Recidiva linfonodale carcinoma ovarico

Gentilissmi dottori, scrivo per un consulto per mia madre che presenta una recidiva linfonodale diffusa da carcinoma ovarico dopo soli 4 mesi dal termine della chemioterapia di prima linea.
Il 6 dicembre 2011 è stata operata per carcinoma sieroso papillifero moderatamente differenziato di stadio IIIC con ascite. Le hanno fatto annessiectomia bilaterale, omentectomia radicale, appendicectomia e parziale peritonectomia. Ca 125 e Ca15.3 elevati. Il 4 gennaio ha iniazito la chemioterapia con carboplatino e taxolo e la ha finita l'11 maggio. Ha riposto benissimo alla terapia: i marcatori (Ca125 e Ca15,3) che erano molto alti si sono azzerati e la tac successiva alla terapia pulita. Al primo controllo dopo 4 mesi i marcatori sono di nuovo alti e tac e pet mostrano malattia attiva in varie sedi linfonodali: in sede retroclaveare, paratracheale, mediastino prevascolare, carenale, sottocarenale, paravertebrle, ilo epatico, tripode celiaco, intercavoartici, paraortici, iliaci...... Nessun altro organo sembra sede si metastasi.
Ora l'oncologo ci dice che risulta platino resistente e aspettiamo solo qualche giorno per la nuova terapia. Lui userebbe il farmaco Caelyx, che però è stato ritirato dal commercio. In alternativa si procederà con il Topotecan. Vorrei un vostro parere sulla strada da percorrere e se secondo voi sia il caso di informarci sull'ipertermia di cui leggo on line. Per ora non ci sono sintomi ma capisco che i linfonodi interessati sono proprio tanti e sparsi.
In attesa di vostra risposta vi ringrazio anticipatamente.


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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
il farmaco scelto è assolutamente idoneo... come anche altri farmaci della stessa famiglia di quello nominato da Lei.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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