Adenocarcinoma colon-retto(g2)
Salve,
21 gennaio mio padre(anni 56)è stato sottoposto ad una visita colonscopica. L'esplorazione ha rilevato la presenza di una neoplasia nel retto inferiore riconducibile alla degenerazione di un polipo.
Intervento(27/01/2009): resezione chirurgica anteriore di retto e colo-ano-anastomosi trans-anale manuale e confezionamento di ileostomia laterale di protezione.
Esame istologico: resecato di grosso intestino (cm.21).A cm.2,8 da uno dei margini è presente una neoformazione a placca (cm.6x2, 5x1, 1)centralmente escavata(distanza dal margine radiale cm.1,8).Dal tessuto periviscerale si isolano 20 linfonodi.Multipli resecati mucosi(diametro variabile da cm.2,8 a cm.1)
Diagnosi: Adenocarcinoma moderatamente differenziato(G2).La neoplasia infiltra tutti gli strati della parete estendendosi diffusamente agli stromi fibroadiposi periviscerali.I margini del resecato esenti da infiltrazione neoplastica.Tutti i linfonodi del resecato sono sede di iperplasia linforeticolare reattiva.Resecati in parte rivestiti da mucosa di tipo colico in parte da epitelio piatto pluristratificato,entrambi regolari sede,in corrispondenza della sottomucosa,di vasi ematici ectasici e di flogosi cronica inattiva lieve.Le successive TC toracica, TC addominale inf. e sup. e ecografia non hanno evidenziato metastasi a distanza, solo 3 formazioni riferibili a cisti semplici nel fegato.L’oncologo ha classificato la neoplasia come stadio II-T3 N0 M0,B2.
Le analisi cliniche del 16 feb. riportano tutti i valori nella norma ad eccezione della sideremia(21 mg),CEA 0,90 ng/ml.Una seconda analisi: sid. aumentata fino a 43mg e CEA 1,14 ng/ml.
-Siamo stati indirizzati alla sola radioterapia.Mi chiedevo se fosse la decisione più adatta non associarla ad una CT.
Durante la radioterapia è sorta una stenosi dell’orifizio anale(causa forte infiammazione per l’irradiazione). Poi un’altra colonscopia ma non riuscivano ad entrare. Secondo ricovero durante il quale mio padre accusava forti dolori addominali, febbre e vomito. Intervengono con flebo di antibiotici e dilatazioni 2 volte a settimana, in più un piccolo interv. in anestesia per dilatare ancora l’area. L’ileostomia,che prima si era ristretta,adesso è regolare.Frequenti scariche con bruciore lo costringono ad andare sempre in bagno(come se non assimilasse quello che mangia).Dopo una cura con trinidex e buscopan(per 5 giorni) le cose sembrano andare meglio,le scariche in minor misura rimangono ma il chirurgo ci tranquillizza dicendo che l’intestino deve ancora regolarizzarsi.
-Possiamo essere sicuri del fatto che la stenosi non sia legata ad una eventuale ripresa della malattia? E’normale che a distanza di sei mesi dall’intervento sia ancora molto magro con evacuazioni continue? E’ stato fatto tutto bene a partire dalla diagnosi?
-Per finire,alla luce di quanto detto,quante possibilità ci sono che questo tipo di tumore vada incontro a recidiva.
Trovo importante confrontare pareri diversi.Vi ringrazio anticipatamente per la disponinilit
21 gennaio mio padre(anni 56)è stato sottoposto ad una visita colonscopica. L'esplorazione ha rilevato la presenza di una neoplasia nel retto inferiore riconducibile alla degenerazione di un polipo.
Intervento(27/01/2009): resezione chirurgica anteriore di retto e colo-ano-anastomosi trans-anale manuale e confezionamento di ileostomia laterale di protezione.
Esame istologico: resecato di grosso intestino (cm.21).A cm.2,8 da uno dei margini è presente una neoformazione a placca (cm.6x2, 5x1, 1)centralmente escavata(distanza dal margine radiale cm.1,8).Dal tessuto periviscerale si isolano 20 linfonodi.Multipli resecati mucosi(diametro variabile da cm.2,8 a cm.1)
Diagnosi: Adenocarcinoma moderatamente differenziato(G2).La neoplasia infiltra tutti gli strati della parete estendendosi diffusamente agli stromi fibroadiposi periviscerali.I margini del resecato esenti da infiltrazione neoplastica.Tutti i linfonodi del resecato sono sede di iperplasia linforeticolare reattiva.Resecati in parte rivestiti da mucosa di tipo colico in parte da epitelio piatto pluristratificato,entrambi regolari sede,in corrispondenza della sottomucosa,di vasi ematici ectasici e di flogosi cronica inattiva lieve.Le successive TC toracica, TC addominale inf. e sup. e ecografia non hanno evidenziato metastasi a distanza, solo 3 formazioni riferibili a cisti semplici nel fegato.L’oncologo ha classificato la neoplasia come stadio II-T3 N0 M0,B2.
Le analisi cliniche del 16 feb. riportano tutti i valori nella norma ad eccezione della sideremia(21 mg),CEA 0,90 ng/ml.Una seconda analisi: sid. aumentata fino a 43mg e CEA 1,14 ng/ml.
-Siamo stati indirizzati alla sola radioterapia.Mi chiedevo se fosse la decisione più adatta non associarla ad una CT.
Durante la radioterapia è sorta una stenosi dell’orifizio anale(causa forte infiammazione per l’irradiazione). Poi un’altra colonscopia ma non riuscivano ad entrare. Secondo ricovero durante il quale mio padre accusava forti dolori addominali, febbre e vomito. Intervengono con flebo di antibiotici e dilatazioni 2 volte a settimana, in più un piccolo interv. in anestesia per dilatare ancora l’area. L’ileostomia,che prima si era ristretta,adesso è regolare.Frequenti scariche con bruciore lo costringono ad andare sempre in bagno(come se non assimilasse quello che mangia).Dopo una cura con trinidex e buscopan(per 5 giorni) le cose sembrano andare meglio,le scariche in minor misura rimangono ma il chirurgo ci tranquillizza dicendo che l’intestino deve ancora regolarizzarsi.
-Possiamo essere sicuri del fatto che la stenosi non sia legata ad una eventuale ripresa della malattia? E’normale che a distanza di sei mesi dall’intervento sia ancora molto magro con evacuazioni continue? E’ stato fatto tutto bene a partire dalla diagnosi?
-Per finire,alla luce di quanto detto,quante possibilità ci sono che questo tipo di tumore vada incontro a recidiva.
Trovo importante confrontare pareri diversi.Vi ringrazio anticipatamente per la disponinilit
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le sue domande sembrano dettate da paura ed un minimo di confusione. Meno male che con un T3 N0 B2 non sia stata associata la chemio sennò avrebbe avuto più effetti collaterali. la stenosi è purtroppo uno dei tanti effetti che volte si potrebbero avere con la RT.
Le percentuali di recidive sono basse, ma mai abbassare la guardia; sarà cura dei suoi oncologi organizzare poi i controlli.
Le percentuali di recidive sono basse, ma mai abbassare la guardia; sarà cura dei suoi oncologi organizzare poi i controlli.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta celere e per la professionalità...Mi conforta sapere che tutto rientri nella norma.
Vorrei chiederle solo un'ultima cosa:
anche se in questo momento non possiamo fare niente in attesa che passi l'infiammazione, potrebbe dirmi quali sono i tempi per i prossimi controlli?
Vorrei chiederle solo un'ultima cosa:
anche se in questo momento non possiamo fare niente in attesa che passi l'infiammazione, potrebbe dirmi quali sono i tempi per i prossimi controlli?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.8k visite dal 07/08/2009.
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