Fistola esofagotracheale

buongiorno. A mio marito è stato diagnosticato un cancro dell'esofago di tipo squamoso. La PET ha dato questo risultato:marcato ispessimento della parete esofagea al terzo medio-superiore a manicotto che si estende in senso cranio caudale per circa 6,2 cm, determina compressione della parete posteriore della trachea, dislocandola anteriormente(SUV=10.1)
Linfoadenopatie: iuxtaclaveare dx (SU=4.3); pretracheali, paratracheali a dx (SUV=2.9) e a sinistra (SUV=3.8); barety, precarenali (SUV=5.2) e paraesofagee a sin.
La broncoscopia:accesso rinotracheale dx, corde vocali indenni.Trachea indenne nella prima parte subito al sotto delle corde vocali. A 8cm dal piano delle corde vocali la trachea presenta sulla pars membranacea infiltrazioneneoplastica e abbondante sanguinamento spontaneo. Bilateralmente entrambi gli emistemi presentano pervietà conservata sino ai limmiti della visibilità endoscopica.
La gastroscopia:a partire dai 25 cm dall'arcata dentaria si osserva una voluminosa neoformazione circonferenziale stenosante il lume.A tale altezza pare osservarsi un minuto ostiofistoloso.
Ora è in cura chemioterapica con platino e fluorouracile. Ha fatto il primo ciclo e si appresta al secondo. Dopo la fine del primo ciclo, la tosse è decisamente diminuita e così pure la scialorrea.
Mi si dice che la situazione è molto grave, sia per i linfonodi interessati e sia per la fistola esofagotracheale e praticamente non mi si dà alcuna speranza. Voi che ne pensate? Ho sentito parlare di una proteina la P53, potrebbe fare al caso?
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora
mi permetto di risponderle anche se da branca diversa, vedendo il suo consulto inevaso. Per quanto concerne la P53 lo studio è dell'Istituto Tumori di Milano ma la P53 avrebbe la funzione di marcatore e dare indicazioni sull'efficacia o meno della chemio.

Posso dirle che SICURAMENTE E' GRAVE NON DARE SPERANZA AL MALATO E AI SUOI FAMIGLIARI. Non c'è infatti terapia che possa essere efficace in questi casi perché il "clima" intorno al malato non è amorevole "tanto non c'è nulla da fare" e se non ci credono neppure i medici che una terapia sarà efficace, l'ambiente assorbe tutto questo e lo trasferisce al malato che, stando così le cose, si arrende.

Ma non bisogna arrendersi, assolutamente. Glielo dico per esperienza personale di malati oncologici nella mia famiglia e tra i miei amici più cari: i medici non sono il Padreterno e non possono sostituirsi a lui dando diagnosi ineluttabili e a "tempo". Certo i ricercatori e gli specialisti si basano sulle statistiche ma ciascuno di noi è un universo a parte, ciascuno può anche assumersi la responsabilità del proprio "essere nel mondo" ed anche della propria malattia o guarigione.

A rinforzare le mie opinioni, maturate appunto dalle dolorose esperienze personali, proprio qualche giorno fa l'aver trovato casualmente in rete le ricerche di un biologo molecolare, il Prof.Bruce Lipton; tali ricerche dovrebbero aprire la mente a tutti quei ricercatori che continuano a perlustrare il genoma, nell'inutile e dispendiosa "caccia al gene". Solo business ma la mente è davvero più potente dei geni;

Oltre ad affidarvi alle cure istituzionalizzate, voglio darvi il mio contributo se volete non-scientifico: cercate di comprendere che un ruolo enorme nelle nostre malattie lo abbiamo noi stessi e così come ci ammaliamo possiamo guarire. Bisogna però prendere coscienza, esprimersi e non tenersi tutto dentro: questo è il primo passo.

Quindi non disperate, non arrendetevi! Di sicuro qualcosa è accaduto nella vita di suo marito, come l'impossibilità di ottenere qualcosa, o l'impossibilità di "mandare giù" un amaro boccone emozionale. Il cancro dà un messaggio preciso:":LA MIA VITA DEVE CAMBIARE RADICALMENTE o morirò se continuo così (a fare cose che non mi piacciono e non realizzano il mio potenziale umano, a subire dall'ambiente che mi circonda senza ribellarmi, senza interloquire, senza agire; a mentire a me stesso e/o agli altri, a tacere quando dovrei parlare, a stare chiuso quando vorrei fuggire via..ecc ecc). Il cancro dice che è ora DI ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DELLA PROPRIA VITA, dei propri errori, delle proprie scelte. DAL CANCRO SI GUARISCE SE SI CAMBIA DENTRO.


Se volete, guardate questo video, chi parla è un ricercatore, non un visionario.
http://www.youtube.com/watch?v=kAKxeHR5274

Vi sono vicina con tanto affetto vi faccio i miei auguri, di cuore
Dott.Agnesina Pozzi


Chiedo scusa ai Colleghi Oncologi per l'intrusione, ma il consulto è inevaso da troppi giorni.