Referto risonanza ad alto campo spalla dx

Buongiorno scrissi tempo fa per l'esito di una risonanza a basso campo sulla mia spalla dolorante da settembre.
Fatte infiltrazioni, riposo, ghiaccio e antinfiammatori, dolore persistente e notturno.
Fisioterapia ho provato a farla con il mio fisioterapista ma non riesco a fare gli esercizi in quanto ho troppo dolore.
Lavoro con il braccio destro principalmente in quanto animatrice 3D di effetti speciali per il cinema.
Sono un ex tennista a livello agonistico.
Il dolore è forte e invalidante anche a lavoro.
Ho ripetuto la risonanza ma questa volta ad ALTO CAMPO ecco l'esito del quale chiedo, in attesa di visita specialistica, un parere e delucidazione seppur a distanza.
Grazie mille a chiunque vorrà e ptrà rispondermi.


Esame eseguito con sequenze FSE pesate in T2, SE pesate in T1 e STIR acquisite su piani multipli.

L'indagine mostra assenza di alterazioni ossee focali-diffuse.

Tenosinovite del CLB nella cui guaina si raccoglie fluido a distribuzione circonferenziale.

Tendinosi del sottoscapolare.

Severa tendinosi del sovraspinoso il quale presenta incremento dell'intensità del segnale e
disarrangiamento fibrillare prevalente nel fascio anteriore.

Iniziali fenomeni retrattivi del muscolo.

Edema osseo del trochite nella sede di inserzione del sovraspinoso e piccola formazione intrusivo
cistica.

Essudato distende la borsa sottoacromion-deltoidea.

Artrosi e capsulite acromion-claveare.

Acromion di tipo 2 secondo Bigliani.
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 289 25
A mio giudizio lei è affetta da una lesione della cuffia dei rotatori . Tale lesione è una patologia molto frequente a causa di un processo degenerativo che indebolisce i tendini da cui è costituita e può verificarsi a seguito di traumi o movimenti ripetitivi, come nel suo caso di ex giocatrice agonistica di tennis Una volta diagnosticata da un ortopedico specialista della spalla, la lesione della cuffia può essere trattata sia in modo conservativo che chirurgicamente, ricorrendo ad un intervento in artroscopia.
Il trattamento conservativo della lesione della cuffia dei rotatori che prevede l’associazione di riposo, terapia medica con farmaci antinfiammatori, fisioterapia ed eventualmente cicli di infiltrazioni intrarticolari con corticosteroidi e/o acido ialuronico.nel suo caso ha procurato poco o nullo beneficio.
Il trattamento chirurgico consiste, invece, nella riparazione della lesione della cuffia mediante l’impianto, nella testa omerale, di ancorette di materiale riassorbibile o metallico. Tali ancorette, attraverso delle suture, consentono di reinserire il tendine nella sua sede originale. Questa operazione chirurgica, grazie ai progressi tecnologici, è interamente eseguibile con tecnica artroscopica, ovvero attraverso piccolissime incisioni cutanee che provocano un ridottissimo trauma chirurgico.
Il trattamento chirurgico di riparazione della cuffia dei rotatori richiede un periodo di immobilizzazione con tutore (circa 3/4 settimane), seguito da uno di riabilitazione motoria, con la supervisione di uno specialista.
Le consiglio di prenderlo in seria considerazione.
Cordiali saluti.

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore la ringrazio, lei mi rispose anche la scorsa volta e fu molto disponibile. Credo che dovrei prendere in considerazione l'intervento come dice lei. La terrò aggiornata. Sto aspettando di effettuare la visita con lo specialista. Per ora la ringrazio e le auguro una buona giornata. Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
ho effettuato due visite con due diversi ortopedici e mi hanno dato due pareri diversi: uno sostiene che ci sia rottura del tendine più altri problemi che possono essere risolti solo con artroscopia, le riporto quanto scrive:
"La Signora... presenta una rottura della cuffia dei rotatori della spalla destra associata a grave tendinite del tendine del bicipite. Si consiglia intervento chirurgico di sutura del sovraspinoso con possibile tenotomia del tendine del bicipite omerale."

L'altro ortopedico invece sostiene che non ci sia una rottura completa ma una lesione parziale del tendine e che si può risolvere con fisioterapia senza dover operare. Non può associare le infiltrazioni alla fisioterapia in quanto le ho già fatte. Secondo lui, con la giusta fisioterapia, in 45gg dovrebbe tornare tutto a posto. Di seguito le riporto la fisioterapia che mi ha consigliato:
10+10 sedute di FKT volte al rinforzo dei muscoli stabilizzaotori della scapola
10+10 sedute di FKT di recupero ROM per quanto possibile
10+10 sedute di tecar terapia in atermia
10+10 sedute di massoterapia del cingolo cervico-scapolare
10+10 sedute di laser terapia

Ora, sono consapevole che non ha le immagini della mia risonaza e a distanza non è possibile fare una diagnosi, ma le sarei grata se potesse dirmi cosa, secondo lei, dovrei fare. Non capisco come ci possa essere un' opinione così diversa con un esame strumentale alla mano come una risonanza ad alto campo...ad ogni modo, ci tenevo ad aggiornarla e chiederle un consiglio.
La ringrazio molto e le auguro una buona giornata.
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 289 25
Gentile signora già le risposi di prendere in considerazione l’intervento chirurgico per la riparazione della cuffia dei rotatori.
Non esiste una sostanziale differenza tra la diagnosi del primo specialista che riferisce di una tendinite del bicipite omerale e la diagnosi del secondo che parla di una lesione parziale del tendine bicipitale.
La differenza consiste nella terapia proposta.
A mio giudizio la FKT non guasta e sopratutto non porta danno, anzi apporta senz’altro qualche miglioramento, ma temo che non sia risolutiva e che in un tempo successivo dovrebbe potersi sottoporre a intervento chirurgico.
Ma questa è soltanto la mia impressione non confortata da un accurato esame obiettivo.
Anche a lei una buona giornata.

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore la ringrazio,
mi perdoni l'ignoranza della mia domanda, ero perplessa sulla rottura certa dichiarata dal primo specialista che sostiene in una soluzione esclusivamente chirurgica e una lesione parziale del secondo specialista che ho mi ha ribadito più volte che su una lesione parziale e NON una rottura completa (come invece sostiene il primo specialista) occorre procedere con FKT e non con artroscopia. Ecco perchè le ho riportato il mio dubbio. Sono conscia della sua opinione già gentilmente fornitami in precedenza, volevo aggiornarla e chiederle un parere. La ringrazio molto per la sua sempre disponibilità. Le auguro una buona giornata e la terrò aggiornata. Grazie :)