Rimozione mezzi di sintesi nel ginocchio e osteotomia dopo 22 anni conviene?

Salve,
a causa di un un incedente avvenuto nel 2001 ebbi una frattura pluriframmentaria del ginocchio (sinistro) dove vennero inseriti 3 viti (mezzi di sintesi) a livello dei condili femorali del ginocchio, di questi purtroppo nella cartella clinica non è presente il materiale delle viti e molti mi dicono che sono in lega di metallo (metallici) altri che possono essere in titanio purtroppo una certezza non c'è l'ho.
L'intervento andò bene, purtroppo durante questi anni ho trascurato i vari dolori al ginocchio oltre al fatto che la gamba operata è più corta.
Sotto richiesta del mio fisiatra ho fatto una radiografia rachide in toto in ortostasi dalla quale si evince un dislivello tra una gamba e l'altra di circa 3, 5 cm ma che effettivi (essendoci una rotazione in avanti) dovrebbero essere di circa 2 - 2, 3 cm.
Ho fatto queste radiografie perché due mesi fa a causa di uno sforzo ebbi dei dolori atroci al ginocchio oltre che al bacino, alle anche e alla schiena durati quasi due mesi.
Ultimamente ho effettuato una visita da un ortopedico il quale ha constatato che la gamba sana è dritta mentre quella operata è valga, quest'ultimo mi ha consigliato di effettuare due interventi il primo consiste la rimozione delle viti, e successivamente, se ho capito bene, una osteotomia (di circa 1 cm da valutare poi in seguito) della gamba sinistra (quella operata) affinché diventi dritta (normale) come l'altra.
Grazie a quest'ultimo intervento dovrei recupererei circa 1 cm di lunghezza e in più avrei maggiore stabilità quando cammino riassettando il tutto, in quanto secondo l'ortopedico i dolori avuti sono dovuti al fatto che il corpo non è allineato bene.
Per i dolori alla schiena lui sospetta anche una discopatia lombare infatti mi ha prescritto una teleradiografia in a.
p. di bacino e arti inferiori si appoggia bi e monopodalico.

Per il ginocchio mi ha prescritto una risonanza magnetica.

Ora i miei dubbi sono i seguenti:

1 Non conoscendo il materiale dei chiodi posso effettuare una risonanza magnetica?
Cosa succede se sono metallici?
Per caso il metallo si smagnetizza dopo un tot di anni ed e questo il motivo per cui mi ha detto di stare tranquillo con la risonanza magnetica?

2 Secondo voi togliere le viti dopo 22 anni ha senso?

3 L'operazione in osteotomia (dove, se ho capito bene prezzo un pezzo di osso dal fianco e lo inseriscono nel taglio a cono del condilo) ha senso e può giovare?
Quali rischi comporta?
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Dr. Fulvio Di Cosmo Ortopedico, Medico dello sport, Chirurgo vascolare, Medico legale, Medico aeronautico, Cardiologo 159 9
Le viti, vista l'epoca dell'intervento, potrebbero essere in acciaio. Il magnetismo è una caratteristica del materiale, quindi resta per sempre.
La RMN non dovrebbe dare slcun problema.
Le viti sono corpi estranei, comunque, sempre, bene rimuoverle.
La correzione del valgismo oltre s migliorare l'equilibrio complessivo del corpo riduce la progressione dell'artrosi che consegue al malallineamento.

Dr. Fulvio Di Cosmo
Specialista in
Ortopedia, Chirurgia vascolare, Medicina dello sport.
Master 1° liv. in Medicina legale - Master 2° liv. in

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dopo
Utente
Utente
Salve,
dottore grazie per la celere risposta, la cosa che mi spaventa della risonanza magnetica è il fatto che i chiodi essendo in acciaio vengono tirati o riscaldati dalla macchina creando un forte dolore, ma dato che l'ortopedico ha detto che non dovrebbero esserci problemi andrei tranquillo. Lei dice non dovrebbe, cosa potrebbe succedere nel caso?