Scintigrafia ossea positiva dopo cistectomia radicale

Buonasera. Mio padre ha subito un intervento di cistectomia radicale con ricostruzione di vescica ileale padovana, ed il risultato dell'esame istologico dei linfonodi è stato negativo, in quanto il tumore era organo confinato.
Da settembre ad oggi lui ha cominciato a lamentare un dolore in corrispondenza dell'inguine a destra che è andato sempre più aumentando fino a rendere impossibile camminare bene e anche dormire la notte, peraltro insensibile a qualsiasi antidolorifico.

a dicembre ha fatto la TAC dalla quale è risultato tutto a posto per quanto riguarda i reni, il fegato e la neovescica, ma e stata rilevata la presenza di un linfocele a destra, lungo i vasi iliaci, esteso in direzione cranio-caudale.

Abbiamo fatto la scintigrafia ossea a gennaio con il seguente referto:
lo studio scintigrafico dello scheletro documenta la presenza di aree di iperfissazione del radiofarmaco evidenziabili alla diafisi prossimale dell'omero di sinistra, all'arcata sovraorbitaria di sinistra, all'arcata sovraorbitaria di sinistra, all'arco posteriore della II e IX costa di sinistra, all'arco anteriore della V omolaterale e della I di destra , sul versante destro al passaggio lombo sacrale, all'ala iliaca ed all'ischio di destra; tali reperti di possibile significato ripetitivo, necessitano di valutazione con esame morfologico. mal valutabile la regione sacro-coccigea e pubica per la presenza di attività urinaria . localizzazioni di possibile natura artropatiche alle spalle e alle sterno-claveari.

Quello che voglio chiedere è questo:

1) il referto della scintigrafia cosa rivela?
2) è possibile che il tumore organo confinato, possa aver intaccato le ossa nonostante l'istologico negativo dei linfonodi intorno alla vescica e nonostante la tac sembra non presentare anomalie particolari?
grazie mille a tutti.



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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

la scintigrafia pone il sospetto, da confermare, di ripetizioni ossee di malattia. Ahimè anche neoplasie sottoposte ad intervento chirurgico e solo a sviluppo locoregionale possono dare metastasi a distanza. Nella condizione specifica suggerisco esami RX mirati sulle sedi di sospetto scintigrafico.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
gentilissomo Dott. Pastore la ringrazio per avermi dato questo chiarimento.
A tal proposito aggiorno la situazione ad oggi, chiedendo ulteriori chiarimenti.

Ricoverato presso il reparto di Oncologia di S.Giovanni Rotondo, è stato sottoposto a TAC ed RX mirate nelle parti ritenute sedi di metastasi. La TAC è risultata nella norma, mentre per le RX gli oncologi hanno dapprima detto che quelle della schiena erano negative, mentre restava qualche dubbio nella zona delle coste e dell'omero. Hanno quindi voluto eseguire una PET, ed oggi ci hanno comunicato che in realtà ci sono delle metastasi nelle ossa. Ma ancora una volta non convinti hanno deciso di sottoporlo lunedì alla risonanza magnetica.

Quello che gentilmente chiedo è:
1) le radiografie non dovevano già rivelare le metastasi? e come mai da quelle non sono riusciti a capire questa cosa, dato che inizialmente hanno affermato che erano negative (almeno per la schiena)?
2) le radiografie mirate non sono il principale strumento per accertare la presenza di metastasi?
3) Cosa si vuole ancora accertare con la risonanza magnetica?

RingraziandoVi ancora per la disponibilità, porgo i miei più distinti saluti