Problemi alla colonna vertebrale

Gentili dottori
da alcuni anni sono affetta d continui dolori alla colonna vertebrale che in alcuni casi mi rendono difficoltose anche le attività ù normai e quotidiane.
I dolori non sono mai nello stesso punto ma si presentano in tutto il corpo; avvolte c'è sciatica, dx o sn, avvolte si limita al blocco cervicale con forti emicranie oftalmiche, altre volte vengono coinvolte le ginocchia.
Lamentando continui dolori alla schiena la mia curante mi ha prescritto una radiografia della colonna e questo è il referto che pongo alla Vs. attenzione
Il controllo radiografico della colonna vertebrale completa , eseguita in posizione clinostatica, in duplice proiezione ortogonale, con tecnica digitale, ha messo in evidenza:
- riduzione della fisiologica lordosi del rachide cervicale, nettamente verticalizzato per l'atteggiamento antalgico - ipertonico della muscolatura paravertebrale.
- Marcate , diffuse alterazioni unco - artroiche, a prevalente interessamento somatico; interapofisario , ed interspinoso, con piccole produzioni osteofitiche marginali,che non determinano la formazione di ponti ossei intersomatici.
- Riduzione di ampiezza degli spazi intersomatici che assumono aspetto di discopatia a livello di C 4- C 5 - C 6 - C 7, senza tendenza alla sinostosi.
- Discreta compromissione di tutte le articolazioni interapofisarie
-Il rachide dorso - lombare presenta modesta curva di rotoscoliosi primitiva sinistro - convessa a livello del segmento di transizione dorso - lombare.
- Si segnala l'aspetto diffusamente verticalizzato del tratto lombare per lo spianamentc della normale lordosi, da atteggiamento antalgico - ipertonico della muscolatura paravertebrale Discreta ipercifosi del tratto dorsale .
- Diffuse alterazioni ossee strutturali a carattere degenerativo, compatibili con un quadre di spondiloartrosi , sono evidenti a carico dei metameri dorso - lombari,che si presentano deformati "a lente biconcava" a livello lombare, ma con tendenza alla cuneizzazione in corrispondenza di quelli dorsali, dove la riduzione del diametro sagittale posteriore oltrepassa i 4 mm. rispetto a quello anteriore.
Sono presenti piccole produzioni osteofitiche marginali dei canti anteriori, che non determinano la formazione di ponti ossei..
- Riduzione di ampiezza degli spazi intersomatici dorsali mediali, e di quelli lombari a livello del comparto posteriore, con discopatie multiple a livello di di L 4 - L 5 - S 1.
- Tenore calcico ridotto a carattere osteopenico a livello di tutti i metameri vertebrali presi esame.
Il mio medico curante mi ha suggerito di fare molto nuoto e soprattutto dimagrire (sono alta 1.70 per 9 kg); un ortopedico della mia città mi ha detto che l'inica soluzionesarebbe un intervento per la rimozione delle ernie. Non vi nascondo che questa conclusione non convince ne mè e neppure il mio curante.
Spero che possiate darmi un utile consiglio con tutti i limiti che tal strumento comporta.
Grazie



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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Nel lungo referto sono descritte delle discopatie e delle protrusioni, ma non si parla di ernie. A distanza, senza averLa visitata è difficile dare un parere che sia anche utile, ma non mi sembra che ci siano indicazioni all'intervento. Il referto descrive un quadro piuttosto complesso e articolato, dove si sommano fenomeni artrosici piuttosto accentuati, discopatie multiple e alterazioni strutturali delle vertebre.
Penso che non vada sottovalutato il problema della riduzione del tono calcico, che potrebbe avere un ruolo determinante nel causare dolore, e che comunque va affrontato, vista anche la giovane età. Le consiglio di rivolgersi a un Centro che si occupi dello studio e della prevenzione dell'osteoporosi: chieda al Suo medico dove rivolgersi oppure si rivolga all' Ambulatorio Prevenzione diagnosi e cura osteoporosi dell'Ospedale Albanese di Palermo http://www.asppalermo.org/presidi-dettaglio.asp?ID=10 , dove il Fisiatra e l'Internista potranno, DOPO averLa visitata, darLe i suggerimenti più appropriati e le cure mediche e fisiche necessarie.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
Egr. Donati, la ringrazio per la tempestività nel rispondere alla mia richiesta, ma la ringrazio soprattutto per aver confermato dubbio mio e della mia curante circa la diagnosi fattami.
In realtà quello della riduzione del tono calcico è un problema che stiamo anche affrontando; ho 43 anni ma ho anche mamma che è affetta da osteoporosi ormai al limite di frattura.
Spero che si possa realmente trovare una soluzione; non desidero miracoli ma semplicemente riuscire a controllare almeno un pò questi dolori che Le assicuro divengono sempre più frequenti. Anche a causa del mio lavoro passo molte ore in auto ed orami in costante compagnia di cortisone ed antiinfiammatori. So bene che fanno male ma non posso farne a meno.
Grazie di cuore
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