Aiuto! carcinoma alla vescica

Salve, mio padre ha 59 anni ed è stato operato a marzo 2010 per un carcinoma alla vescica. Gli ultimi 6 cicli di chemioterapia purtroppo non hanno funzionato i linfonodi sono aumentati di volume nella parte inferiore dell'addome come risulta dall'ultima TAC eseguita il 30 luglio 2011. Abbiamo preso innumerevoli pareri sia in Italia sia all'estero tutti molto scoraggianti non può gli si può più somministrare farmaci antiblastici anche a causa della dialisi (iniziata il 26 luglio 2011, poichè gli ureteri sono fasciati dai linfonodi).
Da un mese non riesce a mangiare perchè vomita assume al giorno all'incirca 30-40g di cibo per questo in ospedale gli è stata fatta una gastroscopia la quale evidenzia ernia iatale. Nei giorni (3 volte a settimana) in cui fa la dialisi gli somministrano la nutrizione. Ieri ha vomitato verde e da qualche giorno ha il piede leggermente gonfio. Fortunatamente è da più di 1 mese che non ha dolori. Vi prego datemi qualche suggerimento su cosa fare, io non riesco più a pensare è come se mi si fosse chiusa la mente... Forse sto iniziando a maturare che perderò mio padre :-(
P.S. Non voglio che venga l'assistenza domiciliare, purtroppo 2 anni fa ho perso mia nonna paterna anche lei malata oncologica e so che mio padre vedendo questi accelererebbe la sua fine, è come se gli dessimo la conferma e questo non lo possiamo fare.
A disposizione per qualsiasi chiarimento. Grazie!
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Attivo dal 2008 al 2015
Urologo, Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Purtroppo il carcinoma della vescica è molto aggressivo. Non comprendo la necessità della dialisi. Se gli ureteri sono occlusi dai linfonodi, comunque i reni dovrebbero funzionare. In caso di uropatia ostruttiva sarebbe meglio posizionare delle nefrostomie.
Il piede leggeremente gonfio potrebbe essere in relazione ad una stasi venosa o linfatica secondaria alla metastatizzazione linfonodale.
Il vomito potrebbe essere in relazione sia alla documentata ernia jatale ma più probabilmente ad una condizone di cachessia neoplastica.
Esistono soluzioni per nutrizione per via endovenosa ma richiedono l'ausilio di cateteri venosi centrali e di assistenza domiciliare. L'adozione di integratori alimentari mi sembra poco praticabile visto che riferite la presenza di vomito quasi quotidianamente.
Un aiuto in questo ambito Le potrebbe proprio venire dalla assistenza domiciliare. La gestione di un paziente neoplastico è veramente complessa ed alcuni presidi sono anche di difficile gestione.