Osteoblastoma, quale miglior terapia?

Buongiorno, dopo oltre due mesi di dolori insopportabili ed esami vari a mia suocera di 53 anni è stato da poco diagnosticato un osteoblastoma vertebrale in L4, esattamente nel "peduncolo"; l'ortopedico che la segue ha proposto due alternative: un intervento con "cauterizzazione" del tumore che bruci la parte malata oppure un intervento devastante di asportazione di parte della vertebra e sostituzione con frammenti ossei prelevati dal bacino con il rischio di instabilizzazione della colonna. In entrambi i casi comunque, il medico non ha escluso la possibilità che il tumore si ripresenti successivamente, e che peggio ancora possa ripresentarsi in forma maligna.
Quale alternativa risulta essere preferibile secondo voi?
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Il trattamento degli osteoblastomi (OB) si ' modificato negli ultimi anni in seguito agli ottimi risultati riportati da chi ha iniziato ad utilizzare trattamenti tramite il calore, come ad esempio le radiofrequenze. Ma la diagnosi preoperatoria deve essere esatta e in questi piccoli tumori, situati in aree anatomiche spesso "difficili", la precisione di questo tipo di diagnosi nel pre operatorio non e' spesso attuabile con certezza. A 53 anni l'OB e' raro, ma possibile.

In poche parole se la lesione e' davvero un osteoblastoma (e l'intervento viene eseguito a regola d'arte e con maniacale precisione) la probabilita' di guarigione in seguito a trattamento con questa metodologia "a cielo chiuso" (= per via percutanea) sono elevatissime.

Se non e' un osteoblastoma, ma ad esempio un'altra forma benigna tipo l' O.osteoide, non guarisce ed allora bisogna intervenire chirurgicamente "a cielo aperto" (= incidendo la cute e i tessuti molli fino allo scheletro). Ma vorrei precisare che l'intervento NON e' devastante ed e' ben poca cosa rispetto ad altri interventi oncologici o di grandi deformita' vertebrali oppure ancora di instabilita' 3D del rachide con lesioni sulle 3 colonne del segmento di movimento.
Inoltre in questi casi viene associata una osteosintesi per stabilizzare i segmenti di movimento che includono la vertebra L4.

Pertanto qualora il suo ortopedico procedesse con l'intervento tramite radiofrequenze e' bene sapere che se non guarisce :
a) fa parte degli eventi possibili e cio' avviene NON perche' "recidiva" con una neo formazione ex-novo per malignita' locale sopraggiunta, ma solo perche' parte della lesione benigna e' rimasta in loco ;
b) e'possibile prendere in considerazione, in certe condizioni favorevoli, la ripetizione della stessa tecnica;
c) e' possibile, in assenza di condizioni favorevoli, prendere in considerazione l'intervento di resezione e stabilizzazione con barre e viti peduncolari + innesti autologhi che, in mani esperte e con solide conoscenza biologiche, resta un intervento sicuro e affatto "devastante" in quanto estremamente rispettoso dell'anatomia e della biomeccanica di QUEL segmento di movimento.

Ma ogni decisione e valutazione in merito spetta solo ed esclusivamente al suo chirurgo.
Cordialita'

Dr.A.Valassina
[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie mille, dottore. La diagnosi di osteoblastoma è certa in quanto conseguente ad una biopsia ossea. Rubo un altro minuto alla sua cortesia: è possibile che un OB possa, se non curato in tempo, espandersi velocemente e trasformarsi in tumore maligno? Le chiedo questo in quanto, tra tutti gli esami eseguiti, si sono "persi" oltre due mesi di tempo e ancora l'ortopedico sta prendendo tempo prima del ricovero; ci sembra che il tutto si stia eseguendo con molta lentezza quando invece pensiamo che sia un intervento da fare il prima possibile anche perchè ci hanno detto che, seppur benigno, è un tumore piuttosto "aggressivo" e che si può espandere abbastanza velocemente.
Grazie ancora della sua cortesia.
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Evenienza rarissima, ma possibile.
Ma lei non ci aveva detto nulla della biopsia... Il che potrebbe cambiare molti aspetti.
A questo punto contatti direttamente il suo ortopedico e ne discuta con lui.
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
buongiorno, ieri l'ortopedico ci ha comunicato la decisione presa insieme al suo staff, ossia quella di intervenire chirurgicamente mediante resezione del peduncolo e parte del corpo vertebrale, ritenendo in questo caso l'intervento tramite radiofrequenza poco risolutivo.
E' stato però molto vago sul tipo di intervento e soprattutto sul post-operatorio:è un intervento lungo e complesso?
e soprattutto cosa ci si deve aspettare x il dopo?lunga permanenza a letto, lunga riabilitazione, ritorno lento alla vita normale o nulla di tutto ciò?
grazie mille
buona giornata
[#5]
Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Esistono tecniche diverse. Ne deve parlare con il suo chirurgo.