delle condizioni generali del paziente(aspettativa di vità per altre comorbidità >10 anni). Ci tengo anche a sottolineare che la radioterapia non è una scelta di ripiego o rinunciataria. Infatti per i tumori prostatici localmente avanzati la RT presenta risultati di controllo biochimico di malattia sovrapponibili a quelli della chirurgia radicale con l'abbattimento dei rischi perioperatori, maggiori in un paziente di questa età.
Una Radioterapia tridimensionale conformazionale a fasci esterni può garantire infatti buoni risultati sposandosi con un contenimento degli effetti avversi del trattamento, rappresentati prevalentemente da effetti infiammatori più o meno acuti a carico delle vie urinarie e delle vie intestinali basse. Ci sono anche altre metodiche di RT quali la IMRT o la Tomoterapia che minimizzano ulteriormente questi effetti collaterali, soprattutto quelli intestinali, talora con la possibilità di ridurre il trattamento di alcune settimane rispetto alla durata standard(28 sedute rispetto alle 40 standard). Comunque qualsiasi sia la sua scelta tarapeutica, la radioterapia oggi rappresenta il gold standard per questi casi. Discuta anche con il suo radioterapista oncologo dell'utilità di un blocco androgenico totale o di una deprivazione androgenica con un antiandrogeno periferico da associare al trattamento radiante e da continuare per almeno 2 anni.
Cordiali saluti
dr. Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentile dr. Alongi, nel ringraziarla delle informazioni, sento doveroso farle sapere quanto mi hanno consigliato i radioterapisti interpellati.
Il primo mi ha proposto una scintigrafia per poi procedere ad un'irradiazione per circa 1 mese da ricoverato per poter meglio controllare gli effetti della terapia ed eventuali effetti collaterali (mi ha parlato di possibili nuovi sanguinamenti).
Il secondo ha escluso la scintigrafia in quanto ci direbbe cose che già sappiamo (mio padre soffre di artrosi)e ci ha proposto una seduta settimanale di radioterapia per circa sei mesi non da ricoverato.
Si tratta di un'irradiazione meno potente con meno effetti collaterali ma che servirebbe a tenere a bada la vescica ed assicurare un buona qualità di vita.
Per quanto riguarda la prostata mi ha detto di stare tranquillo che è ben controllata con terapia ormonale ed ha un PSA basso.
Nel ringraziarla nuovamente per l'interesse le porgo i più distinti saluti.