Edema osseo tibia
Dolore a ginocchio.
Da risonanza magnetica si vede edema osseo piatto tibiale.
Causato da sovraccarico e cartilagine usurata.
Sono passati 3 mesi, terapia eseguita è stata riposo e infiltrazioni di acido ialuronico.
Vedendo che la situazione non è migiorata, ho ripreso ad allenarmi assumendo antinfiammatori, interrompendo quindi il riposo che si è rilevato totalmente inutile.
Riposo solo quando avverto dolore forte.
Cosa posso fare per far sparire totalmente il dolore?
SOlo pazientare o esiste qualcosa di attivo che posso fare?
Da risonanza magnetica si vede edema osseo piatto tibiale.
Causato da sovraccarico e cartilagine usurata.
Sono passati 3 mesi, terapia eseguita è stata riposo e infiltrazioni di acido ialuronico.
Vedendo che la situazione non è migiorata, ho ripreso ad allenarmi assumendo antinfiammatori, interrompendo quindi il riposo che si è rilevato totalmente inutile.
Riposo solo quando avverto dolore forte.
Cosa posso fare per far sparire totalmente il dolore?
SOlo pazientare o esiste qualcosa di attivo che posso fare?
[#1]
Di attivo non può fare alcunchè,ma fa bene a fare riposo in presenza del dolore. Può fare tranquillamente un poco di attività fisica,senza eccedere caricando troppo sull’articolazione in causa.
L’acido ialuronico non è in grado di guarire la lesione,ma infiltrato in sede articolare agisce praticamente come lubrificante nelle escursioni articolari.
Periodicamente può ricorrere all’ausilio di un fisioterapista esperto.
Cordiali saluti.
L’acido ialuronico non è in grado di guarire la lesione,ma infiltrato in sede articolare agisce praticamente come lubrificante nelle escursioni articolari.
Periodicamente può ricorrere all’ausilio di un fisioterapista esperto.
Cordiali saluti.
[#2]
dopo
Utente
Il riposo non lo sto più facendo. Sono tornato a sport di contatto e sollevamento pesi anche con gli arti inferiori. Il dolore aumenta, quando aumenta troppo interrompo l'attività. Dopo l'attività il dolore persiste per qualche decina di ore per poi tornare a livelli base.
Questo è il modo migliore che ho trovato per convivere con la patologia. E' frustrante sapere di non poterci fare nulla e di aspettare e basta.
Per quanto riguarda infiltrazioni di cortisone? SO che disinfiamma in modo potente ma rovina la cartilagine e non risolve l'origine del problema. Ma se questo mi consentisse di eliminare il dolore fino alla remissione dell'edema?
Questo è il modo migliore che ho trovato per convivere con la patologia. E' frustrante sapere di non poterci fare nulla e di aspettare e basta.
Per quanto riguarda infiltrazioni di cortisone? SO che disinfiamma in modo potente ma rovina la cartilagine e non risolve l'origine del problema. Ma se questo mi consentisse di eliminare il dolore fino alla remissione dell'edema?
[#3]
Assolutamente il cortisone con la frequenza di una o due infiltrazioni all’anno non danneggiano la cartilagine. Senz’altro molto meno di quanto la cartilagine venga usurata dalla pratica sportiva.
In alternativa potrebbe ricorrere a un intervento chirurgico che farebbe una toilettatura della cartilagine danneggiata.
L’operazione prevede inizialmente un prelievo di sangue, di cui si utilizzerà solo la parte corpuscolata, cioè quella solida . Nella fase successiva viene rimossa tutta la cartilagine dalla zona lesa attraverso un accesso mini-invasivo, perforando l’osso subcondrale.
È in questo momento che vengono rilasciate nella zona interessata, oltre alla parte corpuscolata del sangue del paziente, componenti del midollo osseo, cellule staminali e fattori di crescita, formando un coagulo. Utilizzando una speciale membrana protettiva al collagene, la Chondro-Gide, si crea un ambiente idoneo per la rigenerazione del nuovo tessuto cartilagineo. Tutto viene quindi fissato con colla di fibrina, che permette di non dover suturare la ferita.
La saluto.
In alternativa potrebbe ricorrere a un intervento chirurgico che farebbe una toilettatura della cartilagine danneggiata.
L’operazione prevede inizialmente un prelievo di sangue, di cui si utilizzerà solo la parte corpuscolata, cioè quella solida . Nella fase successiva viene rimossa tutta la cartilagine dalla zona lesa attraverso un accesso mini-invasivo, perforando l’osso subcondrale.
È in questo momento che vengono rilasciate nella zona interessata, oltre alla parte corpuscolata del sangue del paziente, componenti del midollo osseo, cellule staminali e fattori di crescita, formando un coagulo. Utilizzando una speciale membrana protettiva al collagene, la Chondro-Gide, si crea un ambiente idoneo per la rigenerazione del nuovo tessuto cartilagineo. Tutto viene quindi fissato con colla di fibrina, che permette di non dover suturare la ferita.
La saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 166 visite dal 10/04/2024.
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