Metastasi da adenocarcinoma

Buongiorno e grazie anticipato per la cortese attenzione.
Il quesito riguarda mia mamma 76enne che a seguito dell'aumento laterocervicale e sovraclaveare del diametro dei linfonodi è stata dapprima sottoposta a tc collo, torace addome completo con ev di mdc.
La tac ha confermato: numerosi linfonodi aumentati di volume con diam. variabile da 1 ad oltre 2 cm. nelle sedi sopracitate;nel mediastino in sede aortopolmonare paratracheale, precarinale sottocarinale ed ilare bilaterale linfonodi ingranditi tendenti a confluire in pacchetti.Nel surrene sv si riconosce una formazione espansiva di circa 3 cm. da riferire in prima ipotesi ad adenoma "non funzionante".
In seguito è stata sottoposta a due esami istologici: con prelievo midollo(e mi scuso per il linguaggio sicuramente inadeguato) che ha dato esito negativo e con prelievo di linfonodo da cui è stata diagnosticata metastasi da adenocarcinoma. Mi è stato precisato che saranno necessari ulteriori esami per la localizzazione e che è ipotizzabile siano situati in zona polmonare e surrenale.
Le mie domande:in questo caso quale è il significato di metastasi? Nell'immaginario popolare il significato è "non ci sono speranze".
Quali dovrebbero essere i successivi esami ai quali si dovrà sottoporre?Potrebbe gentilmente darmi un'opinione schietta e diretta?
Abitiamo in provincia di Novara...ho sentito che a Busto Arsizio esiste un centro importante di oncologia, chiedendo scusa per la mia confusione...quale può essere un centro specializzato cui rivolgersi?

Grazie mille
Cordialità
[#1]
Dr. Gianluca Mortellaro Radioterapista 74 4
Gentile utente,
Per metàstasi (dal greco meta = al di là, e stasis = stato, posizione, quindi trasposizione, cambiamento di sede si intende la disseminazione di un processo evolutivo dalla sua sede di origine ad altri organi. Quindi la malattia è sfuggita dalla sua sede di partenza, ancora ignota, e si è localizzata nelle sedi che lei ci ha elencato. la prima cosa da fare in situazioni del genere, nei limiti delle tecniche diagnostiche a nostra disposizione (TC PET RMN ETC), è quella di conoscere la sede di origine della malattia. Una volta conosciuta si può iniziare ad impostare l'iter terapeutico ed a valutare la prognosi.
Ci faccia sapere.
Salve

Dr. Gianluca Mortellaro
Dirigente Medico I livello
U.O. Radioterapia
ARNAS CIVICO Palermo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Vorrei innanzitutto ringraziarLa per la sollecita risposta ripromettendomi di riaggiornarVi con l'esito dei successivi esami.
Nel frattempo vorrei chiederLe se il fatto che, presumibilente trattasi di un tumore di piccole dimensioni non risultante alla tac (e sperando non sia localizzato in altre sedi ad. es. testa) può essere in qualche modo confortante oppure al contrario non significativo di per sè e (a qualche suo collega lombardo o piemontese)se esiste un centro maggiormente attrezzato rispetto al piccolo ospedale nel quale è stata ricoverata per i primi accertamenti.
Grazie ancora di cuore per l'attenzione Dr. Gianluca.
Grazie.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, vorrei aggiornarVi sperando nella Vs. cortese attenzione.
Abbiamo avuto oggi l'incontro con la dottoressa di oncologia che ci ha consegnato il referto dell'esame linfonodi laterocervicale destro.
La diagnosi è di metastasi linfonodali di carcinoma scarsamente differenziato in tutti i linfonodi esaminati con estesa invasione vascolare perilinfonodale, con immunofenotipo ( positivo per CK7, TTF-1 e CK MNF116) compatibile con adenocarcinoma a primitività polmonare.
La giovane e comprensiva dottoressa ci ha confermato quanto segue:
1) Trattasi di tumore al polmone (inequivocabili le positività CK7 e TTF-1)
2) Verrà prenotata urgentemente PET totalbody al fine di avere ulteriori possibili informazioni.
3) A prescindere dal riconoscimento del tumore primigenio seguirà chemioterapia e/o radioterapia.
4) Le aspettative di vita sono tra i 4/5 mesi ed i 12/13 mesi.
Mi piacerebbe molto avere, nel disastro più totale della emotività che anche in questo momento mi travolge, una ed anche più opinioni al riguardo se possibile; in particolare mi ha colpito il fatto che il ciclo di chemio partirebbe anche in caso di non visibilità del tumore di partenza: mi domando infatti come sia possibile avere la certezza che anche un sempre possibile errore umano non sia incorso durante l'esame di anatomia patologica e se non sia consigliabile un ulteriore esame di conferma.
Grazie mille anticipato, cordialità