2)carcinoma duttale infiltrante della mammella scarsamente differenziato

in data 12/12/2008 mia mamma ,che ha 59 anni, è stata sottoposta ad intervento chirurgico di quadrantectomia superiore sinistra.L'esame istologico intraoperatorio ha evidenziato un carcinoma.Per questo è stata eseguita la biopsia di 3 linfonodo sentinella che inviati per esame citologico intraoperatorio,risultato negativo per ripetizione neoplastica.
L'esame istologico definitivo ha dato la seguente diagnosi:
1)Primo,secondo e terzo linfonodo sentinella esenti da macrometastasi,
2)Carcinoma duttale infiltrante della mammella scarsamente differenziato(G3 sec. Nottingham 1994)del diametro di cm 1,7. Margini di crescita di tipo infiltrativo;marcata reazione desmoplastica;lieve reazione linfoide intra-peritumorale;reperto di microfocolai multipli di necrosi,presenti numerose microcalcificazioni ed immagini riferibili a cancerizzazione dei dotti;presenza di angioinvasione.
La neoplasia giunge a breve distanza (<mm 2) dal margine di exeresi fasciale(vedi n° 5).
Il restante parenchima mammario si contrassegna per ulteriori focolai neoplastici di dimensioni millimetriche, uno dei quali presente in corrispondenza del margine di exeresi inferione.Cute e restanti margini di escissione(superiore,laterale e mediale)esenti da neoplasia.
3)un linfonodo addizionale esente da metastasi.
4)Quarto linfonodo sentinella esente da macrometastasi.
5)Ulteriore frammento mammario-riferibile al definitivo margine fasciale-esente da neoplasia.
G3; pT1c(m)-pN0-pMx R1 sec.AJCC 2002
Il linfonodo sentinella n° 1 è sede di due gruppi di ITC (circa 20 cellule neoplastiche);esenti da metastasi e ITC gli altri linfonodi sentinella esaminati sec. il protocollo di sezioni seriate e reazioni immunoistochimiche.
DETERMINAZIONE IMMUNOISTOCHIMICA DEI RECETTORI ORMONALI E DI ALTRI FATTORI PROGNOSTICI:
MATERIALE IN ESAME:
G3 pT1c(m)pNo pM stadio
REC.ESTROGENICI (CLONE 1D5) = 100%
REC.PROGESTINICI(clone 1A6) = 50%
Ki67(mib-1) = 20%
p53(clone DO7)= Neg.
c-erbB2 (clone CB11)= Neg.
Angiogenesi (cd34-clone QBEnd/10)= vasi per campo
Commento:
La positività per recettori estrogenici e progestinici si associa ad ormonodipendenza della neoplasia.
La frazione di crescita, valutata con anticorpo monoclonale anti Ki67, è risultata elevata.
La neoplasia è risultata negativa per l'antioncogene alterato p53, e non iper-esprime l'antigene neu.
________________________________________________
A seguito di tale referto mamma ha eseguito una mastectomia semplice sulla fascia del pettorale.
Il referto istologico a seguito di mastectomia,il chirurgo ci ha detto che era negativo.
Ora siamo andati da un oncologo, il quale ci ha detto che la terapia principale da fare è la terapia ormonale.
Poi ci ha consigliato di fare anche la chemio..che può darci piccoli benefici in più, ma piccoli, pertanto ci ha detto di scegliere con assoluta tranquillità, se fare o meno la chemio.
Cosa dovremmo fare?è corretto quanto consigliato dall'oncologo?
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Credo che la mastectomia sia stata la soluzione migliore; in atto valuterei con tranquillità il solo trattamento ormonale.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la Sua disponibilità, anche la nostra oncologa ci ha suggerito di fare la scelta con assoluta tranquillità.
L'unico mio dubbio lo ha presentato un altro oncologo che sulla base di queste parole riportate sulla parte finale dell'esame istologico :
"Addendum:Il linfonodo sentinella n° 1 è sede di due gruppi di ITC (circa 20 cellule neoplastiche);esenti da metastasi e ITC gli altri linfonodi sentinella esaminati sec. il protocollo di sezioni seriate e reazioni immunoistochimiche.(J Surg Oncol 2007 : 96(6);470-3 )"
CI HA MANIFESTATO LA SUA PERPLESSITà DICENDO CHE MAMMA ASSOLUTAMENTE DOVRà FARE UNA CHEMIO (FEC 100),SEGUITA DA RADIOTERAPIA AI LINFONODI, ED INFINE ORMONOTERAPIA.
Ecco la nostra perplessità.
[#3]
dopo
Utente
Utente
oggi abbiamo chiesto alla nostra oncologa il tipo di terapia che faranno e lei ci ha detto che faranno la EC, non la FEC100 che è più forte...
Non so se potete togliermi dei dubbi al riguardo.
Grazie fin da ora
[#4]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Sicuramente l'aggiunta delle antracicline (la E degli schemi), dà un quialcosa in più.
A favore della chemio potrebbe essere chiamato il G3 e le dimensioni del T superiori ad 1,5 cm. Anche il ki 67 che è 20% potrebbe far riflettere.
Diciamo che nella post menopausa il trattamento ormonale comunque mantiene la sua giusta dignità.
Proprio a fare le pulci semmai farei solo 4 cicli di terapia per poi passare all'ormone.
Comunque la scelta và condivisa anche in funzione delle comorbidità e dello stato della paziente.
Ovviamente la stadiazione di base (scintrigrafia ossea, eco epatica ed rxgrafia al torace) è importante per la giusta valutazione.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora, ma mi scusi se non ho capito.."l'aggiunta delle antriacicline ( la E degli schemi)", si trova sia nella Fec 100 che nella EC ?
[#6]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Credo anche io che sia stato determinante il G3 a far spostare la decisione per approccio più aggressivo, ma anche la presenza di micrometastasi nel linfonodo sentinella.

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/micrometastasi_e_dissezioni.htm

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#7]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Si la E si trova in entrambi gli schemi (E = epirubicina)
[#8]
dopo
Utente
Utente
è passato un anno da tutto quanto sopra, e mia madre sta benissimo, tant'è che ha deciso il 5 marzo scorso di fare un intervento all'altro seno, quello sano, per tirarlo su e renderlo simmetrico al seno con la protesi.
l'intervento riesce, bene ma ieri ci danno le risposte dell'esame istologico su una parte di ghiandola mammaria tolta per fare la riduzione. ci è caduto di nuovo il mondo addosso:
ecco cosa riporta l'esame istologico:
tessuto mammario sede di mastopatia fibroso-cistica con reperto di due microfocolai (diametro massimo mm 3) di carcinoma intraduttale cibriforme di basso grado (DIN1C).

il chirurgo che l'ha operata un anno fa non ha dubbi al riguardo, per lui va effettuata una mastectomia anche al seno sx per essere più tranquilli che questi microfocolai non siano anche in altre parti del seno. la seconda opzione sarebbe la radioterapia sul seno stesso e poi stare attenti a qualsiasi manifestazione, ma lui è orientato verso la prima ipotesi, come pure l'oncologa che l'ha in cura.

Ora non sappiamo cosa fare, la mamma è abbattuta e tutti noi anche, come è possibile che dopo la chemio, e considerando la terapia ormonale di arimidex che prende giornalmente, che si stia sviluppando il cancro di nuovo e nel giro di così poco tempo.
Per voi la decisione giusta da prendere, vista la vostra esperienza qual è ? vi ringrazio.
[#9]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
A mia mamma non farei mai una mastectomia per un carcinoma di basso grado di 3 mm.

Ed è un discorso lungo e complesso per poter essere affrontato in quest sede.
[#10]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Concordo pienamente col collega Catania; a volte bisogna prendere al volo la fortuna dell'Incidentaloma (neoplasia scoperta per caso)
[#11]
dopo
Utente
Utente
Pertanto secondo il vostro parere dovremmo ringraziare di aver scoperto questo carcinoma, e sperare però che le stesse cellule non siano in altre parti del seno, far si che crescano ed accorgersene successivamente, quando magari sarà preso un linodo e conosciamo i passi successivi,il cancro non perdona e non è un'influenza, è cattivo e fa paura, ma questo voi lo sapete. l'oncologa ci ha detto che evidentemente nella mammella della mia mamma le cellule hanno una predisposizione.
Scusate se insisto, ma per voi quindi non dovrebbe fare nulla, nemmeno la radioterapia?
[#12]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Io appartengo ad una scuola (Veronesi) conservativa

Le ho scritto che
>>è un discorso lungo e complesso per poter essere affrontato in questa sede.>>

perchè occorre anche tener conto di tanti altri fattori di rischio personali e familiari prima di prendere una decisione così importante

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/64-fattori-e-indicatori-di-rischio-per-il-carcinoma-mammario.html

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
[#13]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la spiegazione.
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