Secrezione capezzolo dx
Buongiorno. Gradirei poter alleviare la snervante attesa della visita senologa.
Sono una ragazza di 28 anni in Settembre. A novembre 2005 ho partorito il primogenito e a marzo 2007 il secondogenito. Con il secondo bambino ho allattato solo alcuni giorni, inquanto mi sono sottoposta con lui ad esame rx. L'allattamento è stato pertanto interrotto bruscamente, nonostante la produzione di latte - anche se irrisoria - protratta per diversi mesi. Riferisco, comunque, una sensazione "nodulare" durante la suzione del bambino al seno DX, causa di forte dolore ad effetto "districamento" dell'intero seno. Il seno è caratterizzato da capezzolo idroflesso. Terminata la produzione lattea, continuavano la sensazione di "fastidio". Dicembre2007, mi sono sottoposta ad ecografia con il seguente esito: "Presenza bilateralmente di areole anecogene tondeggianti, con rinforzo d'echi posteriore, di diamentro inferiore a cm 0,5, da riferire verosimilmente a cisti. (...) Si segnala in sede retroareolare della mammella dx di are di cm 1,00. Non dilatazione dei dotti galattofori. Non linfoadenopatia ascellare."
Il fastidio, lieve, viene affiancato da una sensazione di "linfonodi ascellari". mi sottopongo a nuova ecografia nel 01/2009: "al settore supero-mediano mammario sn minuta formazione solida ipoecogena ovalare di mm8x4 circa, di tipo apparentemente fibroadenomatoso. formazione simile, di mm7x3, sull'asse radiale delle ore 11 a dx. Indenni i complessi areola/capezzolo. Adenopatie, di tipo apparentemente reattivo aspecifico, in sede ascellare dx."
MARZO 2009: Durante l'ovulazione, sempre al seno dx, avverto un senso di pulsazione continua e leggermente dolorosa. Nell'arco di circa 48 ore, avverto una "pallina" che risultava visibile in posizione distesa. effettuo ecografia:
"Struttura mammaria di tipo fibroghiandolare bilateralmente, ad ecostruttura disomogenea per la presenza di piccole formazioni nodulari ipoecogene benigne. In particolare a destra nel QIE presenza di formazione psudonodulare anecogena ovaliforme compatibile in prima istanza a duttogalattoforite, in seconda a cisti in fase flogistica". effettuata cura antiinfiammatoria e antibiotica.
LUGLIO 2009: Da alcuni giorni avvertivo sensazione di tensione al seno dx, doloroso al tatto. Secrezione spontanea a 1^ istanza cristallino, in seguito bianco/giallastro/rosso. Effettuo ecografia: "Presenza a carico del QII della mammella dx di area ovalare ipoecogena inglobante dotto galattoforo dilatato, di cm 1,80 x 0,90. A carico del QSE omolaterale e del QE superiore controlaterale si segnalano due aree ovalari ipoecogene ben delimitate di cm 0,57 e cm 0,62. Linfoadenopatia ascellare dx con caratteri ecografici di reattività.
Esame Citologico: numerosi granulociti disfatti, cellule a citoplasma schiumoso, mono e plurinucleate, squame cornee e cellule pavimentose. Compatibile con cisti epidermica suppurata (C2).
Ho verificato che l'esito C2 indica uno stato di "benigno", ma cosa mi devo aspettare?
Grazie.
Sono una ragazza di 28 anni in Settembre. A novembre 2005 ho partorito il primogenito e a marzo 2007 il secondogenito. Con il secondo bambino ho allattato solo alcuni giorni, inquanto mi sono sottoposta con lui ad esame rx. L'allattamento è stato pertanto interrotto bruscamente, nonostante la produzione di latte - anche se irrisoria - protratta per diversi mesi. Riferisco, comunque, una sensazione "nodulare" durante la suzione del bambino al seno DX, causa di forte dolore ad effetto "districamento" dell'intero seno. Il seno è caratterizzato da capezzolo idroflesso. Terminata la produzione lattea, continuavano la sensazione di "fastidio". Dicembre2007, mi sono sottoposta ad ecografia con il seguente esito: "Presenza bilateralmente di areole anecogene tondeggianti, con rinforzo d'echi posteriore, di diamentro inferiore a cm 0,5, da riferire verosimilmente a cisti. (...) Si segnala in sede retroareolare della mammella dx di are di cm 1,00. Non dilatazione dei dotti galattofori. Non linfoadenopatia ascellare."
Il fastidio, lieve, viene affiancato da una sensazione di "linfonodi ascellari". mi sottopongo a nuova ecografia nel 01/2009: "al settore supero-mediano mammario sn minuta formazione solida ipoecogena ovalare di mm8x4 circa, di tipo apparentemente fibroadenomatoso. formazione simile, di mm7x3, sull'asse radiale delle ore 11 a dx. Indenni i complessi areola/capezzolo. Adenopatie, di tipo apparentemente reattivo aspecifico, in sede ascellare dx."
MARZO 2009: Durante l'ovulazione, sempre al seno dx, avverto un senso di pulsazione continua e leggermente dolorosa. Nell'arco di circa 48 ore, avverto una "pallina" che risultava visibile in posizione distesa. effettuo ecografia:
"Struttura mammaria di tipo fibroghiandolare bilateralmente, ad ecostruttura disomogenea per la presenza di piccole formazioni nodulari ipoecogene benigne. In particolare a destra nel QIE presenza di formazione psudonodulare anecogena ovaliforme compatibile in prima istanza a duttogalattoforite, in seconda a cisti in fase flogistica". effettuata cura antiinfiammatoria e antibiotica.
LUGLIO 2009: Da alcuni giorni avvertivo sensazione di tensione al seno dx, doloroso al tatto. Secrezione spontanea a 1^ istanza cristallino, in seguito bianco/giallastro/rosso. Effettuo ecografia: "Presenza a carico del QII della mammella dx di area ovalare ipoecogena inglobante dotto galattoforo dilatato, di cm 1,80 x 0,90. A carico del QSE omolaterale e del QE superiore controlaterale si segnalano due aree ovalari ipoecogene ben delimitate di cm 0,57 e cm 0,62. Linfoadenopatia ascellare dx con caratteri ecografici di reattività.
Esame Citologico: numerosi granulociti disfatti, cellule a citoplasma schiumoso, mono e plurinucleate, squame cornee e cellule pavimentose. Compatibile con cisti epidermica suppurata (C2).
Ho verificato che l'esito C2 indica uno stato di "benigno", ma cosa mi devo aspettare?
Grazie.
[#1]
Che gli ecografisti che la seguano si mettano d'accordo.
Prima segnalano la presenza di cisti, poi di fibroadenomi
multipli (o l'uno o l'altro oppure l'uno e l'altro),
linfonodi reattivi ed ectasia duttale quasi fisiologica in postallattamento.
Nonostante la complessità e variabilità di lesioni che riferisce NON c'è nulla di oncologicamente sospetto per cui non ci si dovrebbero aspettare eventi catastrofici diversi da altre donne della sua età che non riferiscono la sua sintomatologia
Legga e si potrà tranquillizzare,riguardando le caratteristiche delle secrezioni e monitorando ancora un pò la situazione sino a che si allontanerà del tutto dall'evento gravidanza-lattazione.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/68-ho-un-fibroadenoma-mi-devo-operare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/72-i-dolori-al-seno-mastalgia-mastodinia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/77-secrezioni-del-seno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/lifonodisentinella.htm
Cordiali saluti
Prima segnalano la presenza di cisti, poi di fibroadenomi
multipli (o l'uno o l'altro oppure l'uno e l'altro),
linfonodi reattivi ed ectasia duttale quasi fisiologica in postallattamento.
Nonostante la complessità e variabilità di lesioni che riferisce NON c'è nulla di oncologicamente sospetto per cui non ci si dovrebbero aspettare eventi catastrofici diversi da altre donne della sua età che non riferiscono la sua sintomatologia
Legga e si potrà tranquillizzare,riguardando le caratteristiche delle secrezioni e monitorando ancora un pò la situazione sino a che si allontanerà del tutto dall'evento gravidanza-lattazione.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/68-ho-un-fibroadenoma-mi-devo-operare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/72-i-dolori-al-seno-mastalgia-mastodinia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/77-secrezioni-del-seno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/lifonodisentinella.htm
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestività della Sua risposta e per tutti i link utili al quale ha posto riferimento.
Nel contempo mi permetto di aggiungere elementi alla diagnosi sopra esposta, al fine di puntualizzare le indicazioni descritte.
Come già riferito, il capezzolo del seno dx è da sempre considerato idroflesso. Devo comunque sostenere che da un lasso di tempo non definibile, risulta ulteriormente rientrato (viene meno anche una minima parte che accennava ad un capezzolo comune!). Inoltre il seno interessato risulta leggermente deviato, come se avesse acquisito una forma opsuleta.
Ad accompagnare l'ultima fase evolutiva della sintomatologia su descritta, è stata la compresenza di febbre, seppure non considerata elevata (una media sui 37.5).
Infine, anche se tale condiserazione è da riferirsi per entrambi i seni, è la diminuzione del volume dei seni di due taglie (?!?) al termine della seconda gravidanza.
Mi permetto di chiedere pertanto ulteriormente: sintomi correlati o elementi a sè?
Grazie anticipatamente.
Buona serata!
Nel contempo mi permetto di aggiungere elementi alla diagnosi sopra esposta, al fine di puntualizzare le indicazioni descritte.
Come già riferito, il capezzolo del seno dx è da sempre considerato idroflesso. Devo comunque sostenere che da un lasso di tempo non definibile, risulta ulteriormente rientrato (viene meno anche una minima parte che accennava ad un capezzolo comune!). Inoltre il seno interessato risulta leggermente deviato, come se avesse acquisito una forma opsuleta.
Ad accompagnare l'ultima fase evolutiva della sintomatologia su descritta, è stata la compresenza di febbre, seppure non considerata elevata (una media sui 37.5).
Infine, anche se tale condiserazione è da riferirsi per entrambi i seni, è la diminuzione del volume dei seni di due taglie (?!?) al termine della seconda gravidanza.
Mi permetto di chiedere pertanto ulteriormente: sintomi correlati o elementi a sè?
Grazie anticipatamente.
Buona serata!
[#3]
Purtroppo, fermo restando che si tratta comunque di fenomeni non preoccupanti in senso oncologico, è difficile aggiungere ulteriori contributi tramite Internet
senza una visita reale.
Probabilmente l'introflessione del capezzolo è legata a fenomeni di galattoforite (Lei è una fumatrice ?).
senza una visita reale.
Probabilmente l'introflessione del capezzolo è legata a fenomeni di galattoforite (Lei è una fumatrice ?).
[#5]
Utente
Come riportato nella replica precedente, sono una fumatrice (mio malgrado) da diversi anni.
Mi chiedevo pertanto, ove possibile, eventuale correlazione tra questo dato e i sintomi riportati, dal momento che Lei lo pone in evidenza.
E ancora...
Con termini riduttivi, di cosa si parla quando si parla di galattoforite? Cosa comporta tale diagnosi? eventuale esportazione del "nodulo" (mi permetto di usare tale termine inquanto non conosco termine adatto!)?
Vi ringrazio ancora per la cortese disponibilità dimostrata - non facilmente riscontrabile neppure dai medici di riferimento diretti, spesso troppo impegnati a sottolineare l'imminenza alla ferie estive!?! :-)
Rimango in attesa, cordialmente!
Mi chiedevo pertanto, ove possibile, eventuale correlazione tra questo dato e i sintomi riportati, dal momento che Lei lo pone in evidenza.
E ancora...
Con termini riduttivi, di cosa si parla quando si parla di galattoforite? Cosa comporta tale diagnosi? eventuale esportazione del "nodulo" (mi permetto di usare tale termine inquanto non conosco termine adatto!)?
Vi ringrazio ancora per la cortese disponibilità dimostrata - non facilmente riscontrabile neppure dai medici di riferimento diretti, spesso troppo impegnati a sottolineare l'imminenza alla ferie estive!?! :-)
Rimango in attesa, cordialmente!
[#8]
Utente
Ho effettuato visita senologica, con la seguente diagnosi:
A DX, IN SEDE INFERO-INTERNA, IN CORRISPONDENZA DELL'IRREGOLARITA' CLINICA, SI SEGNALA LACUNA IPO-ANAECOGENA NASTRIFORME, IN APPARENTE CONTIGUITA' CON IL CAPEZZOLO, DEL DIAMETRO MASSIMO DI 2.O CM.
CONCLUSIONI: IL REPERTO CLINICO-STRUMENTALE APPARE COMPATIBILE GALATTOFORITE CON MASTITE ZONALE SECONDARIA. SI RICHIEDE CONTROLLO CLINICO-ECOGRAFICO PERIODICO.
In parole semplici, mi hanno riferito che sono stata un pochino "sfortunata", in quanto trattasi di una di quelle forme poco conosciute al fine di poter spiegare eventuali cause. Nel contempo parliamo di una "patologia" blanda, seppur con manifestazione fastidiosa e scenografica.
Attendere, speranziosa che si riassorba spontaneamente, prima di optare per eventuale rimozione chirurgica!
Grazie per la disponibilità ad oggi dimostrata!
A DX, IN SEDE INFERO-INTERNA, IN CORRISPONDENZA DELL'IRREGOLARITA' CLINICA, SI SEGNALA LACUNA IPO-ANAECOGENA NASTRIFORME, IN APPARENTE CONTIGUITA' CON IL CAPEZZOLO, DEL DIAMETRO MASSIMO DI 2.O CM.
CONCLUSIONI: IL REPERTO CLINICO-STRUMENTALE APPARE COMPATIBILE GALATTOFORITE CON MASTITE ZONALE SECONDARIA. SI RICHIEDE CONTROLLO CLINICO-ECOGRAFICO PERIODICO.
In parole semplici, mi hanno riferito che sono stata un pochino "sfortunata", in quanto trattasi di una di quelle forme poco conosciute al fine di poter spiegare eventuali cause. Nel contempo parliamo di una "patologia" blanda, seppur con manifestazione fastidiosa e scenografica.
Attendere, speranziosa che si riassorba spontaneamente, prima di optare per eventuale rimozione chirurgica!
Grazie per la disponibilità ad oggi dimostrata!
[#10]
Utente
Solo dopo averle scritto, mi sono casualmente addentrata in un caso analogo di un utente, alla quale lei presume possa trattarsi - dai sintomi da lei indicati - di una mastite.
Proseguendo nella lettura, ho avuto modo di apprezzare i suoi consigli sull'interruzione immediata del fumo (anche passivo) e sull'integrazione della vitamina A!
Ci sono altre indicazioni da poter seguire? Mi permetto di chiederlo a Lei inquanto, come può essere emerso, il Senologo non mi ha dato alcuna di queste indicazioni, bensì mi ha riferito di attendere che "madre natura" faccia il suo decorso.
E' vero che potrebbe rientrare nell'arco di due/tre mesi? E se così fosse - cosa che non era in grado di spiegarmi il mio senologo - perchè io c'è l'ho da più di tre mesi e - comunque - dopo tre mesi ha avuto anche una secrezione?
Proseguendo nella lettura, ho avuto modo di apprezzare i suoi consigli sull'interruzione immediata del fumo (anche passivo) e sull'integrazione della vitamina A!
Ci sono altre indicazioni da poter seguire? Mi permetto di chiederlo a Lei inquanto, come può essere emerso, il Senologo non mi ha dato alcuna di queste indicazioni, bensì mi ha riferito di attendere che "madre natura" faccia il suo decorso.
E' vero che potrebbe rientrare nell'arco di due/tre mesi? E se così fosse - cosa che non era in grado di spiegarmi il mio senologo - perchè io c'è l'ho da più di tre mesi e - comunque - dopo tre mesi ha avuto anche una secrezione?
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.3k visite dal 27/07/2009.
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